Prostatite batterica e ciclismo?

Buonasera dottori sono un ragazzo di 30 anni che da circa 2 mesi convive con questa fastidiosa infiammazione.

Premetto che pratico sport (ciclismo) ad alto livello, diciamo per lavoro!
Dopo la comparsa dei sintomi circa 2 mesi fa sono stato in visita da un urologo il quale ha diagnosticato una prostatite (prostata di dimensioni 20x48x35mm) e mi prescrive FORPROST FLOGO per 30 gg e mictlase supposte per 10.
(Esami di urinocoltira e sperma negativi)
Dopo la terapia non ho avuto nessun miglioramento alche ho ricontattato l urologo che ha deciso di prescrivermi BACTRIM per 14 giorni e DEFLAN 30mg per 10gg.

Finita la cura sintomatologia inviariata mi consiglia si non praticare ciclismo per 15 giorni e di usare 10gg di topster, nulla anche in questo caso i sintomi sono rimasti identici!
Ho deciso quindi di cambiare urologo andando da un primario del reparto di urologia del mio ospedale il quale mi ha diagnosticato una prostatite di dimensioni normali (28cc 45x31x39) e mi prescrive lovoxacin 500 1 die per 10 giorni piu i soliti integratori e topster.

Oggi ho concluso la terapia antibiotica ma i sintomi rimangono identici al primo giorno.
Qualsiasi farmaco preso negli ultimi due mesi è risultato nullo nell evoluzione della sintomatologia.

Ora chiedo è possibile che il passare 2/3 ore al giorno in bici sia la causa del mio problema?
Pratico ciclismo da 15 anni e non ho mai avuto problemi simili.

Grazie in anticipo
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Dr. Giuseppe Dovinola Urologo, Andrologo 331 16 1
buongiorno suggerirei di effettuare eco transrettale ed esame del liquido seminale e coltura per batteri comuni clamidia e plasmatacee almeno dopo 5 gg dalla fine dell'antibioticoterapia. Saluti e auguri

Dr. giuseppe dovinola

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore e grazie per la risposta.
Esame del liquido seminale effettuata gia prima della terapia antibiotica con esito negativo.

In entrambe le visite mi è stata eseguita eco transrertale le ho riportato le dimensioni.

L ultima visita l eco evidenziava questo:
Ghiandola di circa 28cc (43x31x39) ad ecostruttura disomogenea per la presenza di zona ipoecogena anteriore di circa 17cc da riferire a zona di transizione e di calcificazioni endoparenchimali e periuretrali.
Echi corpuscolari apparentemente integri . Vescicole seminali simmetriche ipoecogene. Apertura del collo vescicale di 5.5mm .
Questa l eco della scorsa settimana.

Le mie domande sono due dottore :
1 una prostata di 28cc è una prostata ingrossata per la mia eta?

2 posso fare sport(ciclismo) o vado a peggiorare la situazione?
Nei due mesi precedenti ho provato sia ad allenarmi che non e non è cambiato nulla anche con periodi di stop di 15 giorni.
Idem gli antibiotici l ultimo che sto terminando il levoxacin. Sintomatologia invariata.

Grazie mille ancora
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dopo
Utente
Utente
Spariti tutti i dottori?
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Dr. Giuseppe Dovinola Urologo, Andrologo 331 16 1
buongiorno ritengo che lei abbia una prostatite batterica. Ripeto ha testato clamidia e plasmatacee? ma è difficile da dire da lontano. Ovviamente le dimensioni non sono importanti e può continuare a fare tutte le attività
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore volevo aggiornarla in quanto nonostante i miei esami colturali negativi la mia ragazza è risultata ad un tampone vaginale All UREAPLASMA SPP con antibiogramma sensibile ai seguenti principi:

Levofoxacina
Moxifloxacina
Telitromicina
Tetracicline


Detto questo io ho appena ultimato anzi sono al 13 esimo dei 15 giorni di teramia antibiotica con levoxacin 500 ma aimè non ho riscontrato alcun beneficio.

Come mai se il batterio in questione è sensibile proprio alla levofoxacina?
Grazie
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dopo
Utente
Utente
Non capisco veramente l utilitá di questa pagina visto che i medici che dovrebbero dar consulti non rispondono. Boh
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Dr. Giuseppe Dovinola Urologo, Andrologo 331 16 1
Egregio la possibilità che hanno gli utenti, tramite gli attuali canali di comunicazione, di interfacciarsi con innumerevoli specialisti, anche molto prestigiosi, ritengo sia cosa pratica, gradita e poco dispendiosa. Per i professionisti, invece, si traduce in un aggravio di lavoro e di impegno, a volte difficile da gestire in termini di tempo. Tale disponibilità viene spesso confusa con la licenza a trasformare tali piattaforme in un luogo dove compulsare tutte le elucubrazioni a vario titolo partorite. Ritengo non sia difficile capire che questa non rappresenta la nostra preminente attività e la effettuiamo, in maniera francescana e con scarsa continuità, nei ritagli di tempo. Le richieste sono tante. Bisognerebbe, pertanto, finalizzarle ai dubbi più pressanti ed immediati, circa il problema che vi affligge (ad es per verificare quanto diagnosticato dal medico in precedenza consultato). Per molti, invece, lo scopo è quello di ottenere una diagnosi e terapia mediante la tastiera di un computer. Ciò non è rispettoso dello spirito di servizio del sito e, men che meno, di quello che spinge tanti professionisti a impegnare il loro tempo in tali attività distraendolo, semmai, da altre più piacevoli e gratificanti. I pilastri della scienza medica, che si tramandano dai tempi della scuola medica salernitana, mettono al centro di ogni decisione terapeutica la valutazione di decine di parametri che si possono ottenere solo al cospetto del paziente. Pertanto i commenti sulla chat e la piccata recensione nei miei confronti, o, in prospettiva, di altri colleghi, qualifica solo lei e non offende noi che abbiamo ben altri livelli di impegno e gratificazione professionale.
Venendo, nuovamente, al suo problema ritengo debba essere molto ben valutato da un urologo perché c'è da lavorare al suo caso.
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Nulla altro da aggiungere a quanto sintetizzato pazientemente dallo specialista: casi complessi richiedono una second opinion approfondita che non può ovviamente essere effettuata in un consulto online.

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