Informazioni su calcoli renali recidiva

Buongiorno.
Mi scuso per la lungaggine, vorrei raccontarvi la mia storia, magari qualcuno potrà aiutarmi.

Nel 2001 ho avuto la mia prima colica renale, dopo tre giorni di terapia espulsiva con Deltacortene e Omnic ho espulso un calcolo di circa 4mm (ossalato di calcio).
Negli anni successivi ho avuto spesso fastidi nella zona addominale: motilità intestinale irregolare, crampi, dolori vari, dopo mille esami fatti la diagnosi finale è stata quella di "colon irritabile".

A novembre 2019 ho avuto di nuovo violenti coliche al fianco sinistro e con una Tac è stato trovato un calcolo di 12mm vicino al rene.
Viste le dimensioni del calcolo l'urologo ha optato per l'intervento di litotrissia ureterale e ho dovuto tenere uno stent per circa un mese.
Anche dopo aver tolto lo stent ho avuto ancora qualche problema (ho espulso un altro piccolo calcolo), ma poi le cose sembravano andare meglio.
Tutto questo fino a tre giorni fa, quando i dolori all’addome sono tornati molto violenti tanto da dover andare al Pronto Soccorso: ero convinto che fosse un problema di coliche addominali legate al mio problema di colon irritabile, in realtà una Tac ha evidenziato di nuovo calcoli nell’uretere sinistro, stavolta uno di 9 mm ed uno di 4 mm.

Vi ho scritto tutto questo per chiedervi alcune cose:
- da due giorni ho iniziato la terapia espulsiva con Deltacortene e Omnic sperando che faccia effetto come la prima volta, ci sono altre cose che potrebbero aiutarmi ad espellerli (integratori, tisane o altro)?

- avendo patito molto lo stent sto cercando di evitare in tutti i modi un nuovo intervento in base alla vostra esperienza professionale ci sono possibilità che riesca ad espellere i calcoli in maniera naturale, soprattutto quello di 9 mm?
Esiste qualcosa che possa frammentare i calcoli almeno in parte per favorirne l’espulsione?

- l’unico medicinale che rende il dolore sopportabile è il Tachidol, c’è qualcos’altro che potrei prendere per alleviare il dolore?

- dovrò seguire una dieta specifica per evitare la formazione di calcoli da ossalato di calcio?

Ringrazio in anticipo chiunque voglia rispondere.

Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Molto spesso i malfunzionamenti intestinali sono causa di alterato assorbimento degli alimenti e questo, in soggetti predisposti, può favorire la formazione di calcoli delle vie urinarie, in particolare di ossalato di calcio. Pertanto, parlando di prevenzione a lungo termine, molta attenzione dovrà essere rivolta al versante intestinale con opportuni provvedimenti di carattere gastro-enterologico e (soprattutto) nutrizionale. Dal punto di vista urologico si raccomanda unicamente di mantenere sempre una adeguata diluizione delle urine assumendo molti liquidi (ma per lei NON in questo momento). L'alimentazione ha invece una importanza relativa, la invitiamo comunque a leggere questo nostro articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html

