Fistola retto-prostatica

Vi espongo il mio caso clinico.
Di seguito è riportata tutta la mia storia clinica.
Tuttavia gradirei che la Vs. attenzione si concetrasse sui disturbi dovuti alla fistola retto-prostatica, disturbi che attualmente mi tengono fermo su un letto con bruciori nella zona peri-anale e decimi di febbre.
Si potrebbero ripristinare le vie urinarie o la porzione di retto interessata dalla fistola?

Grazie

Storia clinica

Anni:66

Patologie pregresse

1. diabete mellito tipo 2 insulino-dipendente
2. epatopatia cronica HCV posttrasfusionale (1975) – non trattata per assenzi segni clinici
3. ipertensione arteriosa
4. emorroidi esterne procidenti di III grado (non operate)

Interventi chirurgici precedenti:

1. gastroresegazione per ulcera gastrica (1975)
2. colecistectomia (1975)
3. varicocele (1999)
3. laparocele ed ernia inguinale (2001)

Ultimi trattamenti terapeutici e ultimi interventi chirurgici a seguito di diagnosi di adenocarcinoma prostatico:

1. radioterapia tridimensionale confomazionale
2. terapia ormonale per cancro alla prostata con Casodex 50 ed Eligard
3. terapia di una proctite attinica sanguinante con Argon Plasma coagulation
4. colonstomia per fistola retto-prostatica (13 giugno 2008)
5. catetere sovra-pubico per fistola uretrale (settembre 2008)

STORIA DEL CANCRO ALLA PROSTATA

Nel Febbraio 2007 vene diagnosticata la presenza di adenocarcinoma prostatico con Gleason Score 4+3 confinato nella prostata con assenza di metastasi cT2N0 dopo i seguenti esami:

PSA 77 ng/ml
Ecografia trans-rettale che evidenzia la presenza di tre noduli
Biopsia ed esame istologico con Gleason Score 4¬+3
Tac addomino-pelvica con contrasto
Scintirafia ossea total-body

Terapia
Terapia ormonale con Casodex50 (una la giorno) e con Eligard 50mg(un’iniezione al mese) dal febbraio 007
Radioterapia conformazionale tridimensionale a sei campi: dose totale di 66Gy su loggia prostatica (vescichette seminali incluse) e una dose di 74 Gy sulla ghiandola prostatica.

Buona evoluzione post-terapeutica e guarigione biologica del cancro confermata anche dai valori del PSA rilevati periodicamente e sempre inferiori a 0,003ng/ml.

Disturbi post-terapia

Proctite attinica sanguinante confermata da una colonscopia e da una tac addomino-pelvica del 28.02.08

Terapia
7 sedute di Argon Plasma coagulation.
Asacol supp: 1supp. X 3 al dì
Pentacol 800 cp: 2cp. x 3 die (la schiuma rettale non è sopportata dal paziente)

Evoluzione
Guarigione dalla proctite.
Persiste un’area necrotica del retto medio ed ano messa in evidenza da una colonscopia.
Si segnalano emorroidi esterne procidenti di III grado.

Malgrado i trattamenti continuano i bruciori nella regione perianale tanto da impedire al malato di stare in posizione seduta. Per cui si richiede un’ulteriore TAC addomino-pelvica e una biopsia prostatica.. Si evidenzia solo una fistola retto-prostatica.

Trattamento chirurgico
Si rende necessaria una colonstomia effettuata in data 13.06.08

Evoluzione
Persistono bruciori nella regione peri-anale e febbre.

Si effettua un’ecografia trans-anale con sonda rotante a 360° (8.8.2008)
L’esplorazione ultrasonografa della porzione distale del retto, a circa 6cm dal margine anale esterno, in sede anteriore dalle ore 11 alle ore 2 (pz in posizione ginecologica), documenta presenza di orificio come da fistola retto-prostatica.
Evidenzia inoltre nella loggia prostatica raccolta fluida come da presenza di pus.
La valutazione dell’apparato sfinteriale documenta regolare morfologia dl muscolo pubo-rettale, della porzione profonda e superficiale dello sfintere esterno.
Spessore dello sfintere interno nei limiti della norma (diam.6,23mm)
Fistola retto-prostatica.

11.8.2008
Ricovero d’urgenza per infezione generalizzata febbre alta e bruciori nella regione peri-anale.
Si rileva un flemmone.
Si pratica un’incisione nell’inguine per drenare il pus che si è formato e si pratica una terapia di antibiotici.
Durante il ricovero durato fino al giorno 3.10.2008 si segnala improvvisamente l’incapacità di urinare.
Si tenta di cateterizzare il paziente ma la manovra non riesce. Anzi il catetere fuoriesce nel retto e da quel momento non esce neanche più un po’ di urina dall’uretra.
Si diagnostica la presenza di una fistola che interessa anche l’uretra. Per cui si pratica un intervento per impiantare un catetere sovrapubico.
Il catetere sovrapubico si rivela inefficace in quanto persiste il versamento di urina nella loggia prostatica, anche se risulta ridotto.
Dimissione dall’ospedale: 03.10.2008

Nel corso dell’ultimo esame colon-proctologico si rileva uno sfintere inefficace ed irradiato con cloaca prostatouretrorettale secerente sangue, urna suppurata e muco.
Si propongono lavaggi rettali con soluzione fisiologica e betadine.

Allo stato attuale il paziente continua ad avere bruciori nella zona peri-anale e versamento di urina dal retto, nonostante la presenza del catetere sovra-pubico. Inoltre continua ad avere la fistola retto-vescicale e decimi di febbre (da 3 a 7 decimi il pomeriggio e la sera).

[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
caro utente, come prima cosa, penso che la stuazione sia di pertinenza più chirurgica che urologica, cmq nel suo caso è possibile che lei nel caso del paziente possa essere utile sottoporlo ad una colostomia provissoria per mettere a riposo il retto e dare iul tempo di chiuderese la fistola

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto