Minzione frequente

Salve,
sono un ragazzo di 30 anni in buona salute.
Pratico sport con regolarità e seguo un regime alimentare vario e molto controllato.
Da circa una settimana convivo con una persistente sensazione di dover andare a fare pipì.
Poco dopo aver urinato provo la sensazione di poter urinare nuovamente, anche un minimo.
Non credo sia un fattore esclusivamente psicologico perché se dopo 5 minuti dall'aver urinato torno in bagno, anche un minimo, l'urina fuoriesce.
La condizione mi crea indubbiamente un disagio non indifferente, soprattutto la sera.
Oramai non riesco più a rilassarmi sul letto senza pensare al fatto di potermi rialzare e fare quel goccio di urina, che invece sono costretto a trattenere, dovendo addormentarmi sempre con questa "tensione" senza potermi rilassare.
Raramente mi alzo di notte per andare al bagno.
L’urina appare limpida e durante la minzione non ho alcun fastidio.


ho contattato il medico curante il quale mi ha prescritto 5gg di levofloxacina per poi riaggiornarci.
Allo stato dalla terapia non ho avuto alcun giovamento e se possibile fissero al piu presto una visita urologica ma nel frattempo il mio forte dubbio è che possa trattarsi di IPB tenuto conto che i sintomi sono diversi da quelli di una prostatite o altri tipi di infiammazione.
Potrebbe essere, data la mia età?
Potrebbero essere solo sintomi passeggeri?
grazie per le risposte.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
A 30 anni ovviamente non si può parlare di ingrossamento prostatico tipico di un’età almeno 20 anni superiore alla sua. Questi disturbi urinari del maschio giovane legati perlopiù ad una irritazione o congestione della prostata, generalmente su base non infettiva, visto che la terapia antibiotica raramente ha un’efficacia risolutiva. Esistono le vere prostatiti acute infettive, accompagnate da sintomi importanti e febbre elevata, ma questo non ci pare proprio il suo caso. La valutazione specialistica diretta è indispensabile, con qualche accertamento di primo livello si potranno escludere altre cause del disturbo, comunque piuttosto rare. Lei afferma di seguire uno stile di vita regolare, che per noi è la chiave per affrontare questi problemi, non esistendo una terapia sicuramente efficace. Talora brevi cicli di anti-infiammatori possono dare qualche vantaggio, quantomeno nelle fasi dimdisturbi più intensi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno e grazie della risposta. Ad oggi sono trascorsi 15 gg nei quali ho assunto levofloxacina senza avvertire alcun miglioramento. I disturbi continuano, ovvero una sorta di peso sulla vescica, sensazione di incompleto svuotamento e gocciolamento post minzione. Inizio a temere di dovermi abituare a convivere con queste brutte sensazioni. Vorrei chiedere se gli anti infiammatori che danno sollievo sarebbero i classici FANS o altri più specifici. Infine, sempre in attesa di affettuare al più presto una visita dall'urologo vorrei chiederle se, in base alla sua esperienza, c'è chi da questo genere di disturbo, ne esce.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Una terapia protratta con chinolonici, oltre ad essere raramente efficace mette a repentaglio per la comparsa di sei effetti collaterali, in particolare ai tendini, motivo per cui più recentemente la prescrizione di questi antibiotici si è ridotta alle situazioni di reale necessità e comunque mai per via empirica, ma solo a fronte di riscontri batteriologici colturali. Noi non possiamo andare oltre indicazioni di carattere generale, la valutazione diretta è indispensabie. Per il resto, è noto che questi disturbi, quando vi si è predispost, tendono ad avere un decorso ondulante nel tempo, con fasi anche lunghe di benessere e periodi di ripresa dei fastidi, anche per ccause non facilmente individuabii.
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