Omosessualità

Salve,

sono un ragazzo di 29 anni e da circa 1 mese frequento un collega di lavoro (24 anni) che ha da subito mostrato un'incredibile tenerezza nei miei confronti (da messaggi del genere " mi manchi" o "sei sempre nei miei pensieri") ad atteggiamenti fisici altrettanto dolci. Una sera mi sono fermato a dormire da lui e durante la notte mi ha preso il braccio e se l'è avvolto intorno. Siamo rimasti abbracciati per ore mentre dormivamo. La mattina appena svegli ho provato a rendere il contatto più intimo ma lui mi ha fermato subito senza dare spiegazioni. Lo stesso episodio si è più o meno ripetuto durante una sua richiesta di massaggio (!!) dove alla mia proposta di spogliarsi completamente lui ha risposto no.
Ieri infine a casa sua davanti a un film ci siamo abbracciati e tenuti per mano per un'ora! Ora io sto impazzendo perchè non riesco a capire nulla e non vorrei fare "passi falsi" e aver frainteso (lui è tra l'altro un soggetto che presenta problematiche ossessivo compulsive e quindi in cura da specialisti) e spaventarlo o allontanarlo da me. Mi chiedo se agli occhi di un esperto tale suo atteggiamento sia o meno evidenza di un orientamento sessuale omosessuale come mi sembrava inequivocabile o se invece possa essere solo un modello caratteriale. Infine se possibile vi chiedo un consiglio su come affrontare l'argomento visto che per me sta diventando difficile controllare le emozioni
Grazie molte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, il disturbo ossessivo compulsivo non dovrebbe aver niente a che fare con i comportamenti che descrive, se non per il fatto che denota una persona ansiosa. Per il resto è impossibile dirle se l'atteggiamento del suo amico possa essere indice d'interesse sessuale/affettivo oppure no. Se non altro, mi pare di capire, non le ha detto "no" nel senso di "no, guarda che stai fraintendendo", ma un "no" che potrebbe significare "non ancora" oppure "non sono sicuro".

Proceda per piccoli passi e lasci che la situazione evolva per conto suo, senza forzare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
La ringrazio molto e le faccio i complimenti per la precisione nella risposta e la professionalità dimostrata. Grazie molte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Lieto di esserle stato d'aiuto.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
grazie solo una richiesta: cosa intende dire quando dice che il no può essere un "non sono sicuro"?di cosa?
Infine "procedere per piccoli passi" per lei può voler dire anche parlare apertamente con lui chiedendo anche le sue preferenze o semplicemente lasciare che gli eventi facciano il loro corso?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> cosa intende dire quando dice che il no può essere un "non sono sicuro"?di cosa? >>>

Questa era solo una possibilità che le prospettavo, ovviamente non una certezza.

>>> "procedere per piccoli passi" per lei può voler dire anche parlare apertamente con lui chiedendo anche le sue preferenze o semplicemente lasciare che gli eventi facciano il loro corso >>>

Anche parlarne apertamente, ma prima lasciare che gli eventi facciano il loro corso. In amore la fretta è quasi sempre controproducente.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie. Mi rimane solo il dubbio di come atteggiamenti così come descritti nella mia prima mail possano lasciare margini di dubbio sulle preferenze sessuali di un individuo..... Comunque tenterò di seguire il suo consiglio e agirò con calma. Buona giornata.
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Dr. Willy Murgolo Psicologo, Psicoterapeuta 173 13

Egregio Signore, leggendo la Sua comunicazione mi é venuto in mente un caso di cui mi sono occupato tempo fa. Si trattava di un uomo il cui orientamento omosessuale sembrava discostarsi dalla norma dal momento che negava all'occasionale partner, solitamente un giovane che si prostituiva, quei comportamenti intimi che normalmente caratterizzano le modalità affettive di questi incontri. Dopo aver pattuito il costo della prestazione, la stessa doveva limitarsi a carezze affettuose sul viso del cliente ed abbracci, senza nemmeno sfiorare le parti genitali, mentre lo stesso doveva sentirsi dire quanto fosse bravo e intelligente. Naturalmente, neanche parlare di eventuali penetrazioni. Una nota degna di considerazione si riferisce alle continue aggressioni subite dal mio paziente dal padre che da sempre gli somministrava continui calci nel sedere assieme ad umiliazioni verbali del tipo "...come al solito non capisci niente...sei il solito fallito...".

