Intervento alla prostata e conseguenze.

Gentili dottori e dottoresse,
a seguito di un esame di cistoscopia, mi è stato detto che è necessaria una operazione alla prostata. Premetto che non posso urinare spontaneamente ma solo con autocateterismo a causa di una operazione di rimozione di un cavernoma midollare subita 4 anni fa.
Il referto della cistoscopia riporta quanto segue:

Uretra pervia al 17,5 ch Ipertrofia prostatica trilobata ostruente. Vescica da sforzo esente da neoformazioni. Ostii in sede e liberi. Si consiglia disostruzione endoscopica.

Detto questo volevo porvi delle domande.
Innanzi tutto vorrei sapere quale tipo di intervento dovrò affrontare, e come si svolge questo tipo di operazione. Vorrei anche sapere se a seguito di questa tipologia di operazione alla prostata si va incontro a impotenza, sterilità e incontinenza.

Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Leonardo Di Gregorio Urologo, Andrologo 320 10
La disostruzione endoscopica della prostata può essere effetuata attraverso l'utilizzo di svariate tecniche che prevedono tutte la asportazione della zona esuberante di prostata che ostacola il normale svuotamento vescicale se la tecnica viene eseguita correttamente l'unico, peraltro non sempre presente, problema può essere legato alla scomparsa della eiaculazione all'esterno del pene visto che in taluni casi il liquido seminale tende ad andare in vescica , ciò non toglie nè il desiderio sessuale nè il piacere del rapporto.
Mi soffermerei piuttosto, prima di fare questo intervento, sul capire se lei è in grado di urinare spontaneamente a causa della patologia per cui è stato operato. intendo dire che se lei si fà togliere parte della prostata ma a causa di un problema midollare non p'uò urinare ugualmente tanto vale fare i cateterismi evitando di sottoporsi ad un inutile intervento. ha mai fatto un esame urodinamico ??

Dr. LEONARDO DI GREGORIO

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Le spiego meglio:
secondo i medici che mi hanno visitato, bisognerebbe intervenire sulla prostata per i motivi riscontrati dalla cistoscopia di cui ho scritto sopra, e in un secondo momento, se necessario e se possibile, si interverrà sul problema dell'incapacità di urinare autonomamente.
L'urodinamica è stata fatta nell'Aprile 2009. Le riporto qui di seguito le conclusioni riportate a seguito dell'urodinamica:
"La fase di riempimento vescicale evidenzia una sensibilità propriocettiva conservata con capacità vescicale massima e compliance moderatamente ridotte per presenza di ipertonia vescicale.
La fase minzionale non può essere valutata per incapacità da parte del paziente di urinare in corso d'esame, si segnala, purtuttavia, un aumento della pressione detrusoriale come per attivazione parziale del riflesso minzionale."
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Dr. Leonardo Di Gregorio Urologo, Andrologo 320 10
Io le farei ripetere l'esame urodinamico prima di fare l'intervento
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Quindi secondo lei, l'operazione alla prostata potrebbe non essere utile alla risoluzione (o quantomento ad alleviare) dei problemi sopra descritti?
Perchè da come ho capito, il problema della prostata è stato riscontrato solo dopo la cistografia, ma non era previsto. Quindi si vorrebbe intervenire prima su questo problema (che dovrebbe anche diminuire il numero degli autocateterismi giornalieri), e poi se possibile si penserà al problema dell'impossibilità di urinare.
Dall'ultima urodinamica, secondo lei, risultano remote le possibilità di tornare a urinare autonomamente? E' necessaria l'operazione alla prostata?
Grazie per la velocità nelle risposte.
[#5]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Concordo con il collega sulla necessità di rieseguire uno studio urodinamico ,( l'esame urodinamico eseguito o meglio il referto che Lei ha trascritto è poco indicativo) prima di decidere su un intervento disostruttivo..
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Leonardo Di Gregorio Urologo, Andrologo 320 10
Non sono remote le possibilità di uinare spontaneamente ma sarebbe corretto prima di eliminare una ostruzione prostatica vedere se la vescica spinge per bene e quindi se riesce ad avee la forza per farle eliminare le urine
[#7]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Guardi, in base a quello che posso ricordare da quanto mi è stato detto dai medici che hanno eseguito i vari esami, le posso dire che secondo loro la mia vescica non è "morta", ed è stata definita (permettetemi di non usare un linguaggio medico) una vescica aggressiva, da sforzo. In pratica il problema dovrebbe essere a livello dello sfintere vescicale cheè parzialmente "paralizzato". Se provo ad urinare da solo, mi sforzo molto e riesco ad urinare poco.
In conclusione, mi pare di aver capito che la vescica spinga bene, ma il problema si trova nello sfintere.
[#8]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
"il problema dovrebbe essere a livello dello sfintere vescicale".
Le auguro che sia come dice Lei ma l'esame urodinamico eseguito non lo dimostra.
Cmq la cosa importante è che Lei sia informato sulla possibilità che l'intervento possa non essere risolutivo e di qs verrà sicuramente informato dai colleghi che l'hanno in cura
Cordiali saluti
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