Dolore eiaculazione

Buonasera Dottori,
Sono un ragazzo di 35 anni, peso forma ed atletico.
Da fine agosto soffro di un dolore post eiaculatorio.
Ad inizio ottobre sono andato dall’ andrologo per farmi visitare.
(Premetto che già il medico di base verso settembre mi prescrisse una spermiocoltura, che uscì positiva all eschecheria coli, e mi diede antibiotico per 6gg.
) L’andrologo mi ha fatto una visita molto accurata con ecografia alla vescica, reni e prostata, controllandola anche per via rettale.
È uscito tutto nella norma, la prostata di dimensioni regolare ma leggermente infiammata (mi ha prescritto indoxen supp e serpens 320mg) e mi ha prescritto esami urine, uricoltura, spermiocoltura e tampone uretrale.
All’esito degli esami: urina e urinocultura sono risultati negativi, mentre spermiocoltura e il tampone uretrale positivo all’ eschericheria coli e klebisella pnemunoiae.
Ad oggi sto seguendo cura antibiotica con bactrim per 15 gg, ma ho scoperto che ho ancora un fastidio all’atto dell’eiaculazione, soprattutto gli ultimi gettiti di sperma.
Questi batteri sono difficili da debellare?
Come mai quando ho fatto cura con indoxen e serpens non avevo più dolore mentre adesso, seppur minimo è ritornato?
Come si prendono questi batteri?
scarsa igiene?
(eppure mi reputo una persona molto pulita) sessualmente?
(ho rapporti solo con mia moglie) Grazie a tutti e buon lavoro.
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Dr. Maurizio Cerfeda Ginecologo, Urologo, Andrologo 184 4
Gentile Amico, i germi responsabili sono prevalentemente presenti nel basso intestino e, verosimilmente, sono arrivati nella ghiandola per via canalicolare ascendente o linfatica : siamo di fronte a questo punto, ad una prostatite cronica di tipo batterico che va curata con terapia antibiotica prolungata ( 1 - 3 mesi) e integrazione con i prodotti che già utilizza.
Cordiali saluti

Dr.Maurizio Cerfeda

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua riposta.
Con l’andrologo siamo rimasti che, terminato questo secondo ciclo antibiotico, a distanza di una settimana dovrò rifare i tamponi.
Avevo intuito, purtroppo, che questi germi fossero difficili da debellare.
Come è possibile che dall’intestino siano arrivati alla ghiandola? Dipende da cosa mangio? C’è un modo di prevenire in futuro quest infezione?
Buona serata.
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Dr. Maurizio Cerfeda Ginecologo, Urologo, Andrologo 184 4
Gentile Amico, l'alimentazione in se non determina alcun problema: verosimili possono essere alterazioni della funzionalità dell' ultimo tratto intestinale (stipsi ostinata), presenza di diverticoli del sigma o del retto, ed anche attività sessuale mal condotta ( p.e. eiaculazione interrotta con reflusso intra-ghiandolare del secreto prostatico); se i fenomeni dovessero perdurare con mancata risoluzione , forse sarebbe utile anche una valutazione del colo-proctologo.
Mi farà sapere
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore,
Dopo aver effettuato 15 gg di antibiotico Bactrim (prescritto dal mio andrologo), a distanza di una settimana, ho ripetuto gli esami, di cui riporto:

Tampone uretrale NEGATIVO;
Liquido seminale POSITIVO Citrobacter freundii (10 000 (++).

Almeno il tampone uretrale questa volta è negativo.
Ma come è possibile che per tre volte che ho fatto la spermiocoltura sono risultato positivo: prima escherichia coli, poi escherichia coli e klebisella e adesso Citrobacter freundii ???

l'antibiotico debella un germe e ne favorisce altri??

Oggi provvederò a chiamare il mio andrologo e in base all'antibiogramma, credo mi prescriverà un altro ciclo antibiotico.

Grazie e buona serata.