Escherichia coli

Buongiorno Dottore,
(se possibile mi piacerebbe avere risposta anche dal dott.
Gabriele Fontana)
In seguito a urinocoltura ho scoperto di essere positiva a Escherichia coli: carica batterica => 1.000.
000 UFC/ml
Non ho bruciori e neanche prurito ma piuttosto molto aria nell’intestino da parecchie settimane.

Le segnalo che da 7 anni, dopo il secondo parto, sono presenti costantemente eritrociti nelle urine; ho effettuato cistoscopia risultata negativa.

La ginecologa mi ha consigliato ciproxin, ma senza risultato.
Ho ripetuto l’esame e purtroppo è ancora positivo.

Il medico di base allora mi consiglia adesso un ciclo
di Monuril, ma avendo problemi di stomaco e una beanza cardinale ogni volta che assumo l’ antibiotico inizio a stare male.

Ci sono terapie alternative senza ricorre agli antibiotici?
Grazie
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

quando sono presenti queste "problematiche urologiche , oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo od andrologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:

1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;

3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7) tenere d'occhio la bilancia;

8) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque, come già dettole, che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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