Raccolta saccata organizzato

Buongiorno.

Mio padre ha avuto un tumore neuroendocrino alla prostata.

A causa della rarità della malattia ci siamo rivolti ad un noto centro specializzato oncologico.

Dopo l intervento il paziente ha avuto una raccolta saccata di liquido linfocelico.

O dolori sono aumentati e nonostante le nostre visite richieste più volte i medici concludevano il caso dicendo che il liquido si sarebbe riassorbito da solo.

Torniamo a casa con dolori e febbre lancinanti.

Dopo 6 mesi chiediamo un altra visita dove portiamo una ecografia dove venivano apprezzate due sacche da 18 cm ma ancora il medico sosteneva di non intervenire.

Dopo dolori lancinanti... sofferenza ai reni e blocchi intestinali ci siamo rivolti al pronto soccorso della nostra città.

Ora mio papà è ricoverato da due settimane.

I drenaggi che sono stati messi non sono serviti in quanto il liquido si è organizzato in tessuto.

Martedì lo opereranno di nuovo per pulirlo perché questo corpo estraneo porta infezioni.

Le chiedo gentilmente, è possibile che dopo sei mesi nessuno ha notato questo problema nonostante le nostre continue richieste di visite?

L impressione mia è che questo centro voglia solo fare l intervento principale mentre non si cura degli aspetti secondari.

Noi siamo veramente arrabbiati... si poteva evitare tutto...
Volevo gentilmente chiederle se può riformarsi il liquido dopo l intervento nuovamentebenpoi se è doveroso arrabbiarmi con questo centro??

Grazie mille.

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La formazione di raccolte linfatiche (linfoceli) è abbastanza comune dopo gli interventi di asportazione radicale della prostata, che viene molto spesso accompagnata dall'asportazione completa dei linfonodi del basso addome, attraverso cui passa tutta la linfa drenata dagli arti inferiori. Lei ci descrive delle raccolte di diciotto centimetri (!), chiederemmo conferma poiché ci paiono misure esagerate, in questo modo vorrebbe dire che l'addome è completamente occupato. Se invece si tratta di raccolte attorno ai 2 cm, più verosimili, esse possono essere causa di febbre, più difficilmente di dolore importante. D'ogni modo a distanza non abbiamo elementi per esprimerio un giudizio più preciso, in particolare suilla necessità di una revisone chirurgica, le cui indicazioni sono molto rare. Tantomeno in questo servizio è possibile esprimere giudizi sulla condotta dei nostri Colleghi, se lei veramente ritiene che vi sia stato un danno, la cosa dovrà essere valutata dal punto di vista medico legale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno grazie per la risposta .
Mi spiace non poter allegare l esito ma le invio il testo di DuE ecografie .
Gliene leggo uno ma l altra fatta dopo un mese è pressoché identica:
Presenza di raccolta saccata a livello perivescicale a dx del diametro di circa 18 cm a contenuto in parte liquido e in parte in fase di organizzazione(linfocele? Ematoma?)
Altra raccolta saccata a sx di 7 cm di diametro.
Io mi chiedo come è possibile che dopo due visite chieste da noi i dottori continuavano a considerare questo fatto con assoluta superficialità visto che ora le conseguenze si fanno sentire e siamo nelle grane.
Scarsa voglia di affrontare problemi minori? Noi visto il centro all' avanguardia ci fidavamo ciecamente delle loro azioni.
Grazie di tutto.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Ripetiamo che a distanza e non disponendo di un quadro dettagliato della situazione è impossibile esprimere un qualsiasi giudizio. Se ci conferma il referto dell'ecografia, certamente si tratta di raccolte di una certa entità ed al limite ci pare strano che non sia stata eseguita una TAC.
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