Adenomectomia prostatica transvescicale

Buongiorno Dottore il 30 di ottobre 2017 ho subito un intervento di ADENOMECTOMIA PROSTATICA TRANSVESCICALE e tutto e' filato liscio sono andato alla visita di controllo dal Dottore che m aveva operato il mese di gennaio del 2019 il giorno 11 con il seguente referto:

Paziente sottoposto circa un anno e mezzo fa ad intervento di adenomectomia prostatica.

PSA 0.87 ngt/ml.

Obiettivita' non significativa.

Prostata residua all'intervento normale, non sospetta e non dolente.

Controllo urologico tra 2 mesi con visita e PSA.


Tutto filato liscio andavo benissimo fino a una quindicina di giorni fa, poi dinuovo gli stessi preoblemi di prima urina difficolta' ad uscire nessun dolore il getto diminuito molto mi alzo di notte 2 volte vado dal mio dottore e lei mi da il farmaco OMNIC che prendevo gia' prima, e la cosa e' migliorata un po' ma non tanto non ho dolori urino limpido senza bruciori, pero' il getto diminuito di molto, ripeto come prima dell'intervento.


La mia domanda che le voglio fare Dottore ma cosa e' successo faccio sempre la stessa vita bevo solo acqua un litro e mezzo al giorno e non mangio salumi e carne, cosa puo' essere successo?
la cosa mi agita molto non dormo neanche piu' alla sera ho sempre paura che mi sia sorto qualcosa di brutto, ma possono ancora operarmi per la seconda volta svuotarla, oppure come possono intervenire sulla mia persona Lei gentilmente quando ha un attimo di tempo puo' spiegarmi bene La ringrazio in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
L'intervento chirurgico disostruttivo (adenomectomia prostatica transvescicale), che per molti decenni è stato il cavallo di battaglia di tutti gli urologi, oggigiorno viene eseguito piuttosto raramente, in genere quando associati all'ingrossamento vi sono altre situazione concomitanti meritano una risoluzione chirurgica (es. voluminosi diverticoli vescicali o calcoli vescicali voluminosi o multipli). Con questo, a parte la degenza più prolungata e la necessità di mantenere il cateter vescicale per 5-6 giorni, il risultato funzionale è generalmente molto buono, al pari degli interventi endoscopici che oggi sono assai più comuni. Dal suo racconto, l'ipotesi più probabile è che si sia creato un restringimento dell'uretra, più spesso questo accade all'apice inferiore della loggia prostatica (uretra membranosa). La situazione va accertata e vi sono due modi per farlo, radiologico ed endoscopico. Se si effettua l'endoscopia in anestesia in prima battuta, se il restringimento venisse confermato, si potrebbe contestulmente risolvere con una piccola sezione endocospica (uretrotomia). Tuuto ciò ovviamente in accordo con il suo urologo curante che la invitiamo a contattare appenasi saranno risolti i probelmi che stanno condizionando anche la nostra attività.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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