Infezione urogenitale da ureaplasma urealyticum

Buongiorno, vi scrivo per chiedere alcune informazioni sul batterio Ureaplasma urealiticum.

Sono una ragazza di 25 anni risultata positiva a Gardnerella vaginalis e Ureaplasma Urealyticum dopo tampone vaginale, quest’ultimo con carica batterica pari a 100.000 UI.
L’infezione è stata diagnosticata dopo che il mio ragazzo ha riscontrato gonfiore/infiammazione al testicolo dx e forte dolore
Se l infezione viene trasmessa per via sessuale ora mi chiedo, è possibile che io avevo già sviluppato l’infezione e l’ho trasmessa al mio ragazzo pur non avendo avuto rapporti sessuali nell’ultimo anno e avendo riscontrando che il mio ex partner non ha avuto alcun sintomo di infezione?
Il batterio è già presente nella flora vaginale e può svilupparsi generando infezioni se presente uno squilibrio a livello della flora batterica vaginale?

Inoltre sembra che l infezione non scompare: dopo il tampone l’urologo ha prescritto a entrambi una terapia antibiotica (levofloxacina 250 mg 2 volte al dí per 10 giorni) e non c è stato alcun miglioramento e il tampone risultava ancora positivo a Ureaplasma con carica batterica 100.000 UI.
Ci è stato allora detto di effettuare un secondo ciclo di antibiotico (Minociclina da 100 mg una volta al giorno per 10 giorni).
Dall’antibiogramma entrambi i principi attivi risultavano sensibili al batterio.
I sintomi sembravano essere passati tuttavia finito il secondo ciclo di antibiotico abbiamo avuto entrambi una forte infezione da candida che abbiamo curato.
Tuttavia sia io che il mio partner ora sentiamo che sintomi dell’infezione stanno ricomparendo, in particolare proviamo entrambi dolore durante il rapporto e un lieve bruciore.
Come possiamo risolvere il problema?
Dobbiamo rifare il tampone e in caso fare un’altra terapia antibiotica?
Fermenti lattici possono aiutare?

La ringrazio,
Cordiali saluti
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Dr. Domenico Cozzo Medico internista, Medico di medicina generale 184 13 1
Buongiorno,
Gardnerella vaginalis, Ureaplasma urealyticum e Candida albicans sono due batteri e un lievito presenti a livello genitale, soprattutto nella donna, in maniera naturale.
Spesso quando prendono il sopravvento, anche senza una chiara ragione, possono dare disturbi, come nel vostro caso. Non occorre dunque necessariamente pensare a eventi passati che si siano verificati a distanza di mesi.
Se i sintomi persistono ancora la corretta azione è sentire nuovamente l'urologo, senza procrastinare.
Sicuramente è utile praticare una igiene non eccessivamente aggressiva, con detergenti adeguati, generalmente a pH debolmente basso.

Cordiali saluti.

Dr. Domenico Cozzo

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