Scleroembolizzazione varicocele destro

Salve
Sono un ragazzo di 24 anni con varicocele destro di II grado asintomatico ma con spermiogramma negativo, e precedente varicocele sinistro risolto un anno fa mediante embolizzazione vascolare.
Per la cura del varicocele destro ho subito due interventi in radiologia interventistica il 17 Febbraio e l'11 Marzo scorsi, con puntura rispettivamente dall'inguine e dal braccio: entrambi ahimè non risolutivi, per mancata individuazione della vena spermatica.
Vorrei cercare di capire come mai non sia stato possibile embolizzare questo varicocele (per il sinistro l'intervento ha avuto esito immediatamente positivo) e se ci sono eventuali altre tecniche radiologiche o punti d'inserzione che possano meglio evidenziare questa vena (ho sentito parlare di angio TC e angio RM, e di embolizzazione con incisione sullo scroto), per evitare di ricorrere alla chirurgia tradizionale che ammetto mi spaventa non poco e preferirei evitare.
Grazie
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente se lo spermiogramma è negativo non vi è alcun motivo di trattare il varicocele anche a dx.
Le consiglio di ripetere l'ECD e lo spermiogramma (con spermiocultura) fra 6 mesi per decidere il da farsi.
Per quanto riguarda altre tecniche di studio delle vena spermatica escluderei la TC per motivi protezionistici mentre risultati incoraggianti sono in evidenza dall'angio-RM ad elevato capo-gradiente e ricostruzioni flebgrafiche in 3d per "mapping" vascolare.

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

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Utente
Utente
Egregio dottore la ringrazio della risposta.
Mi piacerebbe capire il motivo per cui la presenza di una situazione spermatica negativa sia una controindicazione ad un intervento correttivo: in quali situazioni sarebbe dunque consigliabile intervenire? I due medici-chirurghi (un urologo e un andrologo) che ho consultato prima dei due interventi erano concordi nel tentare la via operatoria; invece il radiologo che ha eseguito l'operazione nel secondo intervento era contrario ad una successiva operazione in chirurgia tradizionale.
Inoltre, l'attesa di 6 mesi prima della ripetizione del prossimo spermiogramma è da consigliare per allontanare possibili "interferenze" con lo stress operatorio?
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile utente.Lei ha fatto obiezioni precise e mirate a cui io cercherò di rispondere nella stessa maniera.Sì, i sei mesi di attesa servono a capire se vi è un ulteriore miglioramento delle spermiogramma anche se attualmente lei mi riferisce che è già uno spermiogramma nei limiti della norma.Le maggiori Società Scientifiche Andrologiche e praticamente tutta la Letteratura Scientifica mondiale controindicano la correzione (chirurgica o radiol. interventistica che sia) se lo spermiogramma è normale a meno che non si tratti di un varicocele sintomatico.
Ovviamente sono assolutamente d'accordo con Lei sul fatto di scegliere sempre la via meno invasiva di tutte (laddove possibile) che è la scleroembolizzazione retrograda, nel caso si decida per un trattamento appunto.Questa tecnica,(quella radiologica)sia pur altamente tecnologica,è gravata, purtroppo,da un 9-12% di insuccesso tecnico (come nel suo caso),per varianti anatomiche percui poi si deve procede chirurgicamente.Su minForma vi è un articolo del collega Maio in cui viene spiegato perchè un varicocele asintomatico con spermiogramma normale non deve essere operato.Le consiglio comunque di "dettagliare" il suo spermiogramma nell'apposita area dedicata (andrologia).Sicuramente un collega Le risponderà specificando il suo grado di fertilità attuale.
Ci tenga informati.
Distinti saluti
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Utente
Utente
Chiedo scusa per il mio errore: per spermiogramma negativo era mia intenzione indicare una situazione di carenza di spermatozoi ("oligozoospermia severa e ipocinesi" dall'ultimo esame, che è di ottobre 2008).

