Cisti - noduli all'epididimo

Cordiali Dottori buon pomeriggio,

mi chiamo Andrea, ho 46 anni, sono sposato con due figli, sono alto cm. 170 e peso kg. 70, faccio un po’ di jogging due volte alla settimana e conduco una vita regolare, di professione faccio l’impiegato. Mi sono già rivolto a Voi in passato per problemi a livello prostatico (prostatite), risolta mediante l’urologo curante.

Gli scorsi giorni, lavandomi la zona scrotale ho rinvenuto un leggero dolore e palpandomi ai testicoli ho sentito sul destro due “puntine” sporgenti.
Ho fatto un’ecografia della regione scrotale (con sonda ad alta frequenza di 10 MHZ per le strutture superficiali) con conseguente responso:
Sul didimo destro si rinviene:
- una nodularità di cm 1,1 x 0,7;
- in tutta prossimità analoga formazione di cm 0,8 x 0,4.
- Inoltre si rinvengono due nodulazioni ipoecogene di cm 0,5 e cm 0,6 sempre in sede parenchimale.
Nulla a carico del didimo sinistro di regolari dimensioni ed ecostruttura.
Non raccolte liquide riferibili ad idrocele in atto.
Indispensabile approfondimento diagnostico.

Mi rivolgo all’urologo ed alla palpazione dice trattasi di cisti all’epididimo e di non preoccuparmi in nessun modo.
Le nodularità però essendo leggermente dolenti alla palpazione a titolo precauzionale, si somministra per una settimana Veclam 500 (due compresse al giorno mattino e sera) + Algix 90 (una compressa al giorno a pranzo).
A cura terminata i sintomi di “leggera dolenza” all’urto anche indossando i pantaloni ad esempio, sono più o meno gli stessi.
Da notare che nel contempo è in atto un trattamento chiropratico a livello sacrale e lombare della schiena quindi c’è la possibilità di rinvenire fastidi sia a livello basso addominale, inguinale e testicolare.
Si attende il termine del trattamento chiropratico per vedere se la leggera dolenza persiste.

Dal canto dell’urologo, a titolo precauzionale, mi viene richiesto di ripetere l’ecografia tra sei mesi / un anno e null’altro; ripetendomi però di stare tranquillo in quanto tali episodi sono frequenti e non scaturiscono in nulla di particolare.
Aggiungo che alla palpazione nulla si è rilevato a carico della prostata.

Ora la mia domanda è: si può essere così sicuri di tale diagnosi mediante ecografia e palpazione, in particolare sulla natura della nodularità ?

Nonostante le assicurazioni fornitemi dall’urologo (primario di un reparto di urologia sul maggiore ospedale provinciale) sono un po’ in ansia.

Grazie infinite per una cortese risposta.

Cordiali saluti.

Andrea

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
decisamente condivisibile l'atteggiamento esperto e prudente del Collega che ha consigliato il monitoraggio ecografico delle formazioni testicoilo-epididimarie a sei mesi, per evidenziare eventuali modificazioni volumetriche o nuove patologie focali (da tenere in debita considerazione soprattutto queslle parenchimali).
Segua con fiducia i consigli di chi La sta seguendo così attentamente.
Auguri affettuosi per tutto e un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it