Rischi sesso anale non protetto in coppia stabile
Salve sono un ragazzo di 30 anni.
Ho avuto di recente un rapporto anale non protetto, premetto che sono in coppia stabile, abbiamo fatto gli esami delle mst e sono tutti negativi (con riconferma dopo tre mesi) e prima del rapporto anale ha eseguito un accurato lavaggio interno, inoltre post eiaculazione, non abbiamo notato alcun residuo di materiale fecale sul mio pene.
Leggendo però su questo sito, ho notato che il rischio di infezione è comunque presente, mi sbaglio?
Oppure il lavaggio accurato (ho provato a inserire il pene prima col condom e non si è sporcato minimamente) è sufficiente a prevenire o quantomeno ridurre drasticamente la possibilità di infezione?
Nel caso abbia contratto una cistite o una balanopostite o una prostatite da infezione batterica (tipo e.
coli o enterococco etc.
), conoscete casi di infezioni del suddetto tipo super-resistenti?
(so che è una domanda assurda, ma chiedo per tranquillizzarmi).
Ho avuto di recente un rapporto anale non protetto, premetto che sono in coppia stabile, abbiamo fatto gli esami delle mst e sono tutti negativi (con riconferma dopo tre mesi) e prima del rapporto anale ha eseguito un accurato lavaggio interno, inoltre post eiaculazione, non abbiamo notato alcun residuo di materiale fecale sul mio pene.
Leggendo però su questo sito, ho notato che il rischio di infezione è comunque presente, mi sbaglio?
Oppure il lavaggio accurato (ho provato a inserire il pene prima col condom e non si è sporcato minimamente) è sufficiente a prevenire o quantomeno ridurre drasticamente la possibilità di infezione?
Nel caso abbia contratto una cistite o una balanopostite o una prostatite da infezione batterica (tipo e.
coli o enterococco etc.
), conoscete casi di infezioni del suddetto tipo super-resistenti?
(so che è una domanda assurda, ma chiedo per tranquillizzarmi).
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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La presenza di batteri nell'ultimo tratto dell'intestino è comunque elevatissima e la ipotetica pulizia visibile ad occhio non ha ovviamente alcun valore. Le possibilità di contaminazione sono dunque elevatissime, questo non vuol dire che via sia la certezza, ma il rischio è talmente elevato che dal punto di vista medico non si può che sconsigliare codeste pratiche, quantomeno se non adeguatamente protette. E' pur vero che se si dovesse contrarre un'infezione, interna o superficiale, segni e sintomi comparirebbero molto velocemente, pertanto se così non è, è certmente il caso di felicitarsi per lo scampato pericolo e fare dei buoni propositi per il futuro.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 27/11/2020.
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