Diagnosi di prostatite. richiesta di chiarimenti su alcuni aspetti

Buongiorno.
Premessa:Aggiungo che circa 1 mese fa la mia partner ha avuto problemi di candida curati con acqua e bicarbonato.
Sono afflitto da circa 2 settimane da fastidi all'apparato uro-genitale,che posso riassumere con:bruciore alla minzione solo di mattina e solo col pene in erezione, pesantezza al testicolo destro,forte dolore durante l'eiaculazione e sensazione di non riuscire a completarla, fastidio all'ano (sensazione di imbarazzamento dell'area),e specie durante la digestione, sensazione di dover urinare urgentemente.
In prima battuta ho preso levoxacin per 5 giorni, poi a 7 giorni dalla fine dell'antibiotico ho fatto analisi di sangue e urinocultura da cui si evince:
1)emocromo e leucociti pienamente nella media
2)psa=0,33
3)urinocultura negativa
4)urine con leucociti 1,2 pcm e alcuni ossalati di calcio.nient'altro.
ieri ho fatto la visita specialistica approfondita dall'urologo (ecografia, analisi digitorettale,controllo dei testicoli) con il seguente esito:
prostata piccola e congesta (tutto il resto è in ordine)
diagnosi: prostatite
cura:Keraflox C per 15 gg e clipper clismi (x 3 mesi)
Qui nascono le mie richieste di chiarimento (per le quali lo specialista non mi ha convinto del tutto):
1)Che prostatite è, batterica o abatterica? se batterica,come può essere negativa l'urinocultura?i leucociti nella norma? posso avere rapporti sessuali normalmente con la mia partner (lui dice di si) senza precauzioni?
se abatterica perchè prendere l'antibiotico?nelle prostatiti abatteriche si possono sentire quel dolore e quella sensazione sgradevole che provo durante l'eiaculazione?
Infine, se è prostatite perchè il psa è 0,33 e non di piu?
2)a che servono i clipper clismi dato che sembrano indicati per la rettocolite o casi di quel tipo?
3)Prima di assumere antibiotici generici vorrei fare un'altra urinocultura e uno spermiogramma (o spermiocultura, c'è differenza?) è saggio?
In generale ho l'impressione che la cura sia generica e non aggressiva a sufficienza.
Mi piacerebbe sentire il parere di chiunque volesse contribuire a schiarirmi le idee.
Grazie.
[#1]
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 370
Per la diagnosi e identificazione della prostatite è bene eseguire i seguenti accertamenti :

1)Visita urologica

2)ecografia vescico prostatica

3)SPERMIOCOLTURA CON RICERCA DI
GERMI COMUNI G+ G-
CHLAMIDYA
CANDIDA
TRICHOMONAS
MICOPLASMA

>>>eventuale abg

utile eliminare dismicrobismi dell'intestino. Esistono farmaci e integratori in commercio dedicati a questo obiettivo

Dr. Andrea Militello.

Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.

Ecografia, urodinamica

www.urologia-andrologia.net

www.andrologiamilitello.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottore Grazie per l'utile risposta, come da lei suggerito procederò alla spermiocultura quanto prima.
Tuttavia non ha chiarito un dubbio tra quelli espressi prima che mi affligge:
è corretto l'uso di antibiotici nel caso di prostatite abatterica? una prostatite abatterica può provocare quel dolore durante l'eiaculazione?
Infine che ne pensa dei clipper clismi? serve per eliminare questi dismicrobismi?
[#3]
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 370
se non c'è batterio o agente microbico non serve usare antibiotico, il dolore può essere comunque presente, i microclismi non li ritengo personamente utili
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore ho fatto tesoro dei suoi chiarimenti.Sto infatti attendendo l'esito dei test (la seconda urinocoltura e la prima spermiocultura) per poi decidere cosa fare (ulteriori esiti negativi mi darebbero da pensare sulla cura prevista).
Ho però un altro quesito da porle, dato che è riapparso un sintomo a cui avevo dato scarsa importanza.
Ogni volta che dopo aver iniziato un rapporto sessuale con la mia ragazza senza protezioni(quindi con CONTATTO DIRETTO PENE VAGINA),indosso il preservativo, sento un fortissimo bruciore iniziale.
SEMPRE, il giorno successivo al rapporto, mi compaiono punti rossi in tutta la base del glande, che col passare dei giorni provocano una desquamazione.Sottolineo che la mia partner ha avuto la candida non piu di un mese fa.
Secondo il suo parere (chiaramente approssimativo a causa della distanza) potrebbe essere candida contagiatami dalla mia ragazza? potrebbe avere dei legami con la prostatite o in generale i disturbi da me denunciati in precedenza?
Grazie ancora.
[#5]
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 370
Non possiamo certo escludere una contaminazione da candida , fenomeno molto comune e per noi uomini facilmente trattabile
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore approfitto della sua cortesia per le ultime due domande (e spero di non disturbarla piu):
1)quando lei parla di "contaminazione da candida" intende che la prostatite potrebbe essere stata causata in qualche modo dalla candida? o le due cose sono slegate?
2)Lei dice che la candida è facilmente trattabile, mi domando: qualora fosse questa la causa della mia prostatite, gli antibiotici non sarebbero deleteri?Non andrebbe curata con degli antimicotici?
Mi piacerebbe avere il suo parere spassionato(chiaramente poi mi rivolgerei a degli specialisti nella mia zona)rispetto a questi miei due quesiti,

grazie sin d'ora.
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