Sospetta prostatite e problema vescicale /renale

Dottori buongiorno.

Dopo un po' di mesi di tranquillitá, torno a scrivervi per esporvi un mio problema.

L'altro ieri mi sono svegliato un po' strano e molto presto mi sono reso conto di avere la febbre.
La giornata é passata con i classici sintomi influenzali (brividi di freddo, dolori muscolari) ed anche il fatto che la mia bimba di 2 anni poco tempo prima aveva avuto anche lei la febbre, mi ha fatto pensare ad una classica influenza di stagione.
Ho preso solo un paio di Tachipirina a distanza di 12 ore e basta.
Ieri mattina alzandomi mi sono reso conto che la febbre era sparita e tutto sommato stavo abbastanza bene, solo un po' sudato per via delle vampate della febbre.
Andando al bagno però mi sono reso conto che le mie urine erano molto scure e questo mi ha preoccupato un po'.
Preoccupato perché quest'estate ho già avuto un infezione alle vie urinarie con febbre alta, difficoltà ad urinare, tracce i sangue ecc.
Fatte tutte le analisi del caso (sangue urine ecografia addome completo) mi era stata diagnosticata una prostatite con un lieve ingrossamento della prostata ed in più mi erano state trovate 2 cisti ai reni (non preoccupanti a sentire sia l'ecografista che il mio curante).
La mia paura é andata subito al fatto che nelle urine scure fosse presente sangue, dovuto a queste cisti (che a febbraio devo controllare) o magari dovuto a qualche formazione nella vescica.
Nella giornata poi ho anche avuto la brillante idea di masturbarmi e dopo l'eiaculazione ho avvertito un forte bruciore mentre urinavo, dolore passato poi nella giornata, anche dopo aver bevuto 1 litro e mezzo d'acqua.
Ora al netto della mia conclamata ipocondria secondo voi ci sono basi concrete per dover investigate di nuovo il tutto, oppure posso aspettare tranquillamente febbraio e fare l'eco di controllo con un minimo di fiducia e serenità?
Grazie mille in anticipo per le vostre risposte.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da quello che ci scrive, nulla di drammatico sembra esserci stato; segua le indicazioni già ricevute dal suo urologo di fiducia e si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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