Fine di una relazione non ancora accettata

Salve, Sono stata insieme a un ragazzo di 35 anni per un anno e mezzo, innamorata come mai mi era successo prima nonostante comunque non sia stata la mia unica storia.
Quando ci conosciuti mi è bastato davvero poco per perderci la testa, e con un carattere diffidente e dubbioso come il mio neppure me lo sarei mai aspettata. Dopo soli tre mesi succede che rimango incinta ma presi dallo spavento entrambi decidiamo di non proseguire la gravidanza. Passato il periodo la storia prosegue, iniziano dei litigi inutili scaturiti dalla mia gelosia ma questo sempre perchè non mi sentivo mai abbastanza tranquilla pwrchè avvertivo che non era lo stesso sentimento per lui. Lui ha un carattere che deve essere lasciato stare. La storia va avanti, e dopo 10 mesi inizia a farsi sentire più distante emotivamente e fisicamente in seguito alla rottura del braccio, ogni due per tre era un ti lascio e il mio un rincorrerlo. 4 mesi fa mi lascia con una telefonata, gli chiedo di vederci per parlare di persona dopo 3 giorni ma si mostra scontroso. La sua ultima telefonata la fece la sera dicendo "lo sai che sei tutta la mia vita ma che non stiamo bene insieme addio". Sembra un film. Dopo tre settimane di silenzio provo a farmi sentire chiedendogli di vederci ma mi dice di no, così lo aspetto sotto casa. Ci scambiamo attenzioni ma dice che vuole stare da solo. In questi 4 mesi si è sentito inseguito nel senso che ho provato ad incontrarlo per vedere cosa faceva, se stava male. Un mese e mezzo fa provo a rifarmi sentire, ma nulla non risponde al telefono. Vado avanti e sabato uscendo lo incontro e provo a chiederli di parlare un attimo. Inizialmente non voleva, poi per10 minuti abbiamo provato a parlare. Ho chiesto se in questi 4 mesi avesse mai voluto chiamarmi e mi dice di no. Se mai ci sarà un futuro e la risposta è stata no. Mi dice " sono cose che capitano". Mi chiede anche se avevo trovato il ragazzo e come mai (dovrei capirla questa domanda). Eravamo in un posto con della musica e come mi si avvicinano due ragazzi per ballare lui continua a guardare più e più volte trovandosi a pochi metri di distanza. E allora io mi chiedo il perchè? Le mie domande sono queste. Esiste il destino anche in questo caso, di due persone come noi che magari si sono perse e magari si rincontreranno? E' stato davvero un amore troppo grande. Domenica poi provo a madargli un messaggio dicendogli che il tempo fa capire le cose, dicendo i miei sbagli,che sarebbe diverso e che non si sa mai come potrebbe essere rivedersi adesso avendo messo da parte quegli atteggiamenti che non andavano bene, che si capiscono di più con la distanza, di vedersi senza un impegno. Nessuna risposta. Un ultimo messaggio questa mattina chidendogli se una di queste sere gli andrebbe di vedersi per due chiacchiere ma senza risposta. Ho cercato di essere breve elencando soprattutto i miei errori non troppo gravi, l'amore sono convinta faccia trovare i punti d'incontro.
Grazie
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Dr.ssa Alessia D'Alterio Psicologo, Psicoterapeuta 13 2
Gentile Utente
quello della gravidanza poi interrotta appare un evento inatteso, avvenuto a breve termine dall'inizio della relazione, che potenzialmente ha prodotto in lei e in lui una serie di reazioni di una certa importanza. Tuttavia lei ne fa un brevissimo cenno.
I suoi successivi vissuti di gelosia e insicurezza potrebbero essere forse legati all'impatto psicologico di tale evento, sulla sua vita, singolarmente, e sull'andamento della relazione appena nata, nell'ambito della coppia.
Quello che mi sembra di poter capire tenendo presente la brevità degli elementi a disposizione, e quindi considerando ciò solo come una possibile ipotesi, è che quell'evento sia stato tutt'altro che sottovalutabile. L'incertezza poi innescata nel rapporto dopo un evento così imprevisto sembra essersi tradotta in una dinamica del tipo insegui-fuggi, in cui un partner cerca conferme nella stabilità e l'altro vive la ricerca del primo partner come soffocante; tale dinamica è frequente nelle relazioni in cui la sicurezza viene a mancare - note come manifestazioni di un attaccamento ansioso.
In queste circostanze cercare ulteriori risposte può avere un effetto controproducente e di ulteriore esasperazione della dinamica con picchi di controllo e fuga in entrambi i sensi.
