Contrazione scroto

Buongiorno, ritorno a scrivere in merito ad una prostatovescicolite diagnosticatami circa un mese fa e per la quale ho eseguito una terapia antibiotica ed antiinfiammatoria prescrittami dall'urologo. Premetto che a giorni effettuerò una eco. transrettale ed una scrotale i cui esiti sottoporrò al mio urologo e, se consentito, anche alla vostra cortese attenzione.
In attesa di ciò, chiederei un parere su un sintomo che, contrariamente agli altri, apparentemente attenuati, sembra intensificarsi.
In prossimità ed in seguito ad una defecazione lo scroto si contrae enormemente. Il rilassamento avviene successivamente in modo più o meno lento.
Qual'è la causa di questo disturbo ? Potrebbe essere non collegata alla patologia diagnosticatami ?
Vi ringrazio sinceramente.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
non credo rientri in quadro di patologia

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,

concordo con il Collega.

Cordialmente,

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore 25793,

la cute dello scroto può andare incontro a fenomeni di rimpicciolimento, legata alla contrazione di strutture muscolari superficiali sottocutanee che si possono contrarre allorchè lei si "sforza" per defecare.
Non si tratta di patologia ma solo di una particolarità individuale
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio e vi chiedo delle scuse ed ancora scuse se insisto: due mesi fa tutto ciò non lo avvertivo. Perchè mai, oltre al disturbo riferitovi, i miei testicoli, unitamente alla zona perineale , sono sempre indolenziti ed iper-sensibili ? Quando lo scroto non è "contratto" li percepisco come corpi estranei che mi rendono camminata e seduta difficili. Questo tipo di "contrazione" scrotale avviene anche quando (bevendo molto) avverto un imperioso bisogno di urinare. E' possibile che tutto ciò dipenda, anche solo in parte, da emorroidi di secondo grado comparse un mese dopo l'inizio del mio "calvario" prostatico ? O che tutto sia riconducibile (come sostiene il mio urologo) all'infiammazione perineale che sto trattando con Permixon ?
Perdonate questa forma di abuso verso la vostra cortesia e pazienza.