Per quanto riguarda i Suoi dubbi sull'effettiva inclinazione omosessuale del Suo amico, mi consenta di illuminarLa su una questione non sempre considerata con la necessaria attenzione. Mi riferisco al fatto che gli omosessuali, maschi e femmine, possono appartenere ad una di due categorie ben distinte . Gli "egodistonici" che, pur avvertendo una spinta omosessuale, la rifiutano. Gli "egosintonici"...che invece la accettano. Sono questioni complesse che non possono essere ignorate e che dovrebbero essere affrontate con la mente libera da pregiudizi.

Coprdialità. Willy Murgolo.

Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie molte. Tra l'altro in questi giorni la sua presenza via sms o telefono si è fatta molto più rara quasi a voler tirare i remi in barca dopo un inizio "scoppiettante". Non so nemmeno se convenga perseverare o lasciar perdere a questo punto......
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Dr. Willy Murgolo Psicologo, Psicoterapeuta 173 13

Egregio Signore,

prima di esprimerLe la mia opinione su quanto Lei ha riferito, Le chiederei, cortesemente, se lo ritiene, di informarmi qualora i miei commenti dovessero in qualsiasi modo confonderLa più che aiutarLa. Confidando nella Sua collaborazione, tenterò di esprimerLe il mio pensiero nel miglior modo per me possibile.
Per quanto riguarda "...non so nemmeno se convenga perseverare o lasciar perdere a questo punto...", Le suggerirei di interrogarsi sull'intensità e la qualità del coinvolgimento che prova per questo ragazzo, a prescindere se si tratti di pura attrazione fisica, diciamo, per divertirsi, o se invece questa relazione si si sia sviluppata, ad esempio, in conseguenza di un reciproco innamoramento. Solo dopo che Lei ritenesse di illuminarmi su questo aspetto, potremmo procedere oltre. Per ora, congedandomi da Lei, La inviterei a riflettere su una delle varie ipotesi nel tentativo di capire il perché di questo comportamento. Ad esempio, non é escluso che questo ragazzo La metta alla prova per sincerarsi magari quanto Lei ci tenga a lui. E' solo una ipotesi, ma non da poco.

Cordialità
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Egregio dottore,

le sono molto grato per i suoi interventi che mi sono molto utili per cercare di dipanare una matassa che mi sta condizionando le giornate. Cercherò di riassumere quanto da lei richiesto cosicchè, spero, lei possa comprendere qualcosa in più della situazione. Ci conosciamo da 3 mesi circa per via di uno stage che il ragazzo ha fatto all'interno della ns realtà. Ora il suo stage è terminato. Durante questi 3 mesi i ns contatti sono stati gaduali ma molto intensi dal punto di vista affettivo (messaggi suoi molto profondi "mi manchi" sei una persona stupenda, sono stato fortunato ad incontrarti) accompagnati da una discreta fisicità (abbracci, carezze). Poi sono iniziati gli inviti da parte sua (cena,, partita a tennis) situazioni che io inizialmente snobbavo ma che poi ho iniziato a considerare con piu attenzione fino a che siamo usciti in 3 o 4 occasioni. Proprio in queste occasioni ci soni stati quei contatti che mi hanno iniziato a coinvolgere tantissimo dal punto di vista sentimentale. Una sera che abbiamo dormito assieme in particolare mi ha letteralmente abbracciato e ci siamo rimasti per ore. così anche una seconda sera mentre guardavamo un film ove siamo stati mano nella mano. io penso di aver ormai un forte coinvolgimento emotivo e ho paura che tale mio avvicinamento lo abbia indotto a "scappare"....forse... la realtà è che vorrei quanto meno sapere se lui è gay e da lì iniziare poi con calma a costruire un rapporto. Il fatto di non sapere nulla da questo punto di vista mi carica di apprensione e di ricerca continua di risposte o certezze....ma cosi facendo ho paura di allontanarlo. venerdi nel frattempo verrà da me a cena e gli ho chiesto di fermarsi a dormire.... per ora non mi ha detto nulla.

Grazie mille davvero.
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Dr. Willy Murgolo Psicologo, Psicoterapeuta 173 13

Egregio Signore,

allora siamo d'accordo. Chiarito che ciò che potrò riferirLe in merito alle Sue richieste non sempre potrebbe da Lei essere condiviso, per qualsiasi motivo, e che a volte il malinteso potrebbe illuminare sinistramente i tentativi di capirsi, boicottando la pur sincera convinzione che questo a noi non può succedere, per la delicatezza e la complessità della materia oggetto di questa corrispondenza, sarebbe opportuno potersi armare di santa pazienza ed altro in quanto ciò che ci diremo non infrequentemente potrebbe non essere sempre una passeggiata.