Per quanto riguarda invece la sua situazione attuale, le possibilità di espellere spontaneamente un calcolo di 9 mm sono ragionevolmente piuttosto scarse, potrebbe gocare a suo favore il fatto che, avendo portato in passato uno stent, l'uretere sia più compiacente. La terapia espulsiva è quella classica, diremmo che non vi sia altro da consigliare. Non resta dunque che valutare l'evoluzione della situazione nelle prossime 2-3 settimane, ripetendo necessariamente una ecografia a quella scadenza, anche se i disturbi non dovessero più presentarsi. Se invece i disturbi continuassero ad essere presenti e significativi, bisognerà ovviamnte indirizzarsi subito ad una risoluzione operativa endoscopica. Ben sappiamo della scarsa tollerabilità allo stent, che è peraltro quasi sempre necessario dopo l'intervento, ma oggi si cerca sempre di ridurre i tempi al minimo indispensabile, che nella nostra pratica è ad esempio di soli 5-7 giorni, salvo indicazioni particolari. Per quanto riguarda la terapia antidolorifica, i farmaci efficaci per la colica acuta sono gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) come diclofenac, ketorolac, eccetera. In caso di sintomatologia più lieve si utilizza il paracetamolo, da solo o combinato con la caffeina, come nel prodotto che le è stato consigliato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno dott. Piana,
la ringrazio molto per le sue indicazioni.
Valuterò l'evolversi della situazione nei prossimi giorni, nel frattempo leggerò con attenzione i suoi articoli sull'alimentazione, sinceramente vorrei evitare di trovarmi in questa situazione ogni 6-8 mesi...
Grazie ancora, cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dr.Piana, le scrivo nuovamente per aggiornarla sulla situazione.
Dopo circa dieci giorni di terapia espulsiva purtroppo non sono riuscito ad espellere nulla... Se non altro finora il dolore è decisamente più sopportabile rispetto alle coliche avute e novembre scorso (negli ultimi 5 giorni non ho preso nessun antidolorifico). Il fatto però che non senta molto dolore credo indichi che i calcoli (soprattutto quello più grande) non si siano più mossi...
Stamattina ho fatto visita di controllo dall'urologo che ha optato per un nuovo intervento di litotrissia endoscopica, prossima settimana vorrebbe operarmi.
Durante questa settimana proverò ancora ad espellere i calcoli naturalmente, anche se credo sia quasi impossibile...vorrei però chiederle se secondo lei un tentativo con un intervento di litotrissia extracorporea ad onde d’urto sarebbe utile oppure no... Sto davvero pensando a tutte le possibilità per evitare l'intervento...
Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
L'applicazione delle onde d'urto extra-corporee su un calcolo dell'uretere è tecnicacmente quasi sempre possibile, ma i risultati sono perlopiù piuttosto modesti. Pertanto oggigiorno, con lo sviluppo e l'affinamento delle tecniche endoscopiche si dispone di un mezzo che, ancorché un poco più invasivo offre migliori possibilità di risoluzione in quanto a rapidità e completezza.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dott. Piana, mi scusi se riprendo il mio post ma volevo aggiornarla e chiederle un suo parere professionale.
Durante gli esami preoperatori sia l'ecografia che la rx renale non hanno evidenziato nulla, sembra che il calcolo visto nella Tac non ci sia più. Io però continuo ad avvertire un fastidio costante, molto meno doloroso rispetto ai sintomi di novembre scorso (avevo un calcolo di 1,2 cm sempre nell'uretere sx ma molto vicino al rene) ma continuo. Per ulteriore sicurezza l'urologo ha deciso di farmi fare una ulteriore Tac con contrasto per verificare nel dettaglio e valutare come è meglio procedere.
Nel frattempo però ho controllato gli esami preoperatori, gli unici valori fuori range sono i seguenti:

VALORI 21/02/20 31/08/20
Alanina Amino T. (ALT) 49 56
GGT 76
CLEARANCE CREATININICA 174
ACIDO FOLICO 4,5
VITAMINA D 16,25
FOSFATURIA 1,83
ACIDO OSSALICO 60,8
UREA 51
PROTEINE NELLE URINE 0 30
PARATORMONE 71,91

Ho notato che due valori sono cambiati molto rispetto a febbraio scorso (quando ho fatto gli esami di controllo successivi al primo intervento), soprattutto quello delle proteine: non vorrei che tutta questa attesa possa in qualche modo danneggiare ulteriormente la funzionalità del rene... secondo lei cosa potrei fare? Dovrei sollecitare il mio medico? Oppure mi può consigliare un approccio diverso? Non vorrei davvero che la situazione peggiorasse con il tempo...
Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
L'alterazione delle proteine urinarie è insignificante. La persistenza di disturbi a fronte di esami di primo livello negativi impone l'approfondimento con una ulteriore TAC, La persistenza del calcolo in sede a questo punto imporrebbe un atteggiamento un poco più aggressivo.
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Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Cercherò di sollecitare la Tac, a sensazione credo che alla fine l'intervento sarà inevitabile.
Grazie ancora, cordiali saluti.
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Utente
Utente
Buonasera Dott. Piana,
la disturbo per un ultimo aggiornamento.
Venerdì 18/09 alle ore 8 ho fatto la tac con contrasto per vedere dimensioni e posizione dei calcoli visti in pronto soccorso il 14 agosto, oggi ho ritirato il referto: non c'era nessun calcolo visibile e nessuna dilatazione. Peccato che il giorno stesso della Tac nel pomeriggio ho espulso naturalmente un calcolo di circa 7 mm...
Ma è possibile che i calcoli non si vedano in una tac? Oltretutto con il mezzo di contrasto...
Comunque subito dopo l'espulsione del calcolo ovviamente il dolore si è attenuato moltissimo, sento ancora qualche fastidio forse dovuto alla presenza di altri frammenti del calcolo ancora da espellere ma tutto decisamente sopportabile.
Ora farò analizzare il calcolo per conoscerne la composizione chimica e cercherò anche di valutare con un nutrizionista una dieta adatta, voglio evitare di ritrovarmi ancora in questa situazione (due calcoli di grosse dimensioni a distanza di sette mesi sono troppi...).
Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Molto probabilmente al momento della TAC il calcolo era già in vescica, comunque la medicina non è una scienza esatta e non ci si deve mai stupire di nulla. Sul valore della dieta nella prevenzione dei calcoli urinari le abbiamo già scritto. Molto più importante cercare di compensare la sua situazione di "colon irritabile".
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