Il lavoro clinico con la persona transgender e gender-variant

Data

16.12.17 16.12.17

Sede

Casa della Psicologia MILANO (MI) 0 0

Programma completo / Sito Web

Programma

Crediti ECM

8

Email segreteria

antonioprunas@gmail.com

Presentazione

Capita sempre più spesso che gli operatori sanitari e i professionisti della salute entrino in contatto con utenti che si collocano al di fuori e al di là dei canoni “standard” riguardo al genere sessuale imposti dal contesto socio-culturale.
Si tratta di persone (transgender, agender, gender non conforming, cross-dresser) che possono, o meno, richiedere specifici interventi medici (ormonali e/o chirurgici) per allineare la propria identità fisica e psicologica, e che si fanno portatori di specifiche problematiche psicologiche che richiedono un intervento competente e attento: l’esplorazione della propria identità; il coming out in famiglia, a scuola, sul lavoro; la discriminazione, la transfobia interiorizzata.
Tali problematiche devono anche essere correttamente inquadrate non soltanto nell’ottica delle caratteristiche peculiari dell’utenza, ma anche adeguatamente contestualizzate rispetto alla specifica fascia di età (bambino, adolescente, adulto, anziano).

Quali sono le specifiche esigenze psicologiche di questa popolazione?
Quali principi teorici e linee guida possono contribuire a orientare il proprio lavoro clinico?
Come stabilire una relazione terapeutica affermativa e rispettosa con gli utenti gender variant?
Come è possibile limitare l’impatto e l’interferenza di pregiudizi e stereotipi?
In quali condizioni è possibile il lavoro clinico con la persona transgender da parte del singolo professionista e quando è invece raccomandato l’invio ad un centro specializzato?
Quale tipo di supporto offrire alla famiglia della persona transgender?

I percorsi formativi attualmente disponibili (tanto quelli di base che quelli specialistici) mostrano gravi carenze nel fornire competenze cliniche adeguate relativamente a queste tematiche, e non offrono strumenti efficaci di prevenzione, cura e sostegno, né un’adeguata conoscenza delle buone prassi dell’intervento clinico.
La giornata formativa intende fornire solide basi per modulare la pratica professionale psicologica e medica nel lavoro clinico con persone gender variant.

Obiettivi formativi
Gli obiettivi formativi principali del corso sono:
- acquisire conoscenze sulla varianza e sulla disforia di genere dal punto di vista medico e psicologico
- acquisire competenze tecniche specifiche indispensabili per il lavoro psicologico con le persone gender non conforming e con le loro famiglie;
- permettere un corretto inquadramento diagnostico e l’intervento terapeutico nella disforia di genere, con particolare attenzione a cosa può fare il singolo professionista (psicologo o medico) e a quando è invece indicato inviare all’équipe multidisciplinare specializzata dei centri territoriali di riferimento;
- acquisire competenze rispetto allo stigma nei confronti delle persone gender variant e del suo impatto sul loro benessere psicologico;
- acquisire competenze per promuovere pratiche trans-friendly e una cultura che valorizzi le differenze.

Patrocini
L'evento è patrocinato da:
Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia
Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica

Destinatari
Il corso è aperto a professionisti nell’area della salute che, a vario titolo, possono essere coinvolti nel lavoro con persone gender variant: psicologi e psicoterapeuti, medici con specializzazione in psichiatria, neuropsichiatria infantile, endocrinologia, ginecologia, urologia, pediatria, infermieri.

Programma del corso
Identità sessuale: genere assegnato, identità di genere e ruolo di genere; Determinanti dell’identità di genere; Identità di genere e orientamento sessuale; Identità, varianza e disforia di genere; L’attuale inquadramento nosografico della disforia di genere: Il DSM-5 e l’ICD-11; La disforia di genere nel ciclo di vita: bambino, adolescente e adulto; Epidemiologia della varianza e della disforia di genere; Psicopatologie associate; L’intervento clinico: gli Standard of Care WPATH; Interventi psicologici, Terapia ormonale, Interventi chirurgici; Esito a medio e lungo termine delle terapie mediche; L’intervento in età evolutiva: il protocollo olandese e gli interventi medici precoci; L’intervento psicologico in età evolutiva: contesto familiare e scolastico; Il ruolo dello psicologo e del sessuologo nella consulenza all’adulto gender-variant; Discriminazione transfobica e suoi effetti sul benessere psicologico della persona trans.

Docenti
Prof. Antonio Prunas, psicologo e psicoterapeuta. Dottore di ricerca in psicologia clinica. Professore Associato di Psicologia clinica, Università degli Studi di Milano-Bicocca. Sessuologo clinico A.I.S.P.A. (Associazione Italiana Psicologia Sessuologia Applicata) e F.I.S.S. (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica). Certified psychosexuologist dell’European Society of Sexual Medicine e dell’European Federation of Sexuology (ECPS). Membro del consiglio direttivo dell’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (ONIG). Da oltre dieci anni opera come psicologo presso l’Ambulatorio per la disforia di genere dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano. Membro della World Professional Association for Transgender Health (WPATH)

Dott.ssa Annalisa Anzani, dottoressa in psicologia e dottoranda di ricerca in psicologia clinica presso il Dipartimento di Psicologia dell’ Università degli Studi di Milano-Bicocca.