Decaffeinato si o no?

Salve a tutti,
viste le mie nevrosi d'ansia con annesse extra-sistole che mi hanno tormentato un po' di giorni fa (e poi quasi del tutto svanite dopo la visita medica con ecografia al cuore e elettrocardiogramma) ho deciso di iniziare a darmi seriamente una calmata, abolendo quindi anche la caffeina e la teina.

Molti sostengono che il caffé decaffeinato sia tossico perché vengono usati dei solventi che non se ne vanno del tutto dopo la lavorazione. Quello che acquisto io sembra venga decaffeinato con l'anidride carbonica e basta.
E' vero? Può comunque essere nocivo alla salute? Vorrei evitare nuove paranoie!
Grazie
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

preciso subito che se ci fosse qualcosa di "nocivo alla salute"...verrebbe ritirato immediatamente dal mercato grazie all'intervento degli Organi preposti al controllo degli alimenti ed alla tutela della salute dei cittadini.

Pertanto, non vedo "paranoie" in qualche tazzina di decaffeinato al giorno...così come non le vedrei in qualche tazzina di normale caffè.

Come in ogni cosa è l'abuso da evitare!


Cordiali saluti.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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[#2]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
I modi per decaffeinare sono sostanzialmente quattro.

Acqua.
Anidride carbonica.
Acetato di Etile.
Diclorometano.

L'acqua non è molto efficace.
Scioglie bene la caffeina, ma scioglie anche le sostanze che danno il profumo del caffé.
E' stato il primo sistema utilizzato all'inizio del 1800, da un chimico amico del poeta Goethe, su suo incarico.

L’anidride carbonica è semplice ed efficace.
E' però necessaria una pressione elevata con alti consumi energetici e tempi lunghi.
E' una tecnologia molto usata in Iran.

L'acetato di etile è molto infiammabile; è un buon solvente, ma può alterare l'aroma del caffé.
Approvato dall'FDA (Food and Drug Administration), e considerato un composto chimico sicuro ed è usato come aroma nella preparazione industriale dei cibi.
È anche naturalmente presente in alcuni frutti.

Infine il diclorometano.
Ha il vantaggio di possedere un basso punto di ebollizione.
La successiva torrefazione dei chicchi di caffé ad alte temperature lo elimina del tutto.
La FDA ha approvato il composto chimico per la decaffeinazione.

Queste in sistesi le informazioni sui processi di decaffeinizzazione, che sono simili anche per la deteinizzazione.

Sono comunque dell'opinione del dr. Marcolongo: due o tre tazzine al giorno di un buon caffé non danno nessun problema.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)