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
che la cute dello scroto, in particolari condizioni fisiche e psichiche, si contragga ed innalzi conseguentemente entrambi i testicoli è un fenomeno del tutto normale. I muscoli coinvolti alla base del fenomeno sono il dartoico ed il cremastere.
Detto questo, tutti gli altri segni e sintomi clinici cui Lei fa riferimento meritano approfondimenti più specifici: sarebbe oltremodo superficiale accumularli fra loro.
Attendiamo Sue notizie.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissino Prof. Martino, nel ringraziarla della delucidazione, faccio seguito con alcune notizie.
Ho effettuato ecografia transrettale ed ecografia scrotale, prescrittemi dall'urologo dalle quali (non riporto dati analitici) non risulta nulla di anomalo per quanto concerne prostata (16 d volume, assenza di microascessi vescicali, ecc...) e testicoli (minime cisti e presenza di lievissimo varicocele). Forse le terapie antibiotiche (TAVANIC 500 20 gg, ciproxin 1000 10 gg) e l'assunzione del permixon 320 hanno avuto effetto. O, mi viene il dubbio, la prostatite non l'ho mai avuta (l'urologo è arrivato alla diagnosi solo con l'esplorazione digitale e l'analisi dei sintomi espressi).
I disturbi, a tutt'oggi, non mi sembrano diminuiti in misura apprezzabile (almeno per il mio stato d'animo). Ed il problema alla zona perineale e scrotale rimane totalmente insoluto.
Solo tre domande:
E' possibile che tale disturbo sia causato anche da emorroidi di sec. grado emerse durante questo periodo di calvario (il proctologo non mi ha comunque consigliato la correzione chirurgica visto che non sanguinano e non mi danno fastidio) ?
E' possibile che il quadro della sintomatologia sia da ricondurre all'aggravarsi dell'ernia discale (riscontrata 5 anni con RMN) che però con esercizi sono riuscito a rendere asintomatica a livello schiena e gambe?
Quali sono gli "approfondimenti" che lei mi consiglia di eseguire ?
Grazie ancora.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
beh direi che nel Suo caso, prima di passare ad una pianificazione di esami strumentali, spesso invasivi e comunque quasi sempre impegnativi da un punto di vista economico, sarebbe prima opportuna una rivalutazione clinica, proprio al fine di delimitare il campo d'azione in cui dover agire.
Che il Suo problema di "contrazione scrotale" o di "presunta prostat-vescicolite" sia da ricollegarsi ad una patologia emorroidaria o addirittura discale, mi sembra inverosimile. In ogni caso, un corretta visita specialistica, sia proctologica (peraltro già effettuata) che neurochirurgica, Le permetterebbe di fare il punto della situazione e di "dare a Cesare quel che è di Cesare".
Mi tenga informato.
Affettuosi saluti ed auguri per la risoluzione dei problemi sul tappeto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#8]
dopo
Utente
Utente
Molte grazie per la gentile risposta. Approfitto della vostra cortesia per segnalarvi l'esito di eco prostatica transrettale ed eco scrotale effettuate al termine di periodo di antibiotici (TAVANIC 500 20 gg e CIPROXIN 1000 10 gg), di mesulid (15 gg) e PERMIXON (attualmente assunto). Premetto che i sintomi minzionali sono migliorati (anche se rimane lo "sgocciolamento finale", una certa esitazione iniziale e, raramente, qualche piccolo bruciore). Persistono o forse sono addirittura peggiorati i disturbi a livello perineale, scrotale e qualche volta anale con sensazione di tensione e dolore soprattutto quando sono seduto o cammino molto (ho persino acquistato un cuscino "antiprostata" che mi da qualche sollievo).
Vi chiederei un gentile parere sull'esito degli esami che di seguito riporto. Gradirei sapere se esiste una cura, qualora a livello prostatico sisultassi guarito (come sostiene l'ecografista), per eliminare o alleviare i disturbi menzionati.
Vi ringrazio di cuore.

