Cialis e prostatite

Buongiorno,
vorrei chiedere un secondo parere riguardo la somministrazione di Cialis 5mg per 28 giorni, al fine di provare a contrastare la sintomatologia invalidante di una prostatite definita cronica che perdura da un anno con andamento altalenante ma senza mai regredire in modo significativo.
Premetto che gli esami clinici (psa, urine, sperma, visita rettale, eco trans e eco varie e esami del sangue, dimensioni e consistenza della prostata, reni, vescica e testicoli tutto nella norma) indicano una situazione normale e compatibile con la mia età (35 anni) ad eccezione di calcificazioni prostatiche forse dovute ad una iniziale infezione (seppure lieve secondo parere medico) da enterococco fecale curata con successo con levofloxacina e non più ripresentata (almeno fino a due mesi fa, quando effettuate ultime analisi di controllo).
L'urologo curante mi ha suggerito questa via dicendo che dovrebbe avere effetti significativi su minzione ma soprattutto dolori e grumi nello sperma e flusso urinario che al momento risulta inferiore alla media, senza però residuo post minzionale.
Non ho mai avuto problemi di erezione o di desiderio sessuale (a parte nelle fasi più acute di questa patologia dove il dolore era più importante) e vorrei dunque chiedervi:
1) sono un individuo con la pressione tendente a valori un po' sotto la media,NON ipoteso ma 110/70 con bpm 58/60 e ho avuto brutte esperienze con gli alfalitici anche a dosaggi di 2,5 mg (cali di pressione e aumento dei bpm) e ho visto che Cialis potrebbe determinare ulteriori abbassamenti di pressione;
2) sfortunatamente sono uscito da una relazione di 11 anni da poco e quindi non posso dire di avere attualmente una vita sessuale regolare e anche psicologicamente talvolta un po' depresso inoltre, essendo noti gli effetti "sessuali" di tale farmaco mi domando se ogni qualvolta si presenta un'erezione io debba per forza avere un rapporto o masturbazione e considerando che già ora, seppure con occasionali partner, il desiderio e il turgore non mancano, non vorrei trovarmi in difficoltà a gestire tale situazione, non sapendo nulla di quanto durino tali effetti sessuali o cosa comportino se non sfruttati.
3) ci tengo a sapere se dopo la cura di 28 giorni si potesse verificare una sorta di dipendenza fisica o psicologica relativa al discorso erettivo, creando un problema che precedentemente non c'era.
4) NON ho problemi di ipertrofia prostatica e deficit erettivo ma sembrerebbe al momento solo dei disturbi sopra menzionati: questo Cialis può essere davvero di aiuto per la mia sintomatologia? vale la pena di provare o i rischi ed effetti collaterali lo sconsiglierebbero?
Chiedo scusa per la mole di quesiti e l'ignoranza nella materia, ma come ben sapete questa patologia è molto invalidante e la sola idea di miglioramenti seppur transitori, mi spinge a provare veramente di tutto.
Grazie a chi avrà la pazienza di ascoltarmi.
Saluti e cordialità a tutti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il tadalafil a basso dosaggio in somministrazione continua è stato proposto da qualche anno per il trattamento dei disturbi delle basse vie urinarie associati all'ingrossamento benigno dell'età matura, in individui sessualmente attivi e che in qualche modo (principalmente per età) hanno notato una riduzione della potenza sessuale. Questo approccio non ha una grandissima diffusione per evidenti motivi economici, visto che solo una minoranza di pazienti si può permettere la spesa, almeno per un farmaco non salva-vita. Pertanto gran parte di questi frequentissimi casi vengono trattati con terapie convenzionali (es. alfa-litici, ecc.). Non abbiamo riscontro di vaste casistiche di pazienti trattati in questo modo per la cosiddetta "prostatite cronica" dell'età più giovanile, in assenza di ingrossamento prostatico. Ciò non toglie che ci si possa attendere un risultato, anche se abbastanza costoso, ma certamente questo deve presentarsi in modo evidente e ragionevolmente rapido, altrimenti davvero non ne vale la pena. Sarebbe comunque sempre un approccio diretto ai sintomi, senza possibilità di "cura" a lungo termine, quindi non è chiaro cosa potrebbe accadere alla sospensione. Per il reso, il profilo di tollerabilità del tadalafil è molto buono, soprattutto a basso dosaggio è difficile attendersi effetti collaterali. Come immaginiamo saprà questo farmaco non induce di per sè l'erezione, ma ne migliora solamente la qualità. Se lei non ne ha bisogno (tanto meglio) potrebbe anche non avvertire differenze sostanziali.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Piana,
la ringrazio per la sua rapida risposta.
Mi resta solo il dubbio riguardo alla frequenza dei rapporti sessuali o masturbazione,non avendo capito bene se di fatto tali pratiche aiutino o meno la situazione flogistica.
Spero inoltre che Cialis 5mg sia considerato basso dosaggio per 28 giorni!
Grazie ancora.
Buona sera e buon lavoro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La media di due-tre eiaculazioni la settimana sono considerate come benefiche per ridurre la congestione delle vie seminali e della prostata. L'astinenza di fatto si consiglia solo nelle prostatiti acute in fase conclamata e febbrile.
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dopo
Utente
Utente
ancora grazie Dottore.
Proverò tale terapia sperando nei benefici ipotizzati.
