Eiaculazione precoce probabilmente dovuta ad ipersensibilità

Spett. Medicitalia,
la mia storia clinica dimostra come abbia avuto da sempre problemi di ipersensibilità al glande. Un anno fa, mi è stata diagnosticata un'infezione batterica abbastanza ingente sulla mucosa del glande stesso e quindi consigliata una circoncisione totale. Effettuata tale operazione l'ipersensibilità (che prima del trattamento consisteva, per capirci, in un dolore insopportabile ed insostenibile al semplice sfioramento della pelle) si è molto attenuata. Dico "molto attenuata" perché non del tutta sparita. La pelle del glande rimane sensibile allo strusciamento (un dolore di fondo, e ad ogni modo un fastidio c'è), mentre al semplice contatto non c'è molto effetto. Un bel salto di qualità, contando che prima mi erano totalmente impossibili i rapporti sessuali e persino l'igiene intima, mentre adesso entrambi sono possibili. C'è però un disagio. L'eiaculazione precoce. Se ho un rapporto in seguito ad un'eiaculazione avvenuta poco precedentemente, tale rapporto riesce ad avere una certa durata (che rimane cmq piuttosto minima), ma se questa eiaculazione non c'è stata non riesco veramente a controllare l'eiaculazione dopo nemmeno un minuto di penetrazione. Fermandomi un attimo o cambiando posizione risolvo per qualche secondo, ma la sensazione in seguito ritorna. Ciò è per me fonte di grande disagio. I miei rapporti non mi soddisfano e la mia vita sessuale ne risente molto.

La mia domanda perciò è: innanzitutto è, come ho pensato, possibile che tale ipersensibilità (molto attenuata ma rimasta) sia la causa dell'eiaculazione precoce? Che rimedio c'è a livello medico, farmacologico per ovviare a tale problema? Se sì, quale?

Vi ringrazio in anticipo,
cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile ragazzo,
La sensibilità del glande si riduce con il passare del tempo ed alla tua età siamo ai massimi livelli di sensibilità, per quanto ruguarda il disagio è necessario esporlo al tuo andrologo che ti studierà da un punto di vista ormonale e successivamente ti avvierà ad un ciclo terapeutico che può richiedere anche l'aiuto di un sessuologo.
P.S. la terapia non è assolutamente prescrivibile nè tanto meno consigliabile via Web!, attraverso questo sito è solo possibile dare dei consigli.
cordiali saluti

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la veloce risposta. In pratica consulterò il medico di famiglia che potrà mettermi in contatto con un andrologo od un urogolo...

Ma, solo per curiosità, la possibile risoluzione al problema "fisico", è di natura farmacologica (ovvero trattamenti concreti, pratici) oppure psicologica (non saprei come altro definirla!) ?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Dipende! Occorre una attenta valutazione dei sintomi!
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