Ecografia addome e linfonodi

Buongiorno.
Vorrei porre una domanda sull'utilità dell ecografia addome nella visualizzazione del retroperitoneo.
Sono un paziente con poco / nulla adipe addominale e eseguo una preparazione usando del simeticone per i gas addominali.
Vorrei chiedere se con l'ecografia è possibile riscontrare alterazioni di linfoadenopatie in sede Inter-aortocavale e paracavale?.
Grazie per la vostra gentile risposta e chiarimento
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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 337 13 1
E' possibile qualunque cosa, anche i viaggi spaziali a pagamento.
Personalmente, da Specialista in Diagnostica per Immagini, non mi fiderei mai e poi mai del responso della sola ecografia (non me ne vogliano i "cultori" della metodica!) in assoluto, figuriamoci nel caso della necessità di valutazione di strutture profonde e "disagevoli" per l'esplorazione Ultrasonografica come le strutture retroperitoneali (benchè Lei sia magro, non è certo trasparente, anche perchè in tal caso fare i controlli diagnostici sarebbe estremamente facile...;-)); e magari, come nel caso, a fronte di una anamenesi di patologia maggiore per la quale è indicato un corretto follow-up diagnostico.
Il mio personale parere è che una valutazione Diagnostica per Immagini deve fornire quanto più possibile certezze e/o dati obbiettivi anatomici inconfutabili e rivalutabili.
E, prima ancora che qualcono lo richieda per l'ennesima volta, non tirate in ballo il presunto danno da irradiazione, primo perchè con le attuali apparecchiature le dosi di irradiazione assorbite sono sensibilmente ridotte rispetto a quelle a cui sono stati esposti, ad esempio, i nostri genitori; secondo perchè in ogni pratica o procedura, ancor di più se Medica, è indispenzabile tenere SEMPRE presente il rapporto beneficio/rischio!

Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta e buon2020. Non le citerò assolutamente i danni ra radiazione, il consulto voleva solo essere un chiarimento per gli specialisti delle immagini come lei. La mia oncologa mi alterna esame tac con Mdc ad ecografia addome completo, per risparmio radiazione. Afferma che sia una metodica che in caso di linfoadenopatie riesce a rilevare dei sospetti. Persone che conosco essere in cura per la mia stessa patologia, ovvero il tumore del testicolo, alternano anche essi tac a eco addome. Addirittura un ragazzo in cura all'Int di Milano ha fatto tac di stadiazione, tac controllo dopo chemioterapia e tac dopo 4 mesi dopo chemioterapia, successivamente ha smesso di fare tac e procede già dal primo anno con eco addome completo senza usare la tac. Sempre all'int di Milano quasi ogni paziente superato il secondo anno di follow up dopo chemioterapia, smette di fare tac e procede solo con ecografia addome completo. Questo mi ha portato a chiedere agli specialisti radiologi l'uso della ecografia addome se esame valido.
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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 337 13 1
Caro utente, sicuramente troverà qualche collega innamorato della sonda ecografica che le dirà che l'ecografia addominale è sufficiente per tale tipo di monitoraggio. Lei ha chiesto un parere, ed io glielo ho fornito. IO non mi sentirei affatto tranquillo con la sola valutazione ecografica soprattutto nel Suo caso specifico. I linfonodi valutabili ecograficamente con assoluta correttezza sono sicuramente quelli delle stazioni del collo, dai sottomandibolari a quelli dell'egresso toracico; quelli ascellari; quelli inguinali e. con parecchie riserve, forse gli intrapelvici.
Chi afferma di poter escludere con sicurezza la esistenza di linfoadenopatie intraddominali e soprattutto retroperitoneali con la sola valutazione ultrasonografica, o mente o è convinto di essere la reincarnazione del Nazareno (che come medico faceva dei veri miracoli, ma nonostante ciò è stato pensionato a soli 33 anni!)
Mi scusi, ma a volte una risata può essere utile, altrimenti finiamo per ammantarci di professionalità e/o paroloni scordando che innanzitutto siamo a colloquio con nostri simili, che hanno dei timori e delle perplessità!
Un eccellente (e negativo in senso diagnostico!) 2020.
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dopo
Utente
Utente
Assolutamente si dottore. Inoltre ho chiesto ad un medico radiologo perché per me le immagini è solo di pertinenza radiologica, sia di eco che tac che RMN. Grazie mille. Auguri di felicità
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dopo
Utente
Utente
Buonasera. Vorrei chiederle un altra gentilezza se fosse possibile. Vorrei capirei se tale affermazione può essere da lei condivisa.

"La TC è abbastanza sensibile per i linfonodi profondi, meno per i superficiali, soprattutto le stazioni parallele al piano di acquisizione (la stazione sopraclaveare è tra quelle che si studiano peggio)."

In quanto nella tac di stadiazione non venne refertato nessun linfonodo sopraclaveale mentre nella successiva pet prima di fare chemio il linfonodo sopraclaveale sinistro si accese a suv 7.3.

Vorrei capire se nella tac non si vedono bene i linfonodi sopraclaveari oppure è possibile che non sia stato neoplastico oppure se fosse stato neoplastico ma alla tac fosse risultato normale.


Grazie per la sua disponibilità
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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 337 13 1
Non condivido affatto l'affermazione riportata.
tale affermazione pecca di nozione corretta della metodica TC, soprattutto attuale, ed è deficitaria dal punto di vista dei riferimenti anatomici. Non mi pare questa la sede adatta per scendere in maggiori dettagli tecnici, sappia soltanto che attualmente la TC si avvale di acquisizioni volumetriche, spessore si strato di 2,5-3 mm. massimo, ricostruzioni ortogonali e non solo assiali (sagittali, coronali). Se qualcosa sfugge, è soltanto colpa di chi la guarda (e, intendiamoci, questo è un evento che può accadera anche al più esperto degli Specialisti).
La PET è un discorso completamente diverso, per usare un termine poco scientfico ma molto comprensibile tutto ciò che rappresenta una alterazione del normale metabolismo si "accende" (e non soltanto le neoplasie, anche le patologie infiammatorie; tant'è che la PET è gravata da un certo numero di falsi positivi e non da falsi negativi).
Detto ciò, mi perdoni, ma nonostante i miei non pochi anni di professione non pretendo di essere il depositario della Verità Universale: Lei mi ha chiesto un parere, io le ho fornito il MIO parere.
In bocca al lupo!