Nodulo prostata

professione impegato con vita abbastanza sedentaria. Da qualche mese con disagio prostata accompagnato da lieve sciatalgia e affaticamento (scale, pesi, etc). ho avuto un caso di prostatite in passato curato con antibiotico e integratori. ricaduta 2 anni fa curato con soli integratori.
dopo 4-5 mesi dal sorgere dell'ultimo disagio eseguo esame psa con risultato 1. 4 e visita urologo che individua un nodulo. Eseguita ecografia transrettale che rileva "ghiandola prostatica di volume aumentato (dia 53x45x36 mm) con modesto aggetto endovescicale. Ecostruttura ghiandolare lievemente disomogenea nella porzione centrale per presenza di foci fibroicalcifici. Formazione nodulare disomogeneamente ipoecogena di 2 cm in sede mediana-paramediana sinistra. vescica a pareti regolari e contenuto omogeneo"
A parte qualche fitta occasionale in zona genitale e talvolta difficoltà ad urinare compiutamente, segnalo l'aumentare del dolore muscolare-scheletrico alla bassa schiena-fianchi-gambe e talvolta anche nella colonna altezza scapole (variano sede continuamente, l'unica costante nella zona lombo-sacrale). Feci ultimamente grasse e lievemente grigie. Sono persona facilmente ansiosa e non escludo che l'aggravarsi dei sintomi muscolo-scheletrici sia dettato dalla paura. Come tutti mi sono informato nel web e questi sintomi fanno pensare al peggio. Sono in attesa di visita urologica per esibire esito ecografia. Posso ancora sperare si tratti di sola prostatite o questi dati non lasciano speranze? Quali sono i passi opportuni da fare? E' consigliabile esami sangue/eco/rm, x verificare la presenza di eventuali metastasi? Al momento i dolori ossei non sono debilitanti (ancora ben sopportabili senza utilizzo di antidolorifici). grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
I precedenti di infiammazione acuta della prostata fanno facilmente pensare alla possibile presenza di una "cicatrice" residua ed i valori bassi del PSA (1,4) non depongono certamente per la presenza di una lesione evolutiva. Il suo urologo dovrà decidere se ritiene questi elementi sufficienti ovvero preferisca farle comunque eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della prostata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
buongiorno Dottore, la ringrazio per la sua opinione.
il 25/09 l'urologo mi ha prescritto la biopsia. Tempo di attesa 50 gg. (15 novembre).
Si tratta di un tempo "standard" per biopsia tramite SSN ? Privatamente l'attesa sarebbe molto più breve ? Sono già trascorse 3 settimane ma l'attesa è ancora decisamente lunga e non vorrei che in questo lasso di tempo si possano complicare le cose poichè nel frattempo continuo ad avere i tipici sintomi di infiammazione (sensazione di corpo estraneo zona perianale, fastidio intermittente ai testicoli, talvolta bruciore alla punta del pene durante/dopo
rapporto, dolore al bacino e zona lombare, etc.) nonostante stia assumendo tamsulosin + topster. Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
É stata eseguita la risonanza magnetica multiparametrica? La presenza di sintomi depone certamente più facilmente per una situazione di tipo infiammatorio.
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dopo
Utente
Utente
buongiorno Dottore
eseguita solamente ecografia transrettale.
Dopo l'eco sono stato visitato da Urologo che mi ha prescritto la biopsia. Ora sono in attesa di eseguire la biopsia per la quale il tempo di attesa è di 50 gg, a questo proposito volevo chiederle se si tratta di un tempo di attesa accettabile oppure se per evitare tragiche perdite di tempo (20 gg sono già trascorsi) sarebbe opportuno rivolgersi a struttura privata, grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Il tempo d'attesa è nei limiti dell'accettabile, qualche settimana in più od in meno non possono fare la differenza.
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