ECOGRAFIA TESTICOLI
testicoli in sede, regolari per morfologa e volume senza alterazioni di rilievo dell'ecostruttura.
Nei limiti morfo-volumetrici gli epididimi, entrambi con qualche piccola formazione cistica in sede cefalica, la maggiore a destra di 8 mm.
A sinistra assai modesto varicocele (primo grado). Non idrocele bilateralmente.
ECOGRAFIA TRANSRETTALE
Vescica, studiata dopo minzione, è pressoche' completamente vuota.
La prostata, esaminata con approccio sovrapubico e trans rettale, ha morfologia e volume nei limiti (volume stimato 16 ml; volume normale inferiore a 20 ml).
Regolare la sua ecostruttura. Non raccolte ascessuali. non lesioni sospette. Regolari le vescichette seminali.
EVENTUALE ECOCOLORDOPPLER INTEGRATIVA
L'esame ecodoppler e colordoppler dei funicoli spermatici viene espletato in decubito supino ed in stazione eretta, sia in condizioni basali che durante manovre di ponzamento.
Non reflusso ematico in corrsipondenza dei vasi del plesso pampiniforme, bilateralmente.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
sostanzialmente nella norma il referto dell'esame strumentale effettuato. Direi che più che ricorrere ad un "cuscino anti-prostata" direi che sarebbe il caso di una più corretta valutazione clinica, anche in direzione proctologica a questo punto. Visto il referto ecografico, dovremmo infatti ritenere archiviato il problema prostatico...fino aprova contraria.
Ci tenga informati.
Afefttuosi saluti ed auguri per tutto.
Prof. Giovanni MARTINO
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Prof. Martino la ringrazio.
Proprio ieri sera ho sottoposto tali esami all'Urologo che mi sta curando. Anche dal suo punto di vista i risultati degli esami forniscono un esito positivo. Tuttavia, per quanto concerne il fastidio, che talvolta si tramuta in dolore, che avverto su tutta la zona inguinale e perineale (ano e scroto compresi), potrebbero recedere molto lentamente. Questo sostiene lo Specialista. E mi avverte che la guarigione arriva tanto prima quanto più si riesce ad avere un approccio positivo al problema, esortandomi a camminare il più possibile. Infine, mi mette al corrente delle possibili recidive e, mi consiglia (avvertendo lo stato di ansietà che mi pervade) di eseguire non prima di 20 giorni (ho da poco terminato la cura antibiotica) il test di Stamey, un tampone uretrale e l'esame delle urine.
Per quanto concerne il lato proctologico, io ho già sostenuto una visita con il riscontro di emorroidi di sec. grado (causate dalla prostatite ?).
Visto il quadro infiammatorio l'Urologo mi sconsiglia, per ora, di ricorrere all'intervento correttivo.
Lei mi consiglia di ritornare dal proctologo ?
Ancora grazie.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
se l'episodio di prostatite è ormai superato, fermo restando le possibilità di recidiva in qualsiasi momento, a che serve procedere con ulteriori esami di laboratorio? Mi perdoni, ma non capisco. A meno che il Collega non si sia fatto trascinare, nella sua decisione, dallo stato ansioso (compensibile per certi versi) con cui Lei sta vivendo questo problema di salute. Ma così non dovrebbe essere.
Ancora un altra cosa che non capisco: va bene che lo stato flogistico emorroidario ne sconsiglia l'attuale trattamento chirurgico...ma siamo certi che vi sia indicazione alla emorroidectomia? E comunque questo stato flogistico non merita immediata terapia?????
Direi proprio di SI!
Mi faccia sapere l'evoluzione della faccenda, ci tengo personalmente.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#12]
dopo
Utente
Utente
Che Dio la benedica Professore per l'attenzione del tutto disinteressata che presta al mio ed a tanti altri casi che le vengono sottoposti.
Ma non voglio disturbarla ulteriormente (non ne ho diritto). Le fornisco solo le ultime delucidazioni.
Se ho capito bene lo stato infiammatorio in base al quale il mio Urologo sconsiglia il ricorso all'intervento chirurgico si riferisce più al quadro prostatico-perineale che a quello emorroidario.
Lui sostiene fermamente che il dolore/fastidio che avverto a livello perineale e le "stravaganze" scrotali sono dirette conseguenze della prostatite. Prostatite che (ma dovrebbe rileggersi tutta la mia storia), a livello di terapia, è stata affrontata in ritardo causa errate diagnosi effettuate una prima volta dal mio medico di base (semplice cistite) ed una seconda volta da un altro specialista (renella conseguente a calcoli), probabilmente indotto all'errore per una colica renale avvenuta in estate. I miei disturbi iniziali si limitavano alla qualità della minzione e, soprattutto, al fastidio ai testicoli. Il perdurare della situazione senza cura adeguata, l'incremento dello stato di tensione nervosa, penso comprensibile visto che non vedevo risultati (io non sono ansioso in assenza di una causa), hanno probabilmente (dice l'Urologo) "allargato l'area di infiammazione". Le ricordo che le emorroidi sono comparse più di un mese dopo l'inizio del "calvario", come tutte le sgradevoli altre conseguenze a livello di, mi passi la semplificazione, mangiare e dormire.

Come da Lei consigliato, valuterò a questo punto di schedulare una ulteriore visita proctologica.
La ringrazio per la personale cortesia riservatami.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
COLGO L'OCCASIONE CHE LEI CI DA PER RICORDARE AGLI UTENTI CHE DAL 12 AL 19 MARZO SI SVOLGE LA SETTIMANA GRATUITA DELLA PREVENZIONE ANDROLOGICA DOVE POTETE EFFETTUARE UNA VISITA ANDROLOGICA GRATUITA E CHIARIRE MOLTI DUBBI
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