Epididimo rimasto più grosso

Buongiorno,

In passato ho avuto un episodio di epididimite monolaterale sx e di infezione da Clamidia curata con antibiotico (dopo la cura la spermiocoltura è risultata negativa).
A distanza di circa 5 anni l’epididimo risulta comunque molto più ingrossato e sensibile rispetto al destro e immagino ormai sia frutto della cicatrizzazione della precedente infezione.
La mia domanda riguarda il rischio di un danno permanente alla fertilità in quanto avendo fatto uno spermiogramma circa 8 mesi dopo l’infezione, i risultati non erano eccezionali (avevo 23 anni):

LIQUIDO SEMINALE:

VOLUME 3 ml (1.
5- 6.
0)
COLORE Avorio
ASPETTO Acquoso
VISCOSITA Normale
PH 8
COAGULAZIONE Completa in circa 30 minuti
FLUIDIFICAZIONE Completa in circa 30 minuti
NUMERO NEMASPERMI 36400 mmc (30000 - 100000 mmc)
NEMASPERMI ANOMALI 25 % (0 - 20 %)
NEMASPERMI MOBILI A 2 ORE 35 %

INDICE DI MOTILITA 2 (3 -4)
MOBILI 35%
PROGRESSIVI 30%
IN SITU 5%
IMMOBILI 65%


NEMASPERMI VITALI 40%
NON VITALI 60%

ANOMALIE TESTA 5%
CODA 20%


Ci sono possibilità che questo epididimo gonfio in maniera permanente e i risultati dello spermiogramma confermino uno stato di infertilità?
Aggiungo solo che quando eiaculo, lo sperma risulta liquido con grumi gelatinosi e mai bianco e omogeneo.


Ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Le modificazioni persistenti dell'epididimo dopo episodi di infiammazione acuta sono molto comuni, questi si accompagnano anche ad aumento della sensibilità e talora dolore cronico, assai difficilmente trattabile. Quanto queste modificazioni incidano sulla fertilità è difficile dire, anche perché si presuppone che il testicolo controlaterale possa eventualmente ovviare. Il suo esame seminale non è così male, tenga conto che la perfezione praticamente non esiste, sarebbe ovviamente da ripetere e comunque, tranne che in situazioni estremamente compromesse, la fertilità deve essere comunque provata "sul campo".

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it