Eschierichia coli: posso evitare di nuovo l'antibiotico?

Buongiorno, mi chiamo Federica ho 27 anni, sono di Roma e soffro di cistiti ricorrenti da circa un anno.
Ne ho sempre sofferto in realtà, fin da piccolina, ma nell'ultimo anno il problema è drasticamente peggiorato con ricadute ogni mese (quasi esattamente 30 giorni dopo la fine dell'antibiotico)
Ho effettuato quasi sempre urinocultura con antibiogramma e il responsabile è risultato essere sempre Eschierichia Coli.
Ovviamente vado al bagno regolare, mangio sano, non bevo, non fumo, dormo bene, rapporti quasi sempre protetti, biancheria morbida etc etc
La cosa abbastanza preoccupante è che ad esempio lo scorso mese nel giro di 15 giorni le urine sono passate da "sterili" a carica batterica di 1.000.000. Non riesco a capire dove sbaglio :(
Negli ultimi sei mesi ho preso 6 antibiotici diversi, tra cui l'ultimo un mese fa Levofloxacina.
Al momento sono seguita dalla mia ginecologa, con la quale stiamo provando vari integratori.
Se le cose non dovessero andare anche così a settembre farò vari esami alla vescica.

Qualche giorno fa ho avuto di nuovo sintomi e ho fatto di nuovo urinocultura con antibiogramma.
Di nuovo Eschierica coli, questa volta però carica batterica 40.000.
(La dottoressa mi ha detto di non abbattermi, che ora sono di meno, quindi forse qualcosa sta funzionando)

Quello che mi chiedevo ora è: posso evitare di prendere di nuovo l'antibiotico (quelli segnati ovviamente dall'antibiogramma) essendo una carica così bassa e posso provare con qualche soluzione naturale (tipo Cystoman 100 e simili) o c'è il pericolo che poi si riproducano e la cosa peggiori?
C'è qualcosa che io possa prendere o che possa aiutarmi per non riprendere nuovamente l'antibiotico, i quali mi stanno spostando e debilitando e sono ridotta ormai ad uno scheletrello brutto e secco?


Grazie mille della vostra disponibilità
e del vostro prezioso aiuto.

Buona giornata.
federica
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Le infezioni non complicate delle basse vie urinare, in assenza di febbre, non dovrebbero essere trattate con antibiotico, almeno in prima battuta. La ricerca di una negativizzazione dell'urocoltura è vana, con risultati perlopiù transitori. Gli effetti collaterali dell'antibiotico, specie per trattamenti prolungati e riterati possono essere assai controproducenti, in particolare sulla stessa flora batterica intestinale, cui certamente appartengono pressoché tutti i batteri coinvolti nelle infezioni urinarie, a partire dal comunissimo Escherichia Coli. Ovviamente è necessario eseguire un minimo di accertamenti per valutare se non vi siano altri fattori predisponenti (es. anatomici, ginecologici, ecc.), questo percorso può essere coordinato solo da uno specialsita in urologia, l'unico ad avere reali competenze in merito. Al momento la carica batterica non è significativa e non vi è alcun motivo di insistere con altri antibiotici per i moti di cui s'è appena detto. La invitiamo a mantenere una elevata/elevatissima introduzione di liquidi, in particolare in questo periodo molto caldo. Prosegua con gli integratori, aggiungendo fermenti lattici, probiotici e yoghurt quanto basta.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
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Grazie mille Dottor Piana.
Seguiró le sue indicazioni e grazie ancora per i preziosi consigli.

Buona giornata e buon lavoro.
Federica