Infezioni urinaria e incontinenza

Sono una donna di 63 anni affetta da piccole perdite urinarie in particolare quando sono sottosforzo.
Da analisi scintigrafici e ecografici pre intervento per correggere questo problema è emerso che un rene è più piccolo dell’altro anche se il ridotto funzionamento di uno è controbilanciato dall’altro 40% e 60%.
Non ho mai avuto febbri urinarie o febbri con alta temperatura da ipotizzare una nefrite, ma da quello che è emerso dall’ecografia ne ha tutte le caratteristiche.

L’indagine diagnostica: ecografia addome completo e transvaginale riporta – Entrambi i reni sono in sede, il sinistro di dimensioni inferiori rispetto alla norma in verosimili esiti pielonefritici. Il rapporto cortico midollare da questo lato appare lievemente alterato.
Non segni di stasi e di litiasi nei due lati.
Non linfoadenopatie retroperitoneali.
Aorta addominale di calibro conservato e decorso regolare.
Vescica regolarmente repleta a pareti liscie regolari, prive di ispessimenti focali o di lesioni di significato uroteliale. Il contenuto appare omogeneamente liquido.
Lieve ptosi del pavimento dislocato al di sotto del piano perineale.
Anche l’utero appare lievemente ptosico, peraltro di dimensioni e morfostruttura in armonia con l’età della paziente.
Non apprezzabili alterazioni occupanti spazio nei campi annessiali bilateralmente.

L’indagine diagnostica: scintigrafia sequenziale renale riporta – L’esame scintografico mostra una buona visualizzazione dei reni in sede normale, di dimensioni modestamente ridotte a sinistra e morfologia regolari.
La fissazione intra-parenchimale dell’indicatore non evidenzia disomogeneità significative.
Il tracciato nefrografico relativo al rene sinistro mostra una modesta riduzione della seconda fase; il destro risulta nei limiti della norma.
Filtrato gromerulare (gates): 40ml/min.
Percentuale di filtrazione : destra 60% - sinistra 40%
Il quadro scintigrafico depone per nefropatia parenchimale sinistra con non completo compenso a livello del rene controlaterale.

Periodicamente ho sempre sofferto di cistiti dovute a escherichia coli che ho curato con antibiotici ma queste cistiti si ripresentano a periodi sempre più brevi ( questa volta a 20 giorni dalla cura di antibiotici zariviz ) e il fattore scatenante è sempre lo stesso escherichia coli con carica batterica >100000 UFC/ml
L’antibiotico usato di volta in volta è stato scelto dal medico secondo lo schema antibiogramma risultato sensibile.
Nell’ultima analisi eseguita da pochi giorni tutti gli antibiotici riportati nello schema sono S = sensibile cosa non avvenuta nei precedenti analisi di urinocultura.
- Perché questa infezione persiste nonostante le cure?
- Ci sono cure più mirate?
- Questa situazione può aggravare la già compromessa attività renale?
- L’intervento per eliminare l’incontinenza può migliorare o peggiorare la situazione?
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione che prestate augurandovi buon lavoro
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
cara signora è possibile che lei abbia un residuo urinarioo che favorisca la crescitra dei batteri, faccia una valutazioen del residuo ecograficamente

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettrice,
cerco di rispondwere alle sue domande:
- Perché questa infezione persiste nonostante le cure? Difficile dire, diverse sono le possibili ipotesi (calo estrogenico post-menopausale, stipsi - se presente -, altro, a volte non si riscontra una causa specifica);
- Ci sono cure più mirate? dipende dalla causa della cistite
- Questa situazione può aggravare la già compromessa attività renale? Solo se vi è un associato reflusso urinoso tra vescica e rene;
- L’intervento per eliminare l’incontinenza può migliorare o peggiorare la situazione? Se lei ha attualmente un residuo urinoso dopo aver urinato, e l'intervento lo eliminerà, si.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it