Un mese prima dell'evento prostatite ho avuto un rapporto orale non protetto

gentilissimi dottori vi espongo il mio problema nel modo più esauriente possibile nella speranza che mi possiate aiutare. Da circa 1 mese soffro di prostatite. Ad una settimana dall'evento più o meno acuto(minzione frequente e dolori inguinali, bruciore anale) sono andato dal mio medico di base che mi ha prescritto una settimana di ciproxin. Dopo questa cura mi sentivo un pò meglio( a dire la verità dopo due giorni mi sentivo parecchio meglio) ma terminata la cura sentivo ancora qualcosa che non andava ed allora mi sono recato al pronto soccorso dove non mi hanno dato altri antibiotici ma mi hanno dato da fare dopo 5 giorni i seguenti esami:

esmae urina: tutto normale tranne leucociti=18 e cristalli di ossalato di calcio =22

urinocoltura:negativa

tampone uretrale: staffilococco aureo
Ricevuti gli esami sono andato da un noto urologo prof. della mia città (Pisa)
il quale mi ha prescritto 20 giorni degli antiffiammatori(rectoreparil e flaminase ) e mi ha detto che ho una prostatite subacuta . Mi ha detto di fare spermiocoltura e dopo quest'analisi avrebbe valutato la terapia più opportuna.

Praticamente (tutto ciò che vi racconto ora l'ho raccontata a tutti i medici che ho incontrato) io circa un mese prima dell'evento prostatite ho avuto un rapporto orale non protetto a rischio. In seguito a ciò ho avuto una forte crisi depressiva causata dal terrore di aver contratto qualche brutta malattia e contemporaneamente da forte stress a lavoro. Per questo ho iniziato ad assumere escitalopram (ciproxin)e , come forma di punizione o non so che altro, praticamente non mi sono masturbato per un mese. lo so che è un comportamento infantile ma così mi era preso. dopo un mese ecco i primi sintomi e la storia che ho già spiegato. Ora vorrei porvi alcune domande. Perchè nessuno dei medici che ho incontrato mi ha fatto fare analisi sulle MST di cui io ora sono realmente terrorizzato che magari se prese in tempo guariscono facilmente(tranne l'HIV ed HCV)anche se i sintomi che ho avuto, a quanto ho letto su internet, potrebbero essere associati a questo?In effetti l'infermiera che mi ha ritirato le analisi mi ha detto che quelle fatte sono solo per germi comuni. Sto pensando di fare le analisi con PCR a FIRENZE ed ho già richiesto i moduli. Voi che ne pensate? Inoltre mi sembra di dover fare io il medico. Nessuno mi ha dato l'impressione di sapere realmente che fare. sempre su internet ho letto che questa malattia guarisce solo se si individua precocemente il batterio responsabile .Nessuno delle persone che ho incontrato ne ha avuta tanto è che io sono 20 giorni senza una cura antibiotica adeguata e sto malissimo sia psicologicamente che fisicamente. Vi prego datemi qualche buon consiglio perchè non so a chi rivolgermi.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
...mi sembra che stia mettendo un pò troppa carne al fuoco.
-Innanzitutto tenga conto che il forte disagio emotivo (senso di colpa, timore di infezioni, etc) e l'aver improvvisamente sospeso ogni attività eiaculatoria per un mese potrebbero avere avuto un ruolo causale nella sintomatologia che ha sviluppato;
-il rapporto orale è a rischio basso per malattie sessualmente trasmesse, e ancor più basso per un ruolo causale nella prostatite. Ciò detto non credo che nessun medico le neghi test sierologici per HIV, sifilide o quant'altro se lei lo informa di aver avuto un rapporto a rischio;
-le suggerirei di riprendere la sua normale attività eiaculatoria per normalizzare la situazione prostatovescicolare; si dia SERENAMENTE un pò di tempo e ci faccia sapere tra un paio di settimane come procede la sua situazione.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo prof. Pescatori la ringrazio vivamente per la sua celere risposta. Più che HIV , HCV, sifilide ecc che ho già deciso di testare tra un mese (vale a dire a 3 mesi) io mi sarei aspettato che qualcuno mi avesse chiesto delle analisi riguardo gonorrea , clamidia, ureaplasma, HPV, HSV ecc. ecc. di cui ho letto che possono avere un ruolo causale nella prostatite e che possono essere trasmesse molto facilmente. Comunque ho già preso contatto con il centro di malattie infettive di Firenze per fare dei test con PCR su questi batteri e virus.Lei pensa che sia una buona idea?


A prposito della prostatite con gli antiffiammatori , dopo una settimana , inizio a sentirmi abbastanza meglio. E' un buon segno? Ringrazio chiunque mi dia dei consigli per poter affrontare questa battaglia.
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