Dolori addominali senso di blocco e disuria dopo litotrissia

Buonasera, sono alla mia terza seduta di litotrissia, iniziata poco più di un mese fa per calcolosi renale sx; nello specifico per la presenza di un calcolo nell’uretere sx con dilatazione del bacinetto. Dopo ogni seduta, nell’immediato, vedo durante la minzione, la presenza di sedimenti nelle urine e flusso urinario più scuro indice della frammentazione del calcolo e non ho avuto più coliche o fastidì associati. Dopo la terza seduta però, ho notato nell’immediato la presenza di frammenti più grossi nelle urine e dopo molte ore alla seduta (generalmente poco prima e dopo cena) la comparsa di dolori addominali (non eccessivi) nella parte alta e bassa dell’addome talvolta irradianti fin giù alla vescica accompagnati da difficoltà nella minzione (dalla riduzione al blocco del flusso urinario) e da un senso di mancato svuotamento (quasi un blocco) con la volontà nel voler urinare senza la possibilità di farlo o di farlo nel modo adeguato.
Ora mi chiedo: è normale tutto questo? Può il calcolo nel frantumarsi essersi spostato più giù e aver creato problemi nella minzione, fastidì all’addome e disuria?
C’è da preoccuparsi o è una normale conseguenza della litotrissia?
Tengo a precisare che in associazione a questo sto finendo il trattamento farmacologico con Eustone consigliatomi dal mio urologo.

Ringrazio anticipatamente chiunque voglia commentare e aiutarmi a dissipare qualche mio dubbio.
Buona serata
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
I suoi sintomi hanno un aspetto abbastanza tipico per l’impegno del calcolo (o suoi frammenti) nell’ultima parte dell’uretere in prossimità della vescica. Immaginiamo che sia comunque in programma qualche accertamento di controllo (es. ecografia, radiografia dell’addome) che potrebbe chiarire questa situazione. L’integratore alimentare non ha evidentemente efficacia in queste condizioni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto dott. Piana per la sua risposta, in realtà non mi è ancora stato detto nulla di eventuali accertamenti da fare in relazione a questa sintomatologia, anche perché a dire il vero si tratta di una volta sola che accuso questo disturbo; per cui lei mi consiglia di avvertire in ogni caso il mio urologo della sintomatologia anche se dovesse risolversi spontaneamente?
Tenga presente che in data 10/09 ho eseguito la terza seduta e nello stesso giorno mi si è presentato il problema e nel giro di alcune ore successive, ho un notevole miglioramento.
Le chiedo pertanto se è conveniente informare in ogni caso il mio urologo di quanto è successo e vista l’assenza di altra terapia farmacologica, è bene chiedere anche se sia il caso di integrare o meno con qualcos’altro (parliamo sempre di farmaci) che possa aiutarmi in questo percorso visto che tra qualche giorno comunque terminerò l’integratore alimentare.
Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Se il disturbo é stato transitorio, verosimilmente non si tratta di qualcosa di rilevante, d’ogni modo la situazione deve essere opportunamente seguita con i controlli di cui abbiamo scritto.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente, intanto contatto il mio urologo cosicché da informarlo ugualmente in modo tale da potermi dare qualche antispastico da associare ad un eventuale prosieguo di terapia farmacologica; anche perché penso che si possa trattare di blocchi da contratture muscolari da post seduta a carico del pavimento pelvico. Magari in questo modo potrei risolvere questa spiacevole situazione, sotto controllo sempre dagli accertamenti di cui mi ha parlato poc'anzi.
Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
I cosiddetti "antispastici" non sono efficaci nel dolore renale e da impegno delle alte vie urinarie. I farmaci più efficaci inquesti casi sono gli anti-infiammatori FANS e la morfina (raramente utilizzata). Per aiutare la progressione ureterale di calcoli e frammenti, limitatamente all'ultimo tratto, si utilizza la classica associazione tra un farmaco alfa-litico e il cortisone, a giudizio dello specialista.