Ciò premesso, vorrei esprimerLe una mia considerazione in merito a ciò che Lei si chiede quando dice: "...forse la realtà é che vorrei quantomeno sapere se lui é gay...".

Provi a riflettere se questa Sua considerazione si riferisce al desiderio più o meno nascosto di scoprire se lui é gay oppure etero. In pratica, dando per scontata la Sua inclinazione omosessuale, Le chiedo se é proprio sicuro di desiderare un gay oppure un etero.
Capisco la Sua sorpresa, ma in questi casi é bene procedere per gradi. Si concentri su questa mia richiesta e appena crede di essere pronto mi comunichi le Sue considerazioni.

Cordialità.
[#12]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile dottore in questo momento in realtà a me interessa solo avere lui indipendentemente da cosa sia ..... Spero di aver compreso la sua richiesta. Grazie ancora.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Sono sempre più confuso per via dell'ultimo incontro avuto con il ragazzo: dopo la cena insieme a casa mia ci siamo messi sul letto a guardare un film. Per 3/4 della proiezione lui mi ha accarezzato la gamba in modo molto tenero. Finito il film ci siamo ritrovati completamente abbracciati l'un l'altro ed è iniziata una lunga (e difficile da gestire per me per via della mia forte eccitazione) ora e mezza di struscii e abbracci reciproci nel letto estremamente teneri e coinvolgenti. Il tutto rigorosamente vestiti e senza mai arrivare alle parti intime (sulle mie parti intime aveva la sua gamba in posizione fissa!). Finita la serata mi ha mandato un sms dicendo che mi sto rivelando una persona speciale. Ci siamo sentiti il giorno dopo e poi un sms o due il giorno seguente. Ieri e oggi ho voluto provare a non essere sempre io a mandare il primo sms della giornata ed infatti non l'ho mai sentito. Al di là del fatto che una persona possa essere o meno impegnata anche io lavorando 13 ore al giorno trovo sempre un momento per pensare a lui...possibile lui no? E ancora, gli atteggiamenti avuti l'ultima sera non sono da interpretare come interesse omossessuale verso di me? Non so davvero cosa fare perchè questi suoi atteggiamenti apparentemente contrastanti mi stanno facendo vivere male e spesso mi sento inadeguato perchè io vorrei almeno iniziare un approccio sessuale più maturo, che mi darebbe certezza di essere desiderato davvero......vorrei capire come comportarmi. Aspettarlo (ammesso che voglia andare dove voglio io) o provare ad accelerare un pò col rischio poi di spaventarlo.....grazie davvero
[#14]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Qualcuno di voi riesce a darmi un'indicazione sulla base di quanto sopra?

Grazie molte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, vorrei farle notare che dalla sua domanda iniziale si è passati a una forma di consulto online passo-passo che, stante le linee guida che regolano questo servizio, sarebbe da evitare. Noi qui possiamo solo dare delle indicazioni molto generali ma che non possono tramutarsi in un intervento psicoterapeutico online vero e proprio.

Devo perciò invitarla, se il suo disagio lo giusitifica, a rivolgersi a uno specialista di persona per farsi aiutare in quest'area relazionale che tanto le sta dando da pensare.

Cordiali saluti
[#16]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie. In realtà io cercavo dei consigli su come interpretare la situazione e di conseguenza quali atteggiamenti tentare di assumere. Poi effettivamente taluni interventi di medici (cortesi) hanno innescato un vero e proprio dialogo "terapeutico". Ora come ora sarei interessato solo ad avere un parere lucido su come interpretare una situazione che evidentemente non comprendo.

Cordialità.
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Dr. Willy Murgolo Psicologo, Psicoterapeuta 173 13
Egregio Signore,

Dopo aver riletto quanto Lei esprime, in definitiva chiedendo un aiuto per interpretare correttamente il comportamento del Suo amico, ho notato all'interno della descrizione di ciò che avviene quando vi incontrate due punti che ad ogni passaggio si ripetono. Cercherò di spiegarmi nel modo per me migliore possibile.

1.- Sia Lei che il Suo amico state indugiando nei preliminari, peraltro vissuti positivamente, aspettando forse che sia l'altro a cambiare marcia. Sui motivi che presiedono a questo comportamento si potrebbero ipotizzare tante cose, che ritengo di non poter affrontare in questa sede, dal momento che qualsiasi mia
considerazione nel tentativo di aiutarLa, oltre a non essere contemplata all'interno dei limiti concessi in questa discussione telematica, di fatto provocherebbe un salto in quel delicato settore psicologico nel quale l'aspetto didattico poco si concilia con quello clinico.

