Incontri di aggiornamento in ematologia: La leucemia Linfoblastica acuta

Data

17.09.19 17.09.19

Sede

Napoli NAPOLI (NA) 0 0

Programma completo / Sito Web

Programma

Crediti ECM

7

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xeniaeventi@gmail.com,

Presentazione

La Leucemia acuta Linfoblastica (LAL) rappresenta uno dei tumori più frequenti in età pediatrica ed in età giovanile. Per quanto nell’adulto l’incidenza di LAL sia più bassa, questa malattia contribuisce in maniera rilevante alla mortalità anche nelle fasce d’età più elevate, soprattutto per l’elevata frequenza nell’adulto di forme con rischio genetico elevato. Dopo anni di stagnazione, in cui non sono stati osservati significativi progressi nel trattamento di queste forme, si sono verificate in rapida successione notevoli acquisizioni nell’ambito del trattamento convenzionale (nuovi schemi ispirati ai protocolli pediatrici), ma soprattutto enormi progressi sono stati registrati grazie all’avvento di farmaci selettivi (Inibitori delle Tirosin-chinasi) per il trattamento delle forme Philadelphia positive ed ancora più recentemente grazie allo sviluppo di nuove forme di immunoterapia che stanno rivoluzionando gli approcci nella prima e nella seconda linea di trattamento. In questo settore sono emersi in rapida sequenza nuovi trattamenti basati sull’uso di anticorpi bispecifici, di immunotossine e di terapia con cellule T ingegnerizzate (CAR-T cells). Infine la possibilità di individuare in maniera affidabile la malattia residua minima in varie fasi del trattamento, ha aperto nuovi scenari che stanno conducendo alla identificazione di nuovi fattori di rischio, estremamente affidabili nella predizione dell’outcome. Grazie allo sviluppo ed alla standardizzazione della misurazione della Malattia Residua Minima, è ora possibile identificare in maniera sempre più precisa quei pazienti a basso rischio nei quali evitare l’uso di terapie rischiose come il trapianto allogenico, che viene sempre più spesso riservato ai soli pazienti con persistenza della Malattia Residua Minima e nei quali l’uso di trattamenti farmacologici o immunoterapici post-trapianto potrà essere pianificato in modo più tempestivo ed efficace.