Urorec diminuisce così tanto la pressione come l’alfuzosina?

Prendo da circa 5 anni Alfuzosina 10 mg.
Inoltre per l’ipertensione prendo la mattina 5 mg di plaunac.
Essendomi venuta una sudorazione alla testa post-prandiale da circa 5 mesi, ho provato a misurarmi la sera la pressione; la massima era di 158 quando la mattina risulta quasi sempre di 125.

Vedendo la massima così alta, ho preso in più 10 mg di plaunac.
La mattina dopo mi sono alzato per andarmi a lavare e sentivo la testa che diventava sempre più calda.
Per paura di svenire mi sono orientato verso la sala con l’intenzione di sdraiarmi sulla poltrona, ma non ci sono arrivato in quanto sono svenuto cadendo sui ginocchi.
Poi mi sono subito alzato e ho raggiunto la poltrona.
Al pronto soccorso mi hanno detto che l’Alfuzosina, oltre ad aiutare l’ IPB è anche un antipertensivo, per cui quei 10 mg in più presi vicino ai 10 mg di plaunac hanno molto probabilmente causato lo svenimento in quanto tutti gli accertamenti erano a posto, cardiologico compreso.
Il mio medico di base allora mi ha cambiato i 10 mg di alfuzosina con urorec 4 mg.
Avendomi un po’ spaventato lo svenimento (e di conseguenza l’assunzione di un’alfalitico per l’ IPB), volevo chiedere se anche l’urorec 4mg influenza così tanto la pressione come l’alfuzosina 10 mg.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
L’effetto ipotensivo dei farmaci alfa-litici è ben noto. il loro capostipite doxazosina viene ancora prescritto con denominazioni commerciali differenti sia come anti-ipertensivo (Cardura) che nei disturbi delle basse vie urinarie (Benur). Gli alfa-litici più moderni vantano una maggiore specificità per le vie urinarie, pertanto l’effetto ipotensivo dovrebbe essere inferiore. L’esperienza comune insegna però che un effetto residuo è sempre presente ed è molto variabile da caso a caso. Tuttora esistono soggetti che non sopportano del tutto l’assunzione di alfalitici e devono pertanto rinunciarvi. Non esistono differenze precise e prevedibili da un farmaco all’altro, quindi ci si può solo regolare provando empiricamente. Pertanto, specie in chi assume già altri farmaci anti-ipertensivi, bisogna stare molto attenti a cambiare i dosaggi, tenga conto che una pressione anche non eccessivamente bassa a lei può causare uno svenimento mentre per altre persone è assolutamente normale nella vita di tutti i giorni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Mi scusi dottore, ho già votato il suo consulto con 5 stelle in quanto chiaro ed esaustivo. Non so se il consulto a questo punto si ritenga chiuso; se così fosse non consideri quanto di seguito le domando.
Lei ha tra l'altro scritto: "Tuttora esistono soggetti che non sopportano del tutto l’assunzione di alfalitici e devono pertanto rinunciarvi". Ma se una persona non prende gli alfalitici (non ho mai avuto problemi di non riuscire ad urinare; solamente, non sempre, mi alzo la notte per urinare) l' IPB peggiora più velocemente?
Grazie se può rispondere
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gli alfa-litici non esercitano alcun controllo sull'evoluzione dell'ingrossamento prostatico. Il loro effetto è esclusivamente funzionale, prefiggendosi un miglioramento del flusso urinario mediato dal rilasciamento delle fibre muscolari del collo vescicale e del tratto prostatico dell'uretra. L'efficacia è inoltre limitata alla durata d'azione del farmaco, in genere 24 ore, pertanto per ottenere un risultato devono essere assunti continuativamente. Se lei non lamenta particolari disturbi diremmo che non ha alcuna necessità di assumere degli alfa-litici. I farmaci che si prefiggono il controllo sul volume della prostata sono altri, es. dutasteride e finasteride ed in minor misura l'estratto vegetale di palma nana. Non è comunque qui il luogo adatto per dare delle indicazioni, ne deve ovviamente parlare con il suo urologo di riferimento.
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