Prostatite con stafilococchi aureo ed emolitico

Egregi,

Vi espongo il mio caso: ho 24 anni e a settembre dell’anno scorso ho iniziato ad avvertire dei dolori al pene, culminanti, in alcune occasioni, a vere e proprie fitte. Mi è stata diagnosticata una prostatite e al termine del primo trattamento antibiotico (Bactrim per 20 gg, Ipertrofan e Mictasone) le analisi hanno dato come referto una infezione da stafilococco piogene aureo (5000 u/ml). Una cura successiva prevedeva l’utilizzo per una settimana di levoxacina 500mg; purtroppo al termine di questa le analisi confermavano la presenza del batterio in quantità superiori (30000 u/ml). Tuttavia venivano escluse altre infezioni di carattere sessuale, tra cui la clamidia. Successiva cura antibiotica a base di Neo-furadantin 100mg e Mictasone per 10 giorni con referto che evidenziava la presenza di stafilococco emolitico (5000 u/ml). Secondo il dottore presso il quale sono in cura, a questo punto non sono più affetto da prostatite ma si tratta del normale decorso da un’infezione di questo tipo, prescrivendomi così Nimesulene supposte per 15 giorni. Io purtroppo continuo a sentire fastidio al pene (la c.d. sensazione dello “slip stretto”). Sono normopeso, cerco nel possibile di mantenere una dieta coerente con la cura (limite a cioccolata, alcool, spezie…) e non ho rapporti sessuali non protetti e curo una calvizie con Propecia da ormai un anno. Vi sarei grato qualora poteste darmi un Vs. parere sul da farsi. Cordialità,
F.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,

Propecia può determinare difficoltà sessuali, ma non del tipo da lei descritto. Quanto ci espone sembra un fastidio al pene secondario a prostatite. Oltre agli antiinfiammatori (nimesulene) possono esserci benefici anche con altre classi di farmaci, come gli alfalitici, assunti per non meno di una ventina di giorni.
Ne parli con il suo medico.

Cordialmente,

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottore,

La ringrazio per la rapidità e la professionalità mostrata, soprattutto fugando i dubbi relativi all'uso del propecia.

L'unico dubbio che ancor'oggi mi rimane è se, la presenza del fastidio che si manifesta sia compatibile con la scomparsa dell'infezione come sostiene il mio medico curante. Se questo è plausibile, quali sono i tempi (se calcolabili) entro i quali il fastidio dovrebbe scomparire?

Un'ultima cosa: alcune volte (ed in particolare la sera prima di coricarmi) dopo aver urinato ho la sensazione di non avere completamente la vescica vuota. Tuttavia gli esami di uroflussometria hanno dato risultati nella norma. Può esserci ugualmente una contrazione/infiammazione dei tessuti pur permettendo il passaggio dell'urina?

Grazie per l'aiuto e per l'attenzione rivoltami.

Cordialità,
F.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
oltre all'uroflussometria ,ha eseguito pure una ecografia delle vie uro-seminali con una valutazione dell'eventuale residuo post-minzionale? Questo è un dato importante per capire la sua situazione clinica.
Per quanto riguarda i sintomi questi purtroppo , in molti casi e per periodi molto variabili, tendono a permanere anche a fase acuta risolta.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta.

Giovanni Beretta M.D.
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[#4]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
esegua come diceil collega un'ecografia pelvica con valutazione del residuo post minzionale

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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