Tac alta risoluzione polmoni urgente

Buongiorno,
la mia mamma, 83 anni, dovrebbe sottoporsi con una certa urgenza ad una TAC ad alta definizione prescritta dal pneumologo per accertamenti diagnostici riferiti ad una eventuale fibrosi polmonare.
Il primo dei due pneumologi consultati ha prescritto una TAC in posizione prona e supina, il secondo ha detto che basterebbe farla a pancia in sotto.
La mia mamma é terrorizzata dalle radiazioni e fa comunque fatica a valutare lucidamente il rischio-beneficio di questo esame che comunque entambi i pnumologi ritengono necessario.
A maggio é stata operata a cuore aperto per la riparazione della valvola mitralica e per un by-pass coronarico fatto utilizzando
un tratto della safena.
La TAC, considerato l'intervento, puo' essere pericolosa per l'apparato cardiocircolatorio e per la sua salute in generale considerato l'evento traumatico del recente intervento chirurgico?
Quali le precauzioni per ridurre al minimo indispensabile l'esposizione alle radiazioni?
Esistono ausili protettivi da indossare al momento dell'esame?
Fare la Tac a pancia in sotto piuttosto che sotto e sopra riduce l'esposizione alle radiazioni?
Quel'é la quantita' di raggi assorbiti durante l'esame?
Ci sono macchinari di ultima generazione che meglio tutelano la salute in termini di minore esposizione/migliore efficacia diagnostica?
Potete consigliarli?
Il giorno dell'esame a cosa dobbiamo prestare particolare attenzione?
Cosa dobbiamo eventualmente richiedere specificatamente o segnalare?
La mia mamma ha 83 anni ma vorrei comunque garantirle tutte le precauzioni possibili.
Grazie per la gentile attenzione.
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Dr. Rodolfo Lanocita Radiologo interventista, Radiologo 343 14 5
Gentile Utente,
rassicuri la mamma. La TC di cui ha bisogno per un serio motivo non può essere pericolosa per la sua salute.
Sia che venga svolta prona e supina, sia solo in posizione prona gli effetti delle radiazioni assorbite saranno infinitamente inferiori ai benefici che i Curanti sapranno trarre dalle imprescindibili informazioni sullo stato di salute dei suoi polmoni.

Cordialità,

Dr. Rodolfo Lanocita, Fondazione Istituto Nazionale Tumori - Milano