Referto esame istologico post intervento prostata

Salve gentili Dottori, vi scrivo a nome di mio padre 69 anni per avere delucidazioni in merito ad un referto istologico in seguito ad un intervento di Prostatectomia radicale extraterritoriale videolaparascopica (LERP) e linfoadenectomia iliaco otturatoria bilaterale come da biopsia per intervento GLEASON SCORE 7 (4+3) stadio T2 NxMx... vi riporto quanto segue:

DESCRIZIONE MACROSCOPICA ESEGUITA MB.

1).
pervenuta di prostata, vescichette seminali e deferenti del peso di 80gr e delle dimensioni di 7x5x5, 5cm.

2).
Tessuto adiposo di cui si isolano linfonodi.

3).
come 2).

4).
struttura tubolare di 2cm.


DIAGNOSI.

1) sezione di prostata con a livello sia del lobo dx e sx quadri di adenocarcinoma acinare infiltrante grado 4 secondo Gleason, score 9 (4+5) grado 4 dell'ISUP con focali aspetti mucinosi, infiltrante la capsula che focalmente appare superata sembra superata a dx e sx.

- EMBOLIZZAZIONE NEOPLASTICA ENDOVASVOLARE.
(presente)
- INFILTRAZIONE NEOPLASTICA PERINEURALE (presente)
- Veschichette seminali d ambo i lati e margine uretrale con aspetti di infiltrazione.

- Deferenti LIBERI da neoplasia
Quadri di iperplasia adenofibromiomatosa e marcate note flogistiche croniche riacutizzate sovrapposte nel restante parenchima.

2) LINFONODI con quadri reattivi
3) LINFONODI con quadri reattivi
4) Sezione di Dotto deferente PRIVO di neoplasia

STADIO pT3 cN0 R1
TAC total baby con constatato (ndr)
SCINTIGRAFIA OSSEA (ndr)
Ad 1 mese dall’intervento: PSA Tot 0.09
PSA libero 0.02 INDEX 22%

TERAPIA IN ATTO: BICALUTAMIDE 50Mg (solo per 28gg) al 29 gg DECAPEPTYL 1 Ogni 3 mesi... radioterapia in consulto...

LE MIE DOMANDE... Ciò che mi lascia perplessa è innanzitutto lavariaxione di GLEASON e poi come mai sé da visita urologica e controllo ecoguidato le veschichette risultavano SOLO disomogenee ora risultano interessate??
?
Tutto questo mi nasce dal fatto che dopo la intervento il chirurgo (primario) ci ha sottolineato come il tutto era ottimo e che secondo lui non ci sarebbe stata necessità di dare altro...

Vorrei chiedervi più delucidazioni e sé la situazione è tanto critica... Scusate ma c è tanto sconforto...
[#1]
Dr. Dario Pugliese Urologo, Andrologo 308 19
Salve, il quadro reale dell'estensione della malattia si ha solo dopo analisi al microscopio del pezzo asportato in corso di prostatectomia. Non è raro che i due Gleason score (preoperatorio e postoperatorio) non coincidano. Il motivo è che durante le biopsie sono stati prelevati dei frustoli di tessuto interessati prevalentemente da un pattern 4 e in minor parte da un pattern 3 - Gleason score 7 (4+3); nella prostatectomia è emerso invece, analizzando l'intera prostata, che c'era anche un pattern 5 - Gleason score 9 (4+5).
Anche riguardo all'interessamento delle vescichette seminali, è difficile potersi esprimere preoperatoriamente salvo nel caso in cui risulti evidente macroscopicamente alla TC o alla ecografia. Infine, la "sensazione" intraoperatoria del chirurgo può dare un giudizio dettato dall'esperienza ma ha comunque un valore molto limitato.
La situazione necessita senz'altro di terapie aggiuntive, che vedo vi sono state già proposte (terapia di deprivazione androgenica (nel suo caso bicalutamide e triptorelina) e valutazione radioterapica)).
Avanti con fiducia.
Cordiali saluti.