Buon lavoro e saluti cordiali
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimi Medici,
Dopo un ciclo di 28gg di cialis 5mg terminato martedi scorso, sono a chiedere ulteriori informazioni.
Dopo circa 3gg dall'inizio della cura ho notato immediati miglioramenti: dolori e disturbi fortemente ridotti, sperma chiaro e senza grumi, bruciori assolutamente sopportabili ed attutiti. Questo per i primi 15/17 gg, poi la situazione è progressivamente tornata quella di prima.
Dopo ogni rapporto sessuale ho sempre però accusato fastidio e bruciore lungo l'uretra fino al meato(praticamente sempre arrossato).
Vorrei aggiungere che ho di recente intrapreso una relazione con una nuova partner molto giovane e attiva sessualmente (con me solamente spero) ed in occasione di un suo soggiorno da me per una settimana ho avuto 2 rapporti sessuali al giorno, fino a giovedi scorso e i dolori sono diventati molto tediosi. Ho praticato astinenza fino ad oggi e i dolori sono lievemente diminuiti ma ho notato una seria difficoltà a raggiungere l'erezione(da solo masturbandomi) cosa che fino a qualche giorno fa avveniva in qualsiasi momento della giornata con erezioni veramente adolescenziali.
Non ho MAI avuto difficoltà di questo tipo e non vorrei che questi molteplici rapporti ravvicinati o l'assunzione del cialis mi avessero in qualche modo compromesso.
(non chiedo cosa potrei fare per eliminare i fastidi perchè ho imparato che non esiste cura)
Pensate sia un problema emotivo o potrebbe esserci davvero un legame?
Ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Nel nostro precedente contributo abbiamo chiaramente parlato di 2-3 eiaculazioni alla settimana, quindi non 14 (2 al giorno !). E' assolutamente evidente che una sollecitazione ecccessiva possa aver compromesso una situazione non ancora stabilizzata. Il tadalafil non ha influito negativamente di per sè, ma indirettamente ha fatto sì che lei si sia sentito nelle condizioni di affrontare questo "superlavoro". Un po' di saggia tranquillità sarà ora senz'altro benefica. Per quanto riguarda l'utilizzo del tadalafil in una condizione come la sua, ci pare di aver già espresso qualche dubbio.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno e grazie ancora una volta per la Sua tempestiva risposta.
Ho risentito direttamente il mio urologo curante (il sesto), il quale concorda con il fatto che l'acuirsi dei fastidi urologici è dovuto al "superlavoro" ma insiste dicendo che lo svuotamento continuo della prostata (magari non proprio due volte al giorno, anche se mi ha espressamente detto che ho fatto bene!)avrà sicuramente benefici futuri su tale patologia e si dice fiducioso nell'utilizzo del cialis 5mg tanto da invitarmi a ritirare una nuova ricetta per cominciare subito un altro ciclo, confermando che eventuali anomalie erettive sono più di tipo psicologico e l'unico effetto collaterale sia il prezzo di tale farmaco.
Suggerisce inoltre di effettuare un ciclo di supposte Feldene (10gg) per lenire il dolore. (ciclo precedentemente effettuato in agosto, con fastidi e bruciori di stomaco, visto che topster e cortisonici vari determinavano la comparsa di una macchia rossa sul glande che poi spariva in due giorni).
Gentilissimo Dottor Piana, in tutta franchezza io non so più dove sbattere la testa.
Non bevo, non fumo, faccio attività fisica tutti i giorni o in alternativa almeno 4 km a piedi, vivo in campagna e non svolgo un lavoro sedentario (sono un vigile del fuoco),inoltre conduco una dieta sana, a parte qualche formaggio che mi concedo ogni tanto insieme ad un caffè al giorno. Moto e bicicletta vendute.
Il mio intestino ha una regolarità svizzera e le analisi sono sempre nella norma, soffro un po' di reflusso esofageo e qualche sporadico episodio di bruciore di stomaco se mangio determinati cibi (che evito appunto).
Mi rifiuto di assumere ormoni femminili, ma a parte questo temo di aver provato di tutto.
Con il cialis avevo trovato reale sollievo per due settimane in cui conducevo un'attività sessuale modesta (2/3 volte la settimana, mentre prima della patologia avevo rapporti anche tutti i giorni).
Le chiedo un ulteriore consiglio su cosa provare a fare.
Ancora grazie per la Sua pazienza.
Cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Come avrà compreso spulciando almeno alcuni delle centinaia di consuli che ogni anno forniamo su questo arlgomento, avrà già compreso che una discreta percentuale di casi della cosiddetta "prostatite" a decorso prolungtao non risponda a nemmeno una delle terapie farmacologiche od ai saggi consigli sullo stile di vita che in questi casi vengono impartiti. In effetti questo è tuttora uno dei punti più oscuri della nostra specialità, forse perché la ricerca in altri campi (specialmente quello oncologico) è certamente più redditizia. Che dire ... Non cambi urologo ogni due per tre, cerchi di averre costanza (indipendentemente dai risultati) se ne trova uno con il quale riesca ad intrattenere un buin rapporto di comunicazione e fiducia. Per il resto, è noto che non esistano due specialisti che curino la "prostatite" allo stesso modo. Se il tadalafil le ha fatto bene, insista, i fatti forse le daranno ragione, il portafoglio un po' meno.
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