Mi scusi di nuovo dottore, e grazie ancora della celerità con cui mi ha gentilmente risposto.
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Cavolo,mi scusi Lei!!
Faccia un consulto andrologico e, come direttore dell'equipe,ci mettiamo a disposizione per la scleroembolizzazione retrograda del varicocele dx.
L'intervento è ovviamente a carico del SSN.
A disposizione.
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Utente
Utente
Innanzitutto chiedo scusa per il ritardo ma sono stato molto impegnato negli studi. La ringrazio veramente tanto della sua disponibilità.
In secondo luogo volevo chiederLe se, dopo due tentativi risultati vani, era il caso di ripetere per la terza volta l'intervento di scleroembolizzazione del varicocele dx, nei confronti del quale non Le nacondo un pò di sfiducia, assodato che le tecniche d'intervento sarebbero le stesse usate nelle due operazioni subite (visto che, come mi sembra d'aver capito anche reperendo qualche informazione in rete, oltre che dalle sue risposte, le altre tecniche angiografiche quali angio TC e anio RM non sono usate nelle operazioni e sono comunque meno efficaci).
Oppure sarebbe meglio a questo punto ricorrere all'intervento tradizionale per avere la certezza di un risultato positivo e quindi risolutivo del problema?
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Ovviamente davanti ad una richiesta simile non posso che mettermi a disposizione personalmnte.
Nel Nostro Centro a Lecce (dove Radiologi e Urologi collaborano strttamente)trattiamo ruotinarimanete i varicoceli anche a dx con scleroembolizzazione retrgrada.
Abbiamo ossevrato, nei casi da noi trattati un successo tecnico del 100%, ma con una persitenza di varicocele dx (di grado + basso) in un solo caso, ri-trattato poi con la stessa tecnica e risoluzione del quadro.Ovviamente se abbiamo ottunuto un successo tecnico negli altri varicoceli a dx non è sicuramente certo che lo otterremo nel suo caso.Bisogna rammentare che l'insuccesso tecnico di questa procedura è pari al 10% a sn e al 18% a dx.
A disposizione
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Utente
Utente
Dottore, ma se l'insuccesso tecnico è imputabile alla mancata individuazione, per motivi morfologici, della vena spermatica, esiste qualche modo per evidenziarla meglio? Sulla base di cosa posso ancora ritenere di non rientrare in quel 18% di pazienti da Lei indicato?

Lei si sente ancora di consigliarmi di ritentare, e perchè? I medici che mi hanno operato nelle due ultime volte, tra cui il primario di un grande ospedale di Napoli, sono stati concordi nel consigliarmi di tentare la chirurgia tradizionale, non lasciandomi altre speranze di successo (almeno presso di loro !!!) con quella interventistica.

Grazie sempre per la grande disponibilità
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente
Angio-Rm con gadolinio per lo studio preliminare della variante anatomica.Solo così si può conscere tutto prima di entrare con in cateterino.L'angio-RM cavale e spermatica dx (routinariamnte non eseguita) deve essere inoltre realizzata in un centro qualificato e con macchine al elevati campi-gradienti.Ma, se ciò complica tutto, è meglio procedere con la chirurgia tradizionale come giustamente hanno indicato i miei colleghi napolatani.
A disposizione.
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Utente
Utente
Egregio Dottore La ringrazio come sempre della risposta.

Immagino che per stabilire se si può procedere in tal senso occorra una visita preliminare presso il centro radiologico (sarei indubbiamnete più propenso all'intervento in radiologia piuttosto che tradizionale).
Può indicarmi alcuni Centri specializzati presso cui mi consiglia di rivolgermi (magari nelle vicinanze del capoluogo partenopeo)?
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente il Centro di radiol.intervent. più vicino a Lei è il San Camillo a Roma dal Dr S Pieri oppure al Policlinico Gemelli (è uguale).
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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Prudenzano, La ringrazio vivamente per i preziosi consigli.
La terrò informata degli sviluppi successivi.
Un cordiale saluto