Dr. Dario Pugliese, MD, Ph. D., FEBU

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Utente
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Grazie dottore è stato molto chiaro
ma quindi , non so se sbaglio, ma può essere che non tutta la prostata fosse di gleason score 9? Nel senso che potrebbero esserci parti di tessuto anche con un gleason minore?
Perché ho letto nei consulti varie diagnosi istologiche e tutte erano più dettagliate.... ma quindi secondo il suo parere la situazione non è drammatica? Ho letto che avere N0 Mo e linfonodi e condotti liberi da neoplasia è un buon segno giusto? E che il R1 potrebbe essere solo ricondotto ad un unico punto è corretto?
visto anche il buon Psa ad un mese (anche se so se che può variare) con le terapie queste cellule restanti potrebbero essere distrutte?

Mi scuso delle tante domande ma sono tanto preoccupata
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Dr. Dario Pugliese Urologo, Andrologo 308 19
Allora, il Gleason score postoperatorio è un fattore prognostico in cui si prendono in considerazione i due pattern tumorali principali presenti nell'organo. Per cui sull'intero organo non ha senso parlare di Gleason score diversi. Sulle biopsie invece il Gleason score si valuta su ciascuna di esse per cui nei vari prelievi può essere diverso.
La diagnosi istologica mi sembra sufficientemente dettagliata.
Sicuramente il fatto che i linfonodi siano negativi (N0), non ci siano metastasi (M0) e il PSA sia basso sono tutti dati benaugurali. Le terapie adiuvanti mirano a controllare la malattia residua. Per il resto, ribadisco: avanti con fiducia!
Cordiali saluti.
[#4]
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, mi scuso ma vorrei porgli un ulteriore domanda..
La sigla R1 significa margine chirurgico presente? Cio’ sta a significare che sono rimaste delle cellule?... documentandomi ho trovato oltre che questa sigla anche R0(assente) e R2... leggevo di micro e macroscopiche e che talvolta questo margine può essere presente in un solo punto...
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Dr. Dario Pugliese Urologo, Andrologo 308 19
Allora, con R1 si intende che c'è residuo di malattia in cortispondenza del margine chirurgico. Per il tumore della prostata generalmente non si fa differenza tra R1 microscopico ed R2 macroscopico, cosa che vale invece per altri tumori. Nel referto si parla di "aspetti di infiltrazione" del margine uretrale. Alcuni anatomo-patologi specificano anche la lunghezza in millimetri del margine positivo o se il coinvolgimento è focale (< 3 mm) o non focale (>= 3 mm) . Nel caso specifico, essendo infiltrate anche le vescicole seminali e poiché c'è già una indicazione a fare terapie adiuvanti, l'informazione della lunghezza del margine appare meno importante.
Spero di averle fatto maggiore chiarezza.
Cordiali saluti.
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Grazie Dottore è sempre molto esaustivo, ma quindi può essere che visto che le vescichette seminali sono state rimosse è rimasto poco residuo?
[#7]
Dr. Dario Pugliese Urologo, Andrologo 308 19
Può essere. Francamente questa è una risposta che non sono in grado di darle con certezza, sulla base dei dati che abbiamo. Ci sono comunque dei dati, come la stadiazione (TC e scintigrafia) negativa e il PSA a 1 mese basso, che fanno ben sperare. Proseguite con fiducia le cure.
Cordiali saluti.
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Grazie Dottore veramente di cuore un ultima domanda... ma parliamo sempre di formazione locale... alla prostata giusto?
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Dr. Dario Pugliese Urologo, Andrologo 308 19
Prego. Sì, i dati ci parlano di una neoformazione limitata allo scavo pelvico e con linfonodi negativi. C'è un rischio di ripresa di malattia a livello locale e /o a distanza ed è per questo che sta facendo le terapie adiuvanti e che farà i controlli a lungo termine.
Cordiali saluti.
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Utente
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Ok grazie mille Dottore
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Dr. Dario Pugliese Urologo, Andrologo 308 19
Prego.
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Utente
Utente
Caro Dottor Pugliese mi scuso ma rieccomi.... mi è sorto un altro dubbio che credevo non fosse più tra i miei pensieri... nei precedenti consulti gli chiedevo della dicitura R1 da lei spiegatomi egregiamente ... ma mi chiedevo questo odiatissimo R1 è riferito al margine uretrale che presenta aspetti di infiltrazione? La ringrazio ancora di cuore...
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