Rischio ipotrofia o atrofia, dopo orchidopessi

Buongiorno,

mio figlio di 3 anni, dovrà essere operato per la rimozione di un testicolo calcificato dalla nascita e per effettuare il fissaggio di quello sano, questo presumo per evitare eventuali torsioni.

La mia domanda è la seguente: premesso che il testicolo calcificato sarà comunque asportato, il rischio nel fissaggio di quello sano è effettivamente marginale, o comunque paragonabile a quello di un’eventuale torsione? Oppure risulterebbe meno rischioso evitare di toccare l’organo sano? Riguardo a quest’ultimo, da ecografia, non è stata rilevata alcuna anormalità, risulta quindi sano è posizionato correttamente...

La questione è che sono preoccupato dalle conseguenze post operatorie, in particolare quelle relative a ipotrofia o atrofia del testicolo. Ho letto infatti (anche su questo sito) che l’ipotrofia sembrerebbe una conseguenza abbastanza frequente, e l’atrofia un evento non così raro: mi sto quindi sbagliando?

A tal proposito vi chiedo quindi se sia possibile avere delle evidenze statistiche relative al fissaggio di un testicolo già in sede, che indichino il rischio di ipotrofia o in generale sofferenza del testicolo.

Vi ringrazio e vi auguro una buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Il rischio di ipotrofia esiste quando la fissazione viene eseguita dopo un episodio di torsione. Ovviamente lavorando su un testicolo "sano" non vi è alcun rischio, posto che l'intervento venga eseguito correttamente, cosa su cui non abbiamo alcun motivo di dubitare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente della risposta, il bambino verrebbe operato in un centro pediatrico specializzato, del quale ho avuto ottime recensioni.

Grazie ancora
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Utente
Utente
Mi perdoni se la importuno ancora, da quanto ho letto, ho capito che eventuali ernie o ipotrofie sarebbero dovute al rimaneggiamento del testicolo (presumo per portarlo in sede) oppure per la formazione di un edema eccessivo, questo credo dovuto all’operazione in sé.

Pertanto, da quanto posso comprendere dalla sua risposta, il rischio legato ad una complicanza per via dell’edema provocato dall’operazione, è marginale? Oppure per l’ernia il discorso cambia?

Distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Diremmo assai marginale e comunque dipendente dalla manualità chirurgica.
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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo.

Se posso, avrei bisogno di altre due informazioni:

i) ho appreso che vi sono tecniche operatorie più sicure di altre, in particolare (se ho capito bene) con una si eviterebbe il fissaggio del testicolo con dei punti applicati direttamente su di esso, e la cosa mi interessa molto. Pertanto mi piacerebbe, a titolo personale, sapere dove è possibile trovare dei riferimenti a riguardo di un confronto tra queste tecniche...

ii) successivamente all’operazione, sarebbe consigliabile fare degli esami ulteriori (ecografie o esami del sangue o altro...) per valutare lo stato del testicolo e la corretta produzione di ormoni?

Grazie ancora di tutto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
1) Questo intervento sostanzialmente è assai banale dal punto di vista tecnico, non riteniamo sia il caso di dare valore a delle distinzioni tecniche dal significato molto marginale. Ricordiamo che è sempre altamente consigliabile scegliere il chirurgo e non la tecnica operatoria.
2) La produzione di ormoni ovviamente si potrà giudicare dopo la pubertà, Se il decorso è regolare, in genere la visita di controllo è più che sufficiente e non vi è necessità di ulteriori accertamenti strumentali.
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Utente
Utente
Grazie ancora per la risposta, e per quanto riguarda la fertilità vale il medesimo discorso?

In altri termini, ci sono controindicazioni in tal senso, oppure un testicolo sano, una volta fissato non viene esposto a rischi (...non saprei, infezioni post operatorie o altro), tali da compromettere la produzione spermatica?

Grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Nessun problema, e comunque basterebbe un solo testicolo per generare una dozzina di figlioli!
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Utente
Utente
Grazie ancora, essendo il solo testicolo rimasto (come detto l’altro verrà asportato) esso diventa di vitale importanza.

Mi è stato detto inoltre che, qualora il canale da dove scende il testicolo sia ancora aperto, si provvederebbe ad una chiusura dello stesso per evitare eventuali versamenti: a titolo puramente di curiosità personale, in cosa consisterebbero tali versamenti? E per quale motivo potrebbero verificarsi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Nello sviluppo fetale la cavità peritoneale e lo scroto sono in comunicazione, infatti il testicolo, che si sviluppa nell'addome normalmente scende nello scroto. Dopo la nascita questa comunicazione si interrompe. La parte di sacca peritoneale che rimane nello scroto forma la tunica vaginale del testicolo. Se lacomunicazione rimane aperta (pervietà del dotto peritoneo - vaginale) è più facile che si facciano stada delle ernie oppure delle raccolte di liquido che passa liberalemet dall'addome allo scroto, realizzandosi la condizione di idrocele comunicante. Comprendiamo che queste siano nozioni un po' difficili da capire per chi è profano di anatomia.