Paradossalmente quello che potrebbe davvero aiutarla nel recuperare questo rapporto sarebbe ripartire da zero, preoccupandosi del suo benessere psicofisico, accettando gli aspetti della sua vita che riguardano il passato (l'interruzione della gravidanza, la vecchia relazione) e quelli che riguardano il presente (la sua attuale situazione). Si troverà ad affrontare un periodo di passaggio e forse confusione in cui sarà opportuno digerire la rottura e la delusione e capire quello che la relazione presenta al momento attuale - una ripetizione o un potenziale cambiamento. Ma ripartendo dal prendersi cura di sé in senso ampio e dall'accettazione dello stato attuale delle cose, potrà capire se avrà voglia di costruire qualcosa di nuovo e differente con questa persona oppure se prendersi del tempo per capire ulteriormente cosa è meglio per lei. In bocca al lupo per il suo percorso.

Dr.ssa Alessia D'Alterio

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Utente
Utente
Infatti avevo poche righe s disposizione per raccontare la storia al completo. Sarò molto onesta. Sono consapevole quell’evento molto forte mi aveva resa fragile come ha descritto lei e nonostante la scelta sia stata quella è una cosa che ricordo bella e che dovrà sempre appartenermi. Il punto principale è che in questi 4 mesi lui non mi ha mai cercata, ma ha sempre saputo che io ero lì per lui, tanto è vero che si è sentito oppresso perché inseguito come mi diceva. Io però ho sempre cercato il dialogo e non è mai stato lo stesso. Sabato mi chiese se avessi trovato un ragazzo. Però disse anche in risposta alla mia domanda se mai ci sarà un futuro che per lui no. Insomma cercava anche di andare via da questa conversazione. Non mi ha mai cercata in questi 4 mesi e come le ho detto neanche mi ha risposta a questi messaggi. Farei l’ultimo tentativo di provarlo ad incontrare. Il fatto è che ci sto ancora male e neppure so quando e se mai mi passerà, perché ora lei non riesce a capirlo da queste parole ma ho provato davvero troppo, non voglio neppure prendere le nostre foto per rimanerci male. È quella piccola speranza che non mi fa sbloccare. Per quanto riguarda le cose che ho sbagliato io ora so per certo che sarei diversa ma come già detto non sono nate dal nulla, ma da una mancanza di sicurezza che lui dava a me. Alcuni esempi durante la storia ? Se chiedevo qualcosa io come l’uscire a fare un giro, il più delle volte era tutto secondo il suo modo di sentirsi al momento. Io ero contenta di fare tutto e di più con lui, mentre lui avendo sempre diciamo la mano dalla parte del manico non ha mai avuto paura di perdermi. Così come la voglia di progettare ecc ecc. in questi mesi ho pensato troppo, non mi do neppure colpe nel senso che io ci ho provato varie volte e di certo non potrei comprare una persona. Un’altra cosa che mi ha detto sabato è stata devi trovare un ragazzo che ti voglia bene e non che voglia divertirsi. Io queste cose non le direi a qualcuno che vorrei tenere con me. Poi come smettiamo di parlare, in quell’area di ballo all’avvicinarsi di questi due ragazzi (durata di 15/20 minuti) lui spesso mi guardava come le ho già scritto prima e di conseguenza mi sono illusa. Nel senso che mi chiedo per quale motivo ? Per interesse o perché ero “sua” fino a 4 mesi fa. Nonostante comunque alla mia domanda se mai ci sarà un futuro mi abbia detto di no e non mi ha mai cercata. E anzi se ci incontravamo perché di proposito facevo la sua strada per andare a lavoro neanche mi salutava ? Ci spero ancora ma nella mia testa perché lui a parte io guardare sempre sabato sera quando ballavo con quei due ragazzi non mi ha mai provata a riprendere o comunque vedersi per parlare come ho provato a chiedere fino a stamattina senza impegno. Non mi ha neanche risposta
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Dr.ssa Alessia D'Alterio Psicologo, Psicoterapeuta 13 2
Gentile Utente,
capisco il suo dolore e la sua ansia nel voler recuperare questa relazione, ma al momento ciò che più conta e ciò che potrebbe fare qualche differenza per lei è probabilmente solo il fatto di realizzare che non può controllare l'altra persona, il suo volere o gli esiti. Lasci a lui lo spazio per cercarla eventualmente se è questo che vuole, dato che come ha anche detto in precedenza sa bene che lui è un tipo che va "lasciato stare". Non è facile da fare ma è in questo senso che le dico che è su sè stessa che dovrebbe lavorare, cioè sulla sua necessità di controllo e la sua ansia. L'unica cosa che lei può controllare in questo momento - insieme al fatto di acquisire una capacità di dare spazio all'altro che sembra essere anche la causa della rottura (gelosia, ansia da parte sua) - è sè stessa, e questo implica stare nella sofferenza e nell'ansia che vive, nel miglior modo possibile, accettandola e attraversandola senza esasperarsi con insistenza, o anche, senza fornire ulteriori occasioni all'altro di essere rifiutata e quindi di fallimento per il rapporto. Ciò a cui si resiste persiste dice un proverbio inglese. Non ci sono soluzioni magiche e istantanee a una situazione di questo tipo, se non quelle di provare a fare qualcosa di differente rispetto a quanto già fatto in precedenza, per sè stessa e quindi anche per l'altra persona e la dinamica in atto. Se si rivolgerà all'interno, cioè a sè stessa, invece che all'esterno, cioè a lui, si impegnerà in un percorso che le frutterà risultati importanti in termini di maturazione personale, indipendentemente da quello che questa persona vorrà o meno avere con lei nella sua vita. Auguri.
