Circolazione pene

Inizio facendo i complimenti x il sito e l'organizzazione nell'ordine dei consulti.
5 o 6 giorni fa, ad un paio di ore dalla fine di un rapporto sessuale, ho iniziato a provare un fastidio incalzante poi diventato dolore all'altezza di 1/4 del pene, sul lato sinistro, posizione poi accertata dopo qualche ora , x caso riscontrando un rigonfiamento simile ad una vena sottocutanea(dico simile perchè incolore) che taglia x mezzo diametro l'asta nel lato sinistro.

Il giorno dopo il dolore viene soppiantato da un fastidio che si manifesta in un formicolio o sensazione di freddo ben + ampia della minima parte coinvolta...e cmq, non sembra essere dipendente dal fatto che ilpene sia eretto o no...

Ieri dal medico generico ho ricevuto una prescrizione di pillole x la circolazione(ben 6 al giorno) e un sorriso con la definizione del mio problma : varice.

Recatomi dal farmacista amico mi sento dire che tale cura cmq non è indicata appieno x la soluzione del problema localizzato e sarebbe + conveniente ricorrere direttamente ad una crema o ad una visita specialistica x un possibile intervento....
Ora vi chiedo...è possibile che una cosa così improvvisa possa concludersi con la necessità della chirurgia..(gia passato l'ostacolo fimosi e frenulo corto....non ne vojo + vedere); ed è improbabil che un problema simile scompaia magari cambiando x un certo periodo abitudini sessuali , alimentari..ec..?

Vi ringrazio anticipatamente x la possibilità offertami e confido in un vostro chiaro punto di vista.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
visto che il farmacista è un Suo amico, mi astengo dal commentare. La diagnosi di una patologia e la relativa terapia è appannaggio esclusivo dei Laureati in Medicina e Chirurgia. Cosa che sembrerebbe ovvia ma evidentemente non lo è.
Se il Collega che L'ha visitata, con sorrisi o meno ha poca importanza in questo contesto, ha posto diagnosi di varice (ma forse intendeva flebite), quella E' LA DIAGNOSI (fino a prova contraria). E la terapia prescritta è quella più opportuna (dal dosaggio del farmaco ho intuito senza fare pubblicità di cosa si tratta).
Può dare retta al Suo amico e apporre sulla vena in questione la famosa immancabile pomata...male non fa.
Ma sarei davvero curioso di sapere di cosa il Suo amico farmacista vorrebbe operarLa...questa è davvero un grande azzardo terapeutico. Ci vada a mangiare una pizza con il Suo amico ma non lo ascolti.
Prima di chiudere, una piccola nota: chi ci dice che il Suo amico nella sua farmacia non adotti lo stesso modo e metodo di lavoro con altri poveri e sprovveduti pazienti?
Questo è preoccupante.
Faccio a Lei affettuosi auguri per la pronta risoluzione del problema e Le invio un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
credo che si possa trattare di una flebite e come tale normalmente la tratto con pomate ad uso topico
non riesco a capire quale sia l'intervento eventualmente curativo
ad ognuno il suo mestiere e la sua competenza lo ricordi al farmacista

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille x la risposta; la mia osservazione proposta sul consiglio del farmacista voleva essere fatta + che x dimostrare dubbi sul medico, sul voler approfondire questo problema, magari capendo se oltre alle pillole , sarebbe giusta una certa cautela, dieta o altro x evitare peggioramenti.

Ancora ringraziamenti e complimenti x le risposte competenti e immediate!