matrimonio in crisi
Buongiorno,
Convivo con il mio compagno da 6 anni e abbiamo 2 splendidi bambini. Avevo scritto in passato per dei problemi che non abbiamo mai veramente risolto. In quanto lui è molto restio a una terapia di coppia.
Il problema è che proprio non riusciamo ad andare daccordo, lui ora lavora in un'altra città a 600km da casa. Rientra solo nei finesettimana, e cio' fino ad Agosto. Mi ritrovo duqnue da sola a casa con 2 bambini, il lavoro ecc...Mi sento completamente lasciata sola. Quando cerco di parlarli del mio disagio, delle mie paure lui dice che non riesco ad'essere felice, che ho sempre qualcosa che non va. Io vorrei solo che per una volta lui mi ascoltasse. Sicchè ho preso la difficile scelta di tenere le mie paure e il mio stress per me, di non appesantirlo con i miei problemi. E da quel giorno le cose vanno meglio per lui. Questo stress è dovuto senz'altro al fatto che lui ha ritrovato molte libertà, esce si diverte. Mentre io sono a casa con i bambini, mi ritrovo a gestire una mole di lavoro indescrivibile senza il suo appoggio. Lo trovo molto frustrante. Specie che non sono mai stata felice di questa sua scelta di andare a lavorare lontano, ma non si poteva rifiutare un offerta del genere.
Spesso il finesettimana in piu' ci ritroviamo ad andare a trovare i suoi genitori, perchè se non li vede per 2 settimane, guai, tragedie sia per i suoi genitori che per lui ; è molto legato a loro. Cosi' mi sento messa da parte, vorrei potere stare in famiglia quel giorno e mezzo che ci vediamo e non doverlo condividere sistematicamente con i suoi genitori. Forse sono io che non capisco quanto siano importanti per lui dato che i miei vivono all'estero e li vedo 2 volte all'anno.
LA sessualità è un disastro, lo cerco solo io. Lui arriva stanco, e non ha molta voglia. Io mi sento anche qui lasciata sola a me stessa. Dice che se durante la settimana sono serena lui ha + voglia di un rapporto. MA che se litighiamo la voglia passa. Ecco io cerco di dare una mia immagine piu' serena e rilassata ma lui è comunque restio ad avere rapporti.
Io mi sento invisibile, mi sento di essere solo una gran rompiscatole. Per lo piu' che lui ha occhi solo per i bambini. Quando arriva a casa sono l'ultima che saluta, (per carità i bimbi sono felicissimi di vedere il papà, piu' che normale), mai un pensiero, quando chiama è per sentire sopratutto i bambini.
So che dovremo intraprendere una terapia i coppia. MA lui dice che è inutile.
Non so piu' cosa pensare, mi sento profondamente infelice di questa situazione, ho l'impressione di combattere da sola per recuperare un rapporto corretto.
Convivo con il mio compagno da 6 anni e abbiamo 2 splendidi bambini. Avevo scritto in passato per dei problemi che non abbiamo mai veramente risolto. In quanto lui è molto restio a una terapia di coppia.
Il problema è che proprio non riusciamo ad andare daccordo, lui ora lavora in un'altra città a 600km da casa. Rientra solo nei finesettimana, e cio' fino ad Agosto. Mi ritrovo duqnue da sola a casa con 2 bambini, il lavoro ecc...Mi sento completamente lasciata sola. Quando cerco di parlarli del mio disagio, delle mie paure lui dice che non riesco ad'essere felice, che ho sempre qualcosa che non va. Io vorrei solo che per una volta lui mi ascoltasse. Sicchè ho preso la difficile scelta di tenere le mie paure e il mio stress per me, di non appesantirlo con i miei problemi. E da quel giorno le cose vanno meglio per lui. Questo stress è dovuto senz'altro al fatto che lui ha ritrovato molte libertà, esce si diverte. Mentre io sono a casa con i bambini, mi ritrovo a gestire una mole di lavoro indescrivibile senza il suo appoggio. Lo trovo molto frustrante. Specie che non sono mai stata felice di questa sua scelta di andare a lavorare lontano, ma non si poteva rifiutare un offerta del genere.
Spesso il finesettimana in piu' ci ritroviamo ad andare a trovare i suoi genitori, perchè se non li vede per 2 settimane, guai, tragedie sia per i suoi genitori che per lui ; è molto legato a loro. Cosi' mi sento messa da parte, vorrei potere stare in famiglia quel giorno e mezzo che ci vediamo e non doverlo condividere sistematicamente con i suoi genitori. Forse sono io che non capisco quanto siano importanti per lui dato che i miei vivono all'estero e li vedo 2 volte all'anno.
LA sessualità è un disastro, lo cerco solo io. Lui arriva stanco, e non ha molta voglia. Io mi sento anche qui lasciata sola a me stessa. Dice che se durante la settimana sono serena lui ha + voglia di un rapporto. MA che se litighiamo la voglia passa. Ecco io cerco di dare una mia immagine piu' serena e rilassata ma lui è comunque restio ad avere rapporti.
Io mi sento invisibile, mi sento di essere solo una gran rompiscatole. Per lo piu' che lui ha occhi solo per i bambini. Quando arriva a casa sono l'ultima che saluta, (per carità i bimbi sono felicissimi di vedere il papà, piu' che normale), mai un pensiero, quando chiama è per sentire sopratutto i bambini.
So che dovremo intraprendere una terapia i coppia. MA lui dice che è inutile.
Non so piu' cosa pensare, mi sento profondamente infelice di questa situazione, ho l'impressione di combattere da sola per recuperare un rapporto corretto.
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Gentile utente,
Il consulto è stato inserito in "radiologia", ma al di là di questo errore non si capisce esattamente quale sia la domanda medica.
Il consulto è stato inserito in "radiologia", ma al di là di questo errore non si capisce esattamente quale sia la domanda medica.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 28/05/2016.
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