Pipì maleodorante

Salve, sono una donna di 43 anni, che non ha rapporti, spesso soggetta a cistite.
Ho fatto diversi esami delle urine, ma tutti negativi.
Nell'ultima ecografia pelvica nei reni sono stati individuati dei microcalcoli, ma mi hanno detto solo di bere di più.
Ultimamente, sporco gli slip di continuo tra perdite ovulatorie e perdite di pipì ma l'urina ha un cattivo odore.
Ammetto di fare una vita sedentaria, di bere poco e di essere un pò obesa, tutte cose che incidono.
Vorrei un consiglio per eliminare questo cattivo odore proveniente dalle parti intime.
Che posso fare?
Non posso lavarmi di continuo!! Sta diventando un problema sociale... Vi ringrazio in anticipo per aiuto!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

quando sono presenti urine maleodoranti, oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo le può dare, utile sempre seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:

1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;

3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7) tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque, come già dettole, che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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