Rm rachide cervicale e dap

E' una questione mista fra "esperienza radiologica" e psichiatria.

Mi spiego. Dovrei effettuare la prossima settimana una RM rachide cervicale per (sospetta) ernia discale senza mezzo di contrasto. Più che di claustrofobia vera e propria, soffro di attacchi di panico specie in relazione ad ambienti senza vie di fuga (e dover stare bloccato immobile per troppo tempo), e inoltre non ho una respirazione nasale ottimale.
Nel questionario che mi hanno dato non c'è indicata una condizione di sofferenza da attacchi di panico da segnalare.
La mia domanda è se utilizzare un farmaco che ogni tanto assumo, ossia Xanax (se può servire a qualcosa e soprattutto se non vi sono CONTROINDICAZIONI in relazione all'esame).
grazie!
[#1]
Radiologo interventista, Neuroradiologo, Radiologo attivo dal 2004 al 2014
Radiologo interventista, Neuroradiologo, Radiologo
Gentile Utente,
il farmaco non può interferire in alcun modo con una risonanza magnetica del rachide cervicale senza mdc, e quindi non ci sono controindicazioni in questo senso.
Sul discorso se possa servire a qualcosa spero le risponda un terapista o provi a inviare il quesito a un neurologo o psichiatra.
Cari saluti
[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Ho eseguito questo pomeriggio la Risonanza Magnetica, assumendo circa 5-10 minuti prima una dose minima di Xanax (quella che prendo di solito).

Senso di claustrofobia pressoché nullo, molto mi ha aiutato a tenere chiuso gli occhi nel momento in cui entravo nel "tunnel". Sporadicamente li ho aperti durante la sessione, ma la cosa non m'ha creato grossi "problemi". Buona anche la respirazione nasale, vista l'aerazione.

Il problema più grosso era lo stare immobile (in quella posizione supina, poi, dove fatico pure a dormire: dormo solo a pancia in giù) e, se fortunatamente non ho avuto attacchi di panico veri e propri (insomma "il campanellino" non l'ho mai suonato), a detta del "tecnico di radiologia" non stavo fermo con il collo (a me sembrava di stare fermo). Da qui un esame, sembra, poco leggibile.

L'impressione onestamente è comunque di un personale totalmente inadeguato a gestire persone con problemi ansiosi o di tensione (per non parlare affetti da DAP): una maggiore comunicazione durante l'esame, dentro il tunnel, la trovo molto importante nel tenere rilassato "il paziente". Invece silenzio tombale. L'unica interruzione è per farmi fuoriuscire dal tunnel e dirmi che mi andava bene che non ci fossero pazienti in attesa, e quindi mi stava ripetendo l'esame più volte. Del genere come "rilassare".

Davvero, certa gente piuttosto che lavorare in ospedale meglio vada a vendere la frutta al mercato... Ovviamente, visto il savoir faire, venderebbe manco 10kg di mele a 1 euro....
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