La decisione circa la mammografia

Gent. mo Dott. Catania, ho 36 anni, Le scrivo per la prima volta riguardo all' evolversi di un nodulo che ho da 7 anni regolarmente controllato nel corso del tempo.
Il primo controllo ecografico nel 2003 ha segnalato area oncogena regolare di max 7mm. al QSE di SX riferibile a MFC.
Controlli invariati fino al 2007 quando si evidenziano aree ipoecogene bilaterali, la maggiore delle quali di 8x4mm. al QSE SX si consiglia controllo fra 4-6 mesi. Il controllo consigliato presenterà referto invariato.
Nel 2008 aree oncogene bilaterali da MFC ed ectasie duttali (allattamento in corso) si segnala area isoecogena sul prolungamento ascellare SX (lipoma)
Nel 2009 Nuovamente incinta del secondo figlio, al controllo si evidenziano piccole aree ancogene regolari a SX riferibili a MFC.
Area ipoecogena regolare 12x4mm. al QSE SX già evidenziata in data 2007;controllo a 3-4 mesi dal parto.
Nel 2009 Nuovamente in allattamento, Piccolissime aree oncogene da MFC prevelentemente a SX.
Nel 2010 al controllo odierno si confema la presenza di un' area oncogena di 7 mm. al QSE SX, invariata dal 2003.
Piccole aree oncogene bilaterali+ectasia duttale da allattamento.
Recentissima visita 2011 area ipoecogena regolare al QSE SX 11x4mm. invariata rispetto al controllo del 2009, controllo 6-8 mesi.

La dottoressa che mi ha seguita in tutti questi anni nella quale ripongo grande stima e fiducia mi ha spiegato che questo nodulo inizialmente di una dimensione precisa, si è ridotto nel corso delle gravidanze per poi riaumentare a quest'ultimo controllo e si è dichiarata indecisa circa un'eventuale mammografia che vorremmo evitare se non strettamente necessaria e mi ha così prescritto un controllo approfondito d'urgenza nel reparto di prevenzione oncologica dell'ospedale Pierantoni di forlì che prenoterò questo lunedì mattina, rimandando a loro la decisione circa la mammografia.
Vorrei un suo parere circa la situazione dato che seppur in forma virtuale ho molta stima anche di Lei, 15 anni fa a causa di 4 pnx recidivi mi sono sottoposta a diverse radiografie toraciche che mi preoocupano circa l'essere eventualmente un soggetto a rischio a causa delle stesse, per questo motivo vorrei evitare altri esami radiologici se non strettamente necessari.
La ringrazio anticipatamente, Serena.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Tutta la storia che racconta sulle aree "oncogene" (in realtà anecogene) sarebbe il caso che non le riesumasse più in caso di visite o consulti perchè si rischia di non capirci più nulla, trattandosi semplicemente di cisti che non hanno alcun significato in senso oncologico.

Sull'area ipoecogena, e quindi SOLIDA, per le caratteristiche che descrive e per la evoluzione nel tempo, non mi preoccuperei affatto perchè dovrebbe trattarsi di un FIBROADENOMA
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/68-ho-un-fibroadenoma-mi-devo-operare.html

Al suo posto farei un approfondimento precauzionale e poi non lo seguirei più tramite un agobiopsia ecoguidata

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html

anche per "risparmairsi" la mammografia a meno che non siano presenti fattori di rischio significativi familiari o personali

http://www.senosalvo.com/come_si_calcola_rischio_reale.htm

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio molto per la rapidità nel rispondere e per le precisazioni nella terminologia che mi hanno oltretutto rincuorata...area anecogena suona decisamente meno spaventosa che oncogena.
Ho trovato i link che mi ha segnalato molto interessanti e compatibili con la mia personale ricerca on.line di informazioni mediche.
Non essendo presenti nel mio caso fattori di rischio significativi familiari nè personali dato che conduco uno stile di vita decisamente sano effettuerò l' approfondimento precauzionale che devo e non ci penserò piu fino al prossimo controllo di routine.
Le porgo i miei saluti, Serena.
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto