Prostatite asintomatica da infezione batterica

Buongiorno,

nell'ambito degli esami richiesti per comprendere le difficoltà nel concepimento, ho eseguito un tampone uretrale post massaggio prostatico. Il tampone è risultato positivo a due batteri: escherichia coli e staphylococcus aureus. Conseguentemente mi è stata prescritta una cura antibiotica, piuttosto intensa, tenendo conto delle resistenze dei suddetti batteri: levofloxacina 500 mg (due volte al giorno per dieci giorni); nitrofurantoina 100mg (una al giorno per i successivi venti giorni).

Ho quindi alcuni dubbi:
- Sino al termine della cura, io e mia moglie dobbiamo ricorrere all'uso del preservativo, per evitare eventuali contagi? Dato che stiamo cercando una gravidanza, questo sarebbe per noi piuttosto spiacevole.
- Il contagio può essere avvenuto a seguito di rapporti occorsi quando mia moglie stava sviluppando una cistite? Oppure può essere avvenuto da fonti esterne, ad esempio per l'uso di vasche idromassaggio o bagni termali pubblici, o più semplicemente per l'utilizzo di bagni pubblici non propriamente puliti?
- Nel caso in cui il tampone eseguito da mia moglie risulti positivo (non l'ha ancora effettuato), dovremo prolungare la cura antibiotico o l'eventuale utilizzo del preservativo?

Grazie per ogni consulto o suggerimento.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
se il riscontro di questi batteri è avvenuto, come parrebbe, solo in modo occasionale e non legato alla presenza di disturbi in ambito uro-genitale, saremmo molto critici nel proprore terapie antibiotiche prolungate nel fondato rischio che si tratti non di vera infezione ma di semplice contaminazione. Questo è molto comune e fa sì che gli esiti delle spermiocolture debbano essere sempre interpretati con molta attenzione. Quantomeno, in caso di sospetto, sarebbe meglio ripetere il test ed eseguire ache la spermiocoltura e l'urocoltura.
Le altre domande che lei ci pone partono dal presupposto che si tratti di vera infezione, cosa su cui noi abbiamo più di qualche dubbio, come appena detto. D'ogni modo, non si tratterebbe comunque di batteri a tipica trasmissione sessuale, quanto provenienti dall'intestino (Coli) o dalla pelle dell'area genitale (stafiloccocco). Non è quindi fondata l'indicazione a rapporti protetti.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
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Utente
Utente
Egregio Dottor Piana,

La ringrazio per la solerzia nella risposta. Purtroppo ho già cominciato la cura antibiotica da due giorni, come indicatomi dall'urologo, quindi temo che sospenderla possa essere controproducente in caso di effettiva infezione (ipotizzo si possano generare resistenze).

A breve, ad ogni modo, ritirerò anche gli esiti di uno spermiogramma, effettuato in un altro laboratorio per valutare la qualità del seme in relazione al concepimento, ma per il quale verrà eseguita anche una ricerca di eventuali infezioni (tramite "MAR test"). Purtroppo l'esame richiesto non contempla la spermiocoltura, tuttavia spero che il MAR test possa dare indicazioni in più sulla presenza di un'infezione.

Ad onor del vero, mi è sorto il dubbio che i sintomi siano presenti, ma con intensità ridotta, sotto forma di un appesantimento alla base dello scroto, con rare e brevi fitte, che ho sempre imputato a movimenti intestinali. Inoltre l'esame dell'urologo, effettuato prima del tampone uretrale, aveva rilevato una prostata di volume normale, ma un poco atonica e congesta.

Non mi è chiaro, tuttavia, il motivo per cui si possa escludere la trasmissione per via sessuale: nell'ipotesi in cui i batteri siano presenti nella secrezione prostatica, non dovrebbero essere emessi durante l'eiaculazione? In tal caso, non esiste il rischio che i batteri migrino all'interno degli organi femminili?

Distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
così come per gli spermatozoi, tanto più per i batteri, il passaggio nell'ambiente naturalmente acido dei genitali femminili è in grado di rendere ben difficile la sopravvivenza. Molto più facile che sia il maschio a contrarre infezioni se è la femmina ad esserne portatrice.

Saluti
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Utente
Utente
Egregio Dottore,

Le invio un aggiornamento sulla mia situazione.

Ho infatti ricevuto l'esito dello spermiogramma, che si è rivelato disastroso: il livello di leucociti è molto alto sono rilevabili oligozoospermia, teratozoospermia e tendenza ad astenospermia. Di seguito i dettagli:

ASTINENZA: 3 giorni
CONSEGNA: 45 minuti
LIQUEFAZIONE A 30': completa
COLORE: giallino
ODORE: sui generis
VOLUME: 9 ml
pH: 7,5
VISCOSITA': aumentata
FILANZA: 20 mm

SPERMATOZOI: 2430 *1000/ml
CELLULE ROTONDE: 3700 *1000/ml
LEUCOCITI: 2900 *1000/ml

VARIAZIONI MOTILITA' SPERMATOZOI NEL TEMPO (37°C)
Spermatozoi con motilità dopo 45': Totale 34%
- vivace progressiva (a): 0%
- lenta progressiva (b): 10%
- debole o in situ (c): 24%

Spermatozoi con motilità dopo 2 ore: Totale 32 %
- vivace progressiva (a): 0%
- lenta progressiva (b): 17%
- debole o in situ (c): 15%

Spermatozoi con motilità dopo 3 ore: Totale 31%
- vivace progressiva (a): 0%
- lenta progressiva (b): 17%
- debole o in situ (c): 14%

SPERMATOZOI NORMALI: 1%
- Teste perfettamente regolari 1%
- Teste con microvacuoli 0%

VARIANTI FISIOLOGICHE: 2%
- Irreg. a testa: 2%
- Irreg. midpiece/coda: 0%
- Irreg. entrambi: 0%

SPERMATOZOI ABNORMI: 97%
- Irreg. a testa: 41%
- Irreg. midpiece/coda: 5%
- Irreg. entrambi: 51%

CELLULE GERMINALI IMMATURE +/-
LEUCOCITI +++
EMAZIE -
CELLULE EPITELIALI +---

--------
MAR TEST
--------
MAR TEST IgG Controllo a 30'
SPERMATOZOOI MOBILI: 22%
SPERMATOZOOI AGGLUTINATI: 0%

MAR TEST IgG Controllo a 40'
SPERMATOZOOI MOBILI: 16%
SPERMATOZOOI AGGLUTINATI: 0%
GIUDIZIO: negativo

A questo punto, mi sembra evidente che ci sia almeno una forte infezione, visto l'alto numero di leucociti, quindi è molto probabile che il tampone fosse veritiero. Sto quindi continuando la cura antibiotica (sono al settimo giorno di levofloxacina ad 1g/die). Ho però una perplessità sul secondo antibiotico che mi è stato prescritto (nitrofurantoina 100mg - una al giorno per i successivi venti giorni): infatti, a valle di alcune ricerche online, sembra che questo non sia utile in caso di prostatiti, in quanto non riesce a raggiungere il tessuto prostatico. Mi può dare conferma? In tal caso, come mai mi è stato prescritto?

Tra l'altro, dal tampone risulta che questo antibiotico ha un MIC pari a 32 μg/mL (soglia massima per ritenere il batterio sensibile a questo antibiotico, sempre da ricerche online), mentre altri antibiotici avrebbero un'efficacia (almeno in vitro) superiore. L'urologo presso cui sono in cura ha una buona fama e, a livello personale, mi ha fatto un'ottima impressione: è tuttavia possibile che la prescrizione del secondo antibiotico sia frutto di una svista nel leggere il referto del tampone?

Grazie per l'attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
le indicazioni dell'antibiogramma non sono il Vangelo, questo noi specialsiti lo sappiamo benissimo, tanto che talora si tende a prescrivere una terapia "standard" senza troppo badare alle MIC. Questo rientra nelle abitudini derivate dall'esperienza del singolo specialista, cosa su cui noi da qui non possiamo certamente obiettare alcunché. Ci chiediamo se questo sia il primo spermiogramma cui lei si sottopone e se questi accertamenti siano stati eseguiti solo per problemi di fertilità, ovvero lei abbia una storia di disturbi in ambito uro-genitale.

Saluti
[#6]
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Utente
Utente
Egregio Dottor Piana,

La ringrazio nuovamente per la rapidità nella risposta. Mi sono sottoposto alla visita urologica solo per appurare l'esistenza di problemi di fertilità, dato che da un anno cercavamo, senza risultato, una gravidanza. Non ho mai manifestato sintomi evidenti di problemi in ambito uro-genitale, con l'eccezione di una candidosi contratta da mia moglie nell'ottobre del 2010, curata con successo per mezzo di terapia antibiotica.

Ad essere precisi, negli ultimi mesi ho rilevato alcuni sintomi leggeri, che però ritenevo causati dall'alta dose di stress e da qualche disordine intestinale: sensazione di "corpo estraneo" nell'ano; improvvisi gonfiori nella bassa zona addominale, soprattutto dopo i pasti, ma che si risolvevano autonomamente in qualche ora; rare fitte, o spasmi, nella zona dell'ano o nel tratto finale dell'intestino; senso di debolezza e spossatezza continui.

Ritiene che potessero essere sintomi di una prostatite sub-acuta? In tal caso, è lecito sperare che non si tratti di una forma cronica e che quindi sia risolvibile, con ripristino di valori "normali" nello spermiogramma?

Distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
i disturbi intestinali che lei ci riferisce sono tanto significativi da essere quasi certamente la causa prima dell'infezione genitale. Meno diretto è il collegamento con la bassa fertilità, anche perché lei ci dice che questa situazione intestinale si è manifestata abbastanza di recente. È noto quanto i problemi del basso intestino possano facilitare il passaggio di batteri (presenti in enorme quantità) verso gli organi circostanti, come prostata e vescica. Questo accade più facilmente nella femmina, dove però le terapie sono generalmente più rapide ed efficaci.
La normalizzazione della funzione intestinale diventa quindi per lei il primo e più importante scopo da perseguire. Insistere troppo con le terapie antibiotiche sulla prostata può addirittura essere controproducente.

Saluti