Calcoli renali

Salve sono una donna di 55 anni con l'eta' della menopausa ho cominciato ad avere dei problemi con i calcoli renali. due mesi fa le prime coliche renali mi e' stato scoperto dopo una ecografia renale un calcolo di 10 mm sul calice sup. del rene sinistro senza idronefrosi sono adata subito per una visita privata ad un urologo a Modena mi e' stato prescritto, Rilaten 2piu' 2, per 12 giorni, Stonur bustine due al di. per 3 mesi Deltacortene a pranzo per 15 giorni e Omnic la sera per 30 giorni sono ormai, dopo di che dovrai fare UROTAC con sostanza di contrasto alla fine della terapia, poi eventulamente litotrissia laser ce il calcolo non verra; eliminato, vorrei chiedere al dott Pina se dovro essere sottoposta ad un alitotrissia laser se posso fare con anestesia spinale e non totale avendo dei problemi neurologiche dopo una trauma cranica avuta 13 anni fa e un altra domanda in merito al dott Pina, mi sono accorta che la mia urina di notte e ' molto torbida e piena di sedimenti di colore nero e di giorno limpida secondo Lei il calcolo si puo' disintegrare, gia'?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Un calcolo di 10 mm in un calice superiore è piuttosto periferico, pertanto è molto difficile che sia di per sè causa di disturbi, tanto più coliche vere e proprie. Pertanto c'è giustamente da sospettare che la casua sia un altro calcolo in transito dal rebne alla vescica che l'ecografia non è in grado di individuare direttamente. In questi casi, solo la TAC (anche senza mezzo di contrasto) è in grado di definire la situazione con sufficiente chiarezza. Il Collega che la segue ha pensato di far precedere questa terapia empirica che potrebbe aiutare l'espulsione di qualcosa che però si presume solo che ci possa essere. E' questione di punti vista, nulla da dire
I calcoli contenenti calcio, come quasi sicuramente sono i suoi. non si "disintegrano" mai spontaneamente. Le urine della notte/primo mattino sono sempre più colorate, poiché ovviamente durante il sonno non si assumono liquidi.
Una volta che situazione sarà chiarita, si potranno perfezionare le indicazioni operative. Se si confermerà la necessità di una litotrissia endoscopica (RIRS), il tipo di anestesia ovviamente dipende dalla scelta dell'anestesista e non dell'urologo. Nella nostra esperienza, eseguiamo questi interventi in anestesia periferica spinale in almeno il 90% dei casi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Salve da Modena ,vorrei avere una risposta da parte di Dott.Piana,oggi dopo che ho finito la terapia espulsiva ho fatto UROTAC senza mezzo di contrasto avedo questo referto radiologico .vorrei da parte sua un consiglio sulla strada da intraprendere: Si conferma la presenza ,a livello dello stelodel gruppo caliceale sup.di sinistra,formazione urolitiasica calcifica di diametro ad elevata densita 1300HUche provoca un amarcata dilatazione del corispondete grupo calciale a monte.Sepre nello stesso calice ma all 'livelo del fornice e' presente un altra formazione urolitiasica calcica di 4 mm .Nel rene ds,solo renella .I reni presenta una normale morfologia e dimensioni senza lesioni focali parenchimalia carico del rene ,fegato e e surreni.Lei sapeva del mio precedente messaggio che il urologo di Modena mi aveva consigliato una litotrissia laser,pero' il prezzo del preventivo e'stato come una pugnalata al cuore 10500 euro per un anotte di degenza.Allora io essendo di nazionalita' rumena prefersco andare in Romania presso un ospedalle privato urologico,in questo momento lavoro all'livello privato'e ho solo la tessara europea di medicina di urgenza,vorrei sapereda Lei su la mia situazione esposta se posso fare litotrissia laser o un bombardamento con onde d;orto?Grazie anticipatamente
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Utente
Utente
Ho dimenticato di scrivere la dimensione della formazione urolitiasica diametro 8,7 mmnel calice sup del rene sinistro responsabile della dilatazione a monte
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Concordiamo sulle indicazioni ad una ureteroscopia operativa (RIRS). Il trattamento con le onde d'urto di questa situazione non darebbe garanzie di successo completo in tempi accettabili. Il preventivo che le hanno fatto non è affatto spropositato, anche se nella fascia alta della variabilità. Tenga conto che, anche se il ricovero è breve, vengono utilizzati strumenti ed accessori dal costo molto elevato e la parcella medica è gravata del 65% di tasse ... Nulla toglie che lei si faccia comunque operare in una struttura pubblica, la sua situazione non è molto urgente e può affrontare i tempi d'attesa che mediamente sono di alcuni mesi.