Spero di essere abbastanza chiaro. Dunque, privilegiando l'aspetto didattico, "ti spiego come dovresti fare", indubbiamente da un certo punto di vista Lei sarebbe soddisfatto, in senso intellettuale. Ma, e forse qui dovrebbe fare un atto di fede, in questi casi più si spiega e più si allontana l'obiettivo concreto oggetto del Suo desiderio. Mi segue ? Non sto qui, in quanto intuibile, a spiegarLe la scelta alternativa. Una cosa mi sento di dirLe.

2.- Sulla base di quanto Le ho esposto, rifletta bene se ciò che desidera é proprio ciò che desidera. Nel qual caso... non credo che io debba proseguire oltre per non vanificare ciò che probabilmente Le sta a cuore.


Cordialità Willy Murgolo
[#18]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile Dottore,

grazie molte per l'intervento. Temo di non aver afferrato appieno i suoi concetti...riesce a farmi capire meglio?

Grazie. Un saluto.
[#19]
Dr. Willy Murgolo Psicologo, Psicoterapeuta 173 13
Egregio Signore,

Perfetto. Non é necessario sempre "comprendere appieno i concetti" dal momento che ciò che la coscienza non avverte viene pienamente recepito dall'inconscio.

Un grande poeta Arabo così scriveva; "Metà di ciò che Ti dico ti appare senza significato, ma lo faccio perché l'altra metà possa raggiungerti".

Ciò detto, qualche precisazione potrei anche avanzarLa senza compromettere più di tanto ciò che può essere considerato un traguardo. In sintesi, riterrei che sicuramente vanno rispettate e non forzate le situazioni che di fatto suggeriscono prudenza, non fosse altro perchè ogni essere umano ha i suoi tempi per ridurre la distanza tra il "vorrei farlo" e "farlo". Questo non vuol dire però prestare eccessiva attenzione al timore del rifiuto. Muoversi con rispetto e delicatezza ma con convinzione ben difficilmente suscita risposte di rifiuto. Anche se in questa eventualità, non tutto sarebbe da buttare, dal momento che non raramente
il significato di ciò che appartiene all'area "Mi rifiuto per metterti alla prova" suggerirebbe appunto di procedere per "Prove ed errori", una modalità che in tutti i tempi non é mai stata abbandonata.

Egregio Signore, se ci fossero ulteriori sviluppi per i quali Lei riterrebbe necessario prolungare questo dialogo, sono qua.



Cordialità. Willy Murgolo
[#20]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie Dottore,

ho capito.

Nel caso in cui ci fossero sviluppi la cercherò nuovamente.

Buona giornata.
[#21]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
ho letto con interesse i numerosi botta e risposta di questa sua richiesta, e mi sento di appoggiare quei Colleghi che le negano ad un certo punto l'approfondimento.

Per due motivi:

1- perchè effettivamente il nostro servizio non può sostituirsi in alcun modo ad una reale e concreta consulenza di persona.

2- perchè anche se volessimo andare oltre le nostre linee guida, nel tentativo di aiutarla come ha fatto il Collega Murgolo, in realtà otterremmo l'effetto opposto. Più cerca rassicurazioni meno si sente sicuro, e quindi necessita di continue rassicurazioni e specificazioni.

Lei sta cercando indicazioni esterne che le permettano di orientarsi in una vicenda relazionale complicata, da un lato, e dall'altro che forse non ha bisogno di alcun orientamento.

Penso che questa situazione vada vissuta spontaneamente, per prove ed errori: Lei deve correre il rischio di poter effettuare dei passi falsi, perchè nella vita quotidiana ognuno di noi lo corre.

Questo credo sia il vero problema: finchè avrà paura di fare passi falsi continuerà a farne, e tutto le sembrerà sempre meno chiaro, ed ambiguo.

E' stanco di rimanere nell'ambiguità oppure no?

Allora inizi a FARE di più ed a CHIEDERE di meno. Vedrà che sarà molto più semplice

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#22]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie Dottore per l'intervento.

E' probabilmente davvero finito il tempo del "chiedere" nel senso che, ha ragione lei quando dice che più risposte ottengo e più la mia insicurezza si alimenta di nuovi elementi.

Affronterò la situazione direttamente con lui con la dovuta gradualità ma smuovendo comunque un pò le acque ogni volta. E staremo a vedere.

Buona serata.
[#23]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Bravo, mi sembra la scelta migliore