Prostata e minzione

Ho 42 anni. Da alcuni mesi, a seguito di aumentata frequenza minzionale ed impellente (diurna e qualche volta notturna) e sgocciolamento post minzione, no bruciore, no dolore, urine nella norma, no difficoltà a far partire la minzione, getto nella norma, no dolore all'eiaculazione, no difficoltà erezione. PSA specifico = 0, 57 ng/ml, Proteina C reattiva = 0 mg/dl mio medico di base mi indirizza da urologo.
Dopo visita urologica ed ecografia prostatica transrettale si rileva:

All' esame condotto con sonda endorettale biconvex da 7. 5nhz, la prostata presenta una forma triangolare, simmetrica, e misura circa 20 cc.

E' PRESENTE PICCOLA FORMAZIONE ADENOMATOSA CENTRALE RESIDUA DEL VOLUME DI CIRCA 6CC
la ghiandola periferica presenta un ecostruttura diffusamente disomogenea, in assenza di immagini riferibili a patologie in atto
echi capsulari conservati bilateramente.
assenza di dilatazioni dei plessi venosi periprostatici
vescicole seminali in sede, normotrofiche, non dilatate.

L'urologo non ha ritenuto di farmi fare altri esami e mi ha prescritto cura con Permixon per 30 gg asserendo che trattasi di una normale infiammazione della prostata non rara in questa età e che potrebbe causare tali disturbi.
Premesso che ho terminato la cura (e sono in attesa di riferire all'urologo), con esito variabile ossia alcuni giorni nessun disturbo altri giorni persistenza del disturbo (seppur non così marcato come prima dell'inizio della terapia), a Vs giudizio ritenete che la cura con Permixon debba essere protratta per un periodo piu' lungo o modificata?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38k 1.7k 17
La diagnosi di prostatite è evidente, come noto non vi sono farmaci specifici che possano garantire una sicura efficacia, da sempre si fa largo ricorso a questi integratori alimentari di origine vegetale, che però hanno una indicazione più specifica nell'ingrossamento benigno dell'età matura. I risultati sono pertanto tanto variabili quanto imprevedibili, non vi sono indicazioni particolari sulla durata dlela terapia, nell'ambito di un approccio necessariamente empirico. In quest situazioni noi insistiamo sempre sulla uilità dei provvedimenti diretti allo stile di vita, che deve essere indirizzato ad una generale e costante regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la cortese risposta risposta dottore. Quindi, mi corregga se sbaglio, a suo modo di vedere, l'approccio curativo propostomi è più "empirico" che scientifico. Il suo punto di vista è che per la diagnosi che mi è stata effettuata, non esiste una reale cura, ma un approccio "sinergico" tra stile di vita + un "empirico" apporto con il permixon e un controllo annuale del PSA?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38k 1.7k 17
Alla sua età il controllo del PSA sarebbe da discutere solo se in famiglia vi fossero precedenti di tumore maligno della prostata. oppure se le fosse di razza nero-americana. Per il resto la sua sintesi può ritenersi corretta.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua disponibilità e per il preciso riscontro.
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