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Innanzitutto la ringrazio per le sue risposte. Capisco perfettamente quello che ha detto e so che ha ragione. Il punto principale per me è questo, e cioè che sabato come le ho detto mi ha detto di no riguardo al noi e quindi mi dico ormai sono 4 mesi e mezzo da quando mi ha lasciata e io sono ancora qui con una minima speranza in testa nonostante lui non mi abbia mai dato modo di pensare di rivolgermi in questo tempo se non quell’illusione che mi ero creata sabato sera quando mi fissava in continuazione. Io ho già parlato diverse volte anche con mio padre di questa storia e dal suo punto di vista lui non mi vuole, mi avrebbe già chiamata. E come già le ho detto ha sempre saputo che io fossi ancora la, tanto è vero che mi ha detto adesso stranamente fai la strada del lavoro e tutto quello che brevemente le ho raccontato. Come potrebbe dell’altro tempo senza più avere traccia di me far avere un ripensamento a lui ? Ha 35 anni, non è un bambino. E quando provavo a parlargli sabato sera lui era veramente molto tranquillo tanto da avermi detto anche una frase come sono cose che capitano, e per me quando è basta è basta.
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Dr.ssa Alessia D'Alterio Psicologo, Psicoterapeuta 13 2
Allora tenga la speranza se lo desidera, ma se vuole cambiare le cose dovrà provare a fare qualcosa che non ha fatto prima, qualcosa di diverso appunto. Come si dice, "se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto". In questo senso il mio consiglio è di invertire la rotta rispetto a quanto sta facendo ora. Pensi a come rendere la sua giornata diversa e vedrà che se è la prima a cambiare, magari cambieranno anche i risultati. Il suo obiettivo in questo momento dovrebbe essere quello di accettare lo stato delle cose e lasciare andare. Vedrà che il tempo di cui è preoccupata si rivelerà suo alleato, insieme al cambiamento di approccio, che se vorrà, potrà introdurre nella sua vita.
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Utente
Utente
Salve dott.ssa, grazie ancora per la sua risposta, in un certo senso mi ha rilassata. Ho voluto aspettare qualche giorno prima di risponderle di proposito.
In questi giorni dopo averlo visto quella sera come le avevo raccontato ho provato a inviargli qualche messaggio per chiederli di poterci vedere per due chiacchiere, un caffè, senza sbilanciarmi troppo nonostante sia chiaro per lui il tutto ovviamente, dicendogli inoltre nel mio ultimo messaggio di aver capito le cose, che ho sbagliato anche io, che le cose sono sempre al 50 e 50 e che non avrei voluto tirare fuori di certo queste cose, che mi avrebbe fatto piacere rivederci senza motivi strani (per cercare di non appesantire il messaggio).
Non ho ricevuto alcuna risposta. Le sarò onesta vorrei vederlo di persona e credo che ci proverò perché credo che due persone debbano sempre guardarsi negli occhi. Delle volte ho la testa che mi riporta a dei bei momenti passati insieme e che mi fa pensare a come sarebbe se.
Il resto già lo sa.
È complicato cercare di voler vedere qualcuno dopo che neppure ha provato a dare una semplice risposta però credo sia giusto farlo almeno per me
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Utente
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E secondo lei per potergli parlare perché lo ritengo importante potrei aspettarlo sotto casa o sarebbe meglio se magari beccandolo al bar in cui vai ogni tanto me ferma lì ?
