Quntità di radiazioni ionizzanti

Buongiorno ho 38 anni e negli anni passati ho eseguito una tac per un'ernia discale con lombosciatalgia sinistra, anche il fisiatra mi ha chiesto come mai all'ospedale mi hanno fatto fare la tac e non la risonanza magnetica, per via dell'esposizione alle radiazioni; ho risposto che non lo sapevo.
Due anni più tardi ho fatto una tac del mascellare superiore per una estrazione canino superiore anchilosato e impianto endosseo.
Quest'anno mi hanno riscontrato con una ecografia alla tiroide, due noduli, gozzo nnd.
L'endocrinologo mi prescrive dopo gli esami ormonali della tiroide, risultati tutti normali, una scintigrafia con tc99 da effettuare in medicina nucleare.
Mi ha spiegato che dovrò restare lontano dalle persone per circa 48 ore.
Sono preoccupato per questo espormi a radiazioni, e leggevo che la tac è paragonabile a centinaia di normali radiografie, e può mutare il dna e i geni.
Vorrei avere una idea della quantità di radiazioni alla quale dovrò espormi con la scintigrafia, e sapere come paragone tra una tac e una scintigrafia alla tiroide quale ha la maggior quantità di radiazioni ionizzanti?
Grazie molte
saluti.
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Prof. Paolo Campioni Radiologo, Medico nucleare 150 7
Quando si parla di radiazioni occorre distinguere la dose assorbita dal corpo intero, da quella all'organo bersaglio.
In pratica quando si effettua una TC lombare o al mascellare la dose è molto più elevata sul punto in studio che al corpo intero.
In ogni caso si tratta di dosi sempre molto contenute e con margini di rischio molto ridotti.
La scimntigrafia con tecnezio della tiroide è ancora più bassa come dose radiante, rispetto ad una TC del collo e quindi anche in questo caso non c'è troppo da preoccuparsi.
Ovviamente il "costo" che si paga in termini di dose assorbita deve essere ampiamente minore del vantaggio diagnostico che ne ricaviamo.
Non dimentichi comunque che il nostro corpo assorbe quotidianamente le radiazioni del fondo naturale e in casi particolari come i viaggi intercontinentali ad alta quota, la dose di avvicina abbastanza a quella di un modertno esame di diagnostica per immagini.
Quindi non è solo la Radiologia o la Medicina Nucleare che debbono essere temute, ma numerose altre situazioni anche della vita quotidiana.

Prof. Paolo Campioni