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Utente
Buon giorno ,dalla Romania,inseguito al consulto on line recevuto dal dott.Piana ,che gentilmente ringrazio vorrei informarlo cosa mi ha detto il dottore urologo rumeno dato che saro' operata martedi prossimo con tecnica di litotrissia laser per via endoscopica per un calcolo renale di diam.8,6 mm bloccato nella posizione stelo del calice superiore,non capivo questo aspetto e per questo vorrei chiedere al dott.Piana essendo un calcolo con una densita di 1300 HU di origine calcica cioe' un calcolo molto pesante,secondo Lei,quale possono essere i motivi del bloccaggio dato che avevo eliminato naturalmente un altro di 6 mm nello stesso rene.La terapia di demineralisazzione con Stonur bustine e la solozione Spaccapietra che ho fatto tempo di un mese e mezzo non e' stata efficiente per nulla?Il dott mi ha referito che doppo lintervento dovro' tenere un stent uretrale per 15 giorni secondo Lei non e' troppo ? Grazie anticipatamente dalla risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Se l'erba spaccapietre e simili intrugli fossero veramente efficaci, il problema dei calcoli sarebbe stato risolto definitivamente già da tempo non crede? Perché taluni calcoli vengono espulsi ed altri si fermano nel rene non è facilmente spiegabile. Tutti i calcoli si formano attaccati alla superficie in interna del rene (le papille), alcuni si staccano prima ed altri dopo, ma dipende anche dalla conformazione interna del rene, più o meno tortuosa. Concordiamo pienamente con le indicazioni. Il tempo di mantenimento dello stent dipende dalle abitudini dell'operatore e dalla maggiore o minore difficoltà dell'intervento. Diremmo che due settimane sono un tempo mediamente accettabile.
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Oggi sono ritornata a casa dal Accademic Hospital di Urologia privata di Bucarest,l'intervento di litrotrissia flessibile laser e' andato a buon fine,vorrei informare dott.Piana che anestesista rumeno ha rifiutato di farmi anestesia spinale periferica,per avere delle vertebre tassate di artrosi e ho fatto anestesia totale,alla fine del intervento non mi e' stato montato un stent uretrale ,mi e' stato montato una sonda vesicale urinaria con delle cattetere per 5 ore,urologo mi ha detto che non aveva senso montarmi lo stent che avevo pochi residui uretrale.Lui mi ha scritto sul rapporto del intervento che ha usato la pratica di litotrissia Ho-yag poi ha estratto i fragmenti.Controllo pieloscopico non aveva dei restanti litiasici.Suv 16ch/12ml in balloncino.Urina limpida VCOnr.261/10.09.2019.Evoluzione favorabila postoperatoria buona.Fra due settimane dovrei fare la visiata' di controllo.Le chiedo se a Torino esiste un centro per fare la prevenzione di non produre piu' dei calcoli di ossalato di calcio.L'analisa del calcolo sara' pronta fra 2 settimane.Io nei primi di ottobre rientro a lavorare di nuovo a Modena ,vorrei sapere sei Lei si occupa anche della prvenzione eventualmente di fare una visita' privata da Lei.Grazie anticipatamente della risposata
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Bene così, in effetti se l’intervento é stato facile e rapido concordiamo sul non aver inserito lo stent, ma solo il catetere ureterale per qualche ora. Anche noi facciamo così quando possibile.
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Dott Piana vorrei chiederli seLei gentilmente mi potrebbe indicare dei centri in Italia per la cura della prevenzione della litiase renale,eventualmente a Torino.A Modena dove risiedo io all'ospedale di Baggiovara non si fa la la prevenzione,e neache lo screening metabolico.Grazie anticipatamente della sua risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La prevenzione delle recidive della calcolosi urinaria è tuttora una materia molto poco definita, nel senso che non esistono cure o provvedimenti di sicura ed assoluta efficacia. Prima di tutto la invitiamo a leggere questi nostri articoli presenti su questo stesso sito:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html


Come abbiamo scritto, non è ben chiaro quale sia l'atteggiamento più corretto, sta di fatto che alcuni nefrologi sono molto rigorosi, richiedono moltissimi esami e prescrivono terapie complesse. Gli urologi sono in genere meno dettagliati, ma a lungo termine è difficile dire quale sia l'atteggiamento migliore. Noi non possiamo dare consigli su singoli professionisti o centri cura.