Prostatite 32 anni

Buongiorno,
Chiedo un consiglio su come comportarmi su una diagnosi di "infiammazione alla prostata".
Circa 3 mesi fa ho iniziato a sentire necessità di urinare spesso, ma mi capitava solo in ufficio, quando ero troppo tempo seduto. Tornato a casa o quando ero in ferie (ad agosto non ho avuto sintomi) questo problema non si presentava.
3 settimane fa mi sono influenzato. Finiti i sintomi della influenza ho iniziato ad avvertire diversi dolori tra vescica, testicoli e prostata che mi dava parecchio fastidio quando ero seduto. La minzione era frequente e un po' difficoltosa inoltre sentivo di non svuotare completamente la vescica. Tempo 10 gg e mi sono rivolto ad uno specialista urologo. L'urologo mi ha visitato (senza farmi alcuna domanda sulle mie abitudini sessuali, alimentari ecc) facendo una ecografia alla vescica e uroflessimetria. La diagnosi è stata: netta difficoltà alla minzione, residuo consistente di urina in vescica, prostata ingrossata (4, 3x2, 9) e calcificazioni prostatiche. Inoltre qualche calcolo renale. Quindi senza darmi molte spiegazioni mi ha detto che avevo la proposta infiammata e che secondo lui avevo praticato molto coito interrotto in passato (cosa che ho dovuto smentire perché non è così, ho la stessa compagna da sempre e usiamo il preservativo). In sostanza senza dilungarsi troppo mi ha "prescritto" solo degli integratori (fatti da lui) a base di serenoa repens e diosmina (inoltre mi ha proposto altri integratori per l'erezione nonostante non abbia problemi al momento se non un po' di calo di libido dovuta ai dolori) da prendere per 90 gg. Ho iniziato la cura e dopo 4 gg sentivo di stare un po' meglio. Ma dopo ho smesso di avvertire benefici e iniziato ad avvertire un dolore più fastidioso ai reni e forse persino più difficoltà ad urinare e svuotare la vescica.
Quindi vi chiedo, secondo voi è possibile curare una prostatite (non ben identificata di quale tipo) con semplici integratori? Dovrei rivolgermi ad un altro specialista? Come precisazione dico che soffro di ipercolesterolemia, ma non fumo né tanto meno bevo in maniera sconsiderata. Cosa potrei fare?
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Dr. Giuseppe Dovinola Urologo, Andrologo 331 16 1
buongiorno ovviamente deve rivolgersi ad uno specialista che ha tutti gli elementi per trattare questa patologia che ha precisi orientamenti scientifici. Lo faccia in maniera accurata altrimenti ne porterà le conseguenze, fastidiose ma non gravi, per lungo tempo. Saluti

Dr. giuseppe dovinola

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Dovinola,
La ringrazio per la disponibilità e celere risposta.
Secondo lei, come dovrebbe svolgersi una visita urologica e quali esami andrebbero fatti per poi consigliare la giusta cura?
Mi sembra di capire che conviene con me che la scelta di soli integratori non è quella giusta.
Mi scuso se le faccio questa domanda, ma visto che ho già speso non pochi soldi per una visita specialistica, vorrei evitare di ricadere nuovamente nelle mani di un ciarlatano che non mi aiuta a risolvere il problema.
Grazie
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Dr. Giuseppe Dovinola Urologo, Andrologo 331 16 1
Buonasera le sembrerà strana la mia risposta dipende da specialista a specialista. La visita urologica, che è l'aspetto fondamentale della questione, è sempre la stessa gli accertamenti sono a discrezione del medico. Come faccio a risponderle per altri. Ci sono integratori utili ed efficaci non sarei così drastico. Saluti dovinola

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