Grazie ancora
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Dr.ssa Alessia D'Alterio Psicologo, Psicoterapeuta 13 2
Cara Utente,
lei mi fa molta simpatia perchè capisco i suoi desideri, ma poichè non ha ricevuto risposta, vale quanto abbiamo già detto sopra. Come dice lei "le cose sono sempre 50 e 50", quindi ognuno deve fare la sua parte, e lei la sua l'ha fatta. In questo periodo così delicato per lei penso che un sostegno psicologico potrebbe aiutarla. Potrebbe anche usare la scrittura se è un qualcosa che le è affine, per evitare di cedere nei momenti più complessi. Cioè buttare nero su bianco i suoi pensieri nel momento del bisogno. Oppure dedicarsi a qualche sport che le piace. Si dia tempo e abbia fiducia. In se stessa soprattutto.
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Utente
La frase "abbia fiducia in se stessa" mi ci voleva e le dico grazie.
Il sasso me lo sono tirata via parlandogli di persona anche se solo per 10 minuti passando a trovarlo venerdì scorso. Mi sono dimostrata abbastanza tranquilla e sorridente dicendo di aver fatto degli sbagli e lui dei suoi. Che ora sono di nuovo me stessa, che il tempo fa capire le cose. Ho detto di averlo fatto il mio passo. Lui mi ha detto che non sembra visto che ero passata da lui (cose che come le dicevo non gli piacevano) e gli ho detto che però ci tenevo a farlo di persona perchè i telefoni non servono.
Mi ha anche detto che sa che se è mi chiama lui("anzi ha detto ti chiamo io, ora vado." Ma non ho ricevuto nessuna chiamata). Quindi è consapevole di questa cosa. Aver sentito questa cosa mi aveva rallegrata e fatta sognare. Gli ho detto inoltre che "gli voglio bene" con tanto di abbraccio e baci sulla guancia
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Utente
Abbia pazienza, parlare con lei, persona esterna mi fa sicuramente bene in questa giornata di sconforto. Ci ho voluto parlare perché quel “ti chiamo io” non mi convinceva. Tutto quello che mi ha detto è stato questo. “Te l’ho detto perché così andavi via”. “Passerà un po’ di tempo ma poi starai bene”, “ti innamorerai di nuovo”, al chiedere se ci pensava a prendersi un caffè ha detto no non ci penso, non voglio prenderlo, “non mi piaci come ragazza”, “è finita la storia”, “cambia pagina”.
Queste parole mi hanno quasi devastata. Mi sono detta e cosa ti arrabbi a fare se gli amici ci provano e ti raccontano cos’è mai successe ? Oppure cosa me lo hai detto a fare “cosa credi che io non ti pensi “ la scorsa settimana quando ho provato a parlargli.
Io non ho mai provato un sentimento così grande come è successo in questa storia. Mi trovo che non riesco ancora a immaginare un’altra persona al mio fianco ma non perché necessiti di qualcuno, anzi non ne voglio proprio sapere nulla. Sono passati 5 mesi da quando ci siamo lasciati, il tempo ha fatto sicuramente alleviare le cose ma ancora deve passarmi tutto. Ho avuto dei ritorni di momenti a livello di pensiero in questo mese che mi ha fatto. Ho provato a fare di tutto, a parlare con la calma e quelle sono state le risposte.
Addirittura mi passa quel pensiero che mi dice (nonostante quelle frasi come non mi piaci come ragazza) se ora che sparisco completamente tra un paio di mesi possa mai tornarsi a fare vivo nonostante non lo abbia mai fatto in 5 mesi
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Buongiorno, vorrei scrivere per avere una risposta da una persona che magari ne sa sicuramente più di me. La mia storia l’avevo spiegata qui sopra e quei continui sbalzi d’umore che aveva il mio ex non era frutto d’invenzione. Due mesi fa infatti decidono di raccontarmi che sono anni che fa uso di cocaina ma in modo pesante, e quindi non appena ne fui al corrente ricollegai finalmente ogni cosa, perché essere lasciati da un giorno all’altro mi sembrava troppo. Fatto sta che tre giorni fa mi trovo in un bar dove ogni tanto va anche lui e verso tarda serata arriva(sotto uso di sostanza più il bere ). Io inizialmente dico solo ciao non appena mi saluta, provo a non considerarlo viste le tante attenzioni che ha sempre avuto da me (non ci vedevamo proprio dall’ultima volta in cui scrissi qui sopra) e cercava sempre di provare a parlarmi, a chiedermi se era tutto a posto ecc finché non mi alzo e mi viene incontro dicendomi un sacco di cose come se stessi con qualcuno, con chi ero stata ecc ecc, mi voleva baciare, insomma di tutto e di più. Dimenticavo che come mi vede va subito a chiedere ad un amico con chi fossi venuta al bar preoccupato, se ci fossi venuta con uno. Per farla in breve poi rimaniamo insieme, si vedeva che non era lucido però diceva frasi come ti voglio, io e te basta da domani ecc ecc frasi già sentite. Ho provato anche a dirgli della storia della cocaina, di cosa stesse facendo, che capisco che è difficile uscirne ma che bisogna provare ecc ecc, ma nonostante tutto negava forse per la vergogna. Così poi dopo essere stati insieme, dopo quelle frasi ti voglio ecc ognuno torna a casa propria. Ovviamente non si è fatto sentire e ieri lo incontro di nuovo al bar. Non era fatto ma i residui li aveva tutti, perché gli sbalzi d’umore si vedevano eccome.
