Mutamento improvviso della personalita'

Buonasera,
so' che il problema che vado per esporvi non sara' possibile definirlo al meglio online ma,magari potrete confermarmi o meno i miei dubbi !
Nel 2002 la mia personalita' e' cambiata completamente,nel marzo 2002 ho iniziato ad isolarmi completamente da tutti,ancora oggi alle volte ma non sempre, se sto' in mezzo alla gente inizio a sudare,mi gratto in continuazione per la tensione,in generale sono diventata asociale,conduco una vita normale nel senso che non mi condiziona la vita,esco,lavoro,non amo le persone questo no!e non ero così,e non mi piace nemmeno quello che sono diventata !
Ora,vorrei sapre,e' possibile che questo mutamento sia dovuto ad un evento che mi ha procurato un forte shock emotivo ed anche fisico capitatomi verso la fine del 2001?
Posso garantire quasi con sconcertante certezza che a Marzo 2002 ho iniziato ad avere questi atteggiamenti che mi hanno portata ad essere così oggi,o almeno,prima,anche solo Gennaio e Febbraio 2002 stavo bene!
L'unica cosa appunto mi riporta a quello che mi e' successo nel 2001,ma erano passati alcuni mesi,pero',oggi e' presente nella mia vita come allora cio' che mi e' successo.
E quello che ho scritto e' solo un bricciolo del mio caos!
Ma possono essere legate le due cose?
Puo' uno shock post traumatico(?se di questo si tratta?)presentarsi a distanza di qualche mese?
Grazie,saluti.
[#1]
Dr. Andrea Antonelli Psicologo, Psicoterapeuta 89 2
Gentile Utente

innanzitutto si è già recata dal suo medico per riferirgli di questi suoi sintomi attuali (sudorazione, prurito...)? Si consultò nel 2001 per quello che lei definisce "shock emotivo"?
Credo sia necessario un migliore e approfondito chiarimento circa il suo comportamento attuale e di come possa essere cambiato rispetto a un evento traumatico di 8 anni fa attraverso una narrazione precisa e possibilmente guidata da un professionista.
Certo è che mi farebbe riflettere molto questo aver atteso 8 lunghi anni e oggi credere di essere diventata "antisociale" (cosa significa per lei questa condizione?), "non ama le persone" e comunque non le condiziona la vita sociale. Potrebbe ad es. iniziare da questa riflessione anche per valutare seriamente l'opportunità di un consulto psicologico.

Cordialità

Dr. Andrea Antonelli

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, le personalità non cambiano da un giorno all'altro. È probabile che le persone che la conoscono non la troverebbero tanto cambiata quanto lei invece si sente internamente. È possibile, piuttosto, che il suo vissuto interno sia un sintomo di qualcosa che non va, shock emotivo o meno.

La cosa importante in questo momento è che lei sta male, e di conseguenza ha più senso ricercare aiuto piuttosto che interrogarsi sui perché.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
uno shock post traumatico per definizione si presenta dopo qualche mese, come può leggere in questo articolo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/317-le-conseguenze-psicologiche-del-terremoto-in-abruzzo.html

La componente antisociale che lei descrive potrebbe essere dovuta a molteplici fattori, come ad es un disturbo d'ansia

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/316-fobia-sociale-il-palcoscenico-della-paura.html

oppure può essere una conseguenza di un disturbo depressivo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Tutte ipotesi che, a mio avviso, andrebbero valutate, non foss'altro perchè lei stessa percepisce tutto questo come un problema.

Le consiglio di effettuare una valutazione psichiatrica del suo umore, ed una consulenza presso terapeuta cognitivo comportamentale

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#4]
dopo
Utente
Utente
Intanto,vi ringrazio per la tempestivita' nel rispondermi.

Dopo quell'evento,che oggi credo possa essere la causa o meglio una delle cause che mi ha portata ad essere così,non ne parlai con nessuno per il semplice fatto che non avevo idea che avesse potuto provocarmi qualche problema,in quel periodo poi avevo ancora un minimo di vita sociale e questo probabilmente mi distoglieva un po' dal pensarci,in seguito,non ne parlai ancora perche' il mio isolarmi non lo vedevo come un problema dal momento che quando insorsero i primi problemi sentivo proprio l'esigenza di staccarmi un po' da tutti e basta!
Per asocialita' intendo che frequento il mondo esterno solo se ho bisogno di qualcosa,fare la spesa,andare in posta,portare fuori il cane,ma non cerco la compagnia di altre persone,se parlo con qualcuno prediligo persone piu' grandi di me ,non amo molto parlare con i miei coetanei ma questo un po' da sempre,ma questo in fondo non e' solo un mio problema ,la maggior parte dei miei coetanei fa' adesso le esperienze che io mi sono fatta a 15-20anni che ci devo dire io?io voglio andare avanti non tornare in dietro anche se pero' e' vero che mo' sto' in stallo questo e'!
Ho sempre lavorato a contatto con il pubblico ed ora,mi sto' creando un'attivita' che con la gente il massimo di rapporto e' via internet massimo telefonico,adesso pero',mi accorgo che e' un problema,che non posso continuare ad isolarmi così,vero e' che "a posto" non sono mai stata,questo me lo hanno confermato altri da sempre!
Fra l'altro ho sempre avuto difficolta' a parlare di me,a chiedere aiuto o semplicemente a chiedere cio' di cui ho bisogno,ho sempre cercato di cavarmela da sola e questo e' il risultato ala fine.
Vorrei solo capire che c'e' che non va',perche' la mia felicita' e soddisfazione ha sempre una breve durata!
Grazie ancora di tutto.Saluti.
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ho sempre cercato di cavarmela da sola e questo e' il risultato ala fine.
Vorrei solo capire che c'e' che non va',perche' la mia felicita' e soddisfazione ha sempre una breve durata!
>>>

Bene, ma se le cose stanno così, forse ha senso provare a fare qualche altra cosa, non le pare?

Le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione della sua condizione attuale e per farsi suggerire eventualmente un trattamento adeguato.

Cordiali saluti
[#6]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
dopo la sua replica direi che il consiglio di rivolgersi ad un professionista rimane confermato
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