Come mi vede subito mi viene vicino, cerca il contatto visivo e come poi vado fuori che rimaniamo solo io e lui mi dice che sapeva che ero lì apposta per lui. Poi mi ha raccontato di suo padre che ha iniziato la chemioterapia venerdì. E per il resto sbalzi d’umore continui, come se gli facessi un po’ rabbia. Frasi del tipo che sembravo un libro di stephan king (un incubo) mentre l’unica cosa carina ma che per me non ha valore è che io sono stata l’unica che gli abbia voluto bene.
Quindi perché sto scrivendo ? In tutto questo tempo sono maturata tanto, so con che cosa ha a che fare di preciso, gli effetti ecc, e avendolo vissuto e poi saputa la verità capisco tante cose. Però secondo voi perché quelle frasi del tipo ti voglio, io e te e basta da domani erano solo date dal fatto che avesse bevuto e che si era fatto ? Io poi tornata a casa ho mandato un messaggio dicendogli che con me aveva perso veramente tanto, che questa è la cosa che mi dispiace di lui, che aveva tanto tra le mani e che ha schiacciato le sue emozioni.
La mia amica che lavora in quel bar mi raccontava che ogni tanto lui le parlava di me, ricordi che aveva ecc
Sicuramente è importante sapere che l’uso che ha di cocaina è di almeno 8/10 anni. Scrivendo spero possiate capire la situazione e provare a dare un giudizio/punto di vista in base ad altre storie che avete già visto
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Utente
Utente
Potreste darmi un vostro parere?
Grazie
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Dr.ssa Alessia D'Alterio Psicologo, Psicoterapeuta 13 2
Bene, ora che é a conoscenza di tante verità ha dei motivi ulteriori per mettere se stessa e il suo benessere al primo posto. Che cosa consiglierebbe ad un'amica nella sua situazione? A volte riusciamo a essere più obiettivi quando non siamo direttamente coinvolti. Potrebbe provare a fare questo esercizio. Cosa pensa sia meglio per lei?
Tenga anche presente che mettere se stessa al primo posto e iniziare un dialogo interiore la aiuterà a rispondere di no quando é opportuno farlo, cioè quando la sua risposta é no e desidera rispettarla.
In bocca al lupo per il SUO futuro
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Utente
Ovviamente viste da fuori le situazioni è sempre più facile rispondere. Non nego semplicemente che esserci rivisti non mi ha lasciata indifferente, ne me ma nemmeno lui. Il fatto è che con me non era sicuramente come ora, ma penso sia normale. Averlo rivisto 3 volte e su tutte e 3 non mi ha staccato gli occhi di dosso, lo starmi vicino ecc è come se anche lui provasse un minimo ma facendo uso di quelle cose lo porta lontano dalle emozioni. L’unica cosa che mi dico e che gli ho detto, è che era stato fortunato ad aver trovato una persona come me e ad oggi dico che per come ha reagito bene nel vedermi è stato scemo. Però capisco che non si parla neanche di caramelle.
Semplicemente mi chiedo perché non si è provato a buttare a provarci e magari ad uscire fuori da quella roba.
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Utente
Utente
E volevo aggiungere inoltre che in queste 3 occasioni si è comportato esattamente come faceva agli inizi, mostrando interesse ma avendo anche paura se così si può dire. A saperle prima certe cose, lo avrei messo alle strette, si sono spiegati così tutti i suoi sbalzi d’umore. Lei ha mai avuto di fronte casi di questo tipo? So solo che è stato uno scemo per una storia così