Condilomi anali.

Condilomi anali

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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo

I condilomi sono escrescenze irregolari che si possono manifestare a livello ano-genitale. In questo articolo ci soffermiamo sulle lesioni che avvengono a livello anale per capire quali sono le cause e come si possono curare e prevenire.

Cosa sono i condilomi anali?

I condilomi anali sono delle escrescenze irregolari, di dimensioni variabili e di colore simile a quello cutaneo, localizzate intorno al margine anale. A causa della loro particolare forma vengono anche chiamati condilomi acuminati o creste di gallo. Ritengo opportuno ricordare che esistono anche i condilomi genitali e quelli che compaiono nella bocca, anche se queste localizzazioni non saranno oggetto del presente articolo.

Cause

I condilomi anali fanno parte delle Malattia Sessualmente Trasmesse (MST) e sono causati da alcuni ceppi di HPV o Papilloma Virus.

Tuttavia, per contrarre l’infezione non è strettamente necessario che i rapporti sessuali siano completi: la trasmissione può avvenire anche per sfregamento della cute o per contatto delle mani, quindi anche durante i preliminari del sesso.

I condilomi sono piuttosto diffusi anche in Europa e nel nostro Paese e la loro insorgenza è favorita dall’uso di cortisonici, soprattutto locali, e dalle basse difese immunitarie. In caso di presenza di condiloma anale, anche la gravidanza sembra una condizione predisponente in particolare per il loro rapido accrescimento.

Secondo i dati più recenti raccolti dal Sistema di Sorveglianza dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia nell'intero periodo analizzato (1991-2021), fra le infezioni sessualmente trasmesse le più diagnosticate sono i condilomi ano-genitali (65.263 casi, 43,1% del totale) [1].

Per approfondire:L'HPV colpisce 1 uomo su 3

Sintomi

Spesso, ma non sempre, il primo sintomo del condiloma è il prurito anale, al quale si aggiunge la scoperta delle tipiche escrescenze situate intorno al margine anale. A volte si presentano isolati, altre volte raggruppati.

Il colore varia dal rosa al marrone, anche a seconda del tipo di pelle del soggetto, e le dimensioni sono in genere direttamente proporzionali al tempo intercorso tra l’infezione e la diagnosi.

Diagnosi

La diagnosi del condiloma anale si basa quasi esclusivamente sul riconoscimento delle tipiche lesioni nel corso della visita medica. Gli specialisti di riferimento sono il proctologo, il dermatologo e il chirurgo che hanno maggiore esperienza sulle neoformazioni della regione anale: è perciò preferibile, soprattutto in caso di dubbi, ricorrere a loro per la diagnosi differenziale e ancor di più per l’eventuale trattamento.

Si segnala, inoltre, che la ricerca del virus HPV nei condilomi è teoricamente possibile mediante esami di laboratorio, ma l’utilità di questi test è in realtà piuttosto scarsa.

Complicanze

Con il passare del tempo le lesioni tendono ad aumentare di dimensione. Rara, ma non impossibile, è la degenerazione dei condilomi in tumore maligno del canale anale. Alcuni studi inoltre hanno rilevato che i pazienti affetti da condilomatosi sono soggetti ad un rischio notevolmente più elevato di contrarre infezioni da HIV (il virus dell’AIDS).

Terapia

La cura del condiloma anale si basa su farmaci ad azione locale, che distruggono l'escrescenza (Imiquimod, Podofillotossina) o rafforzano il sistema immunitario.

In molti casi, però, tali trattamenti non risultano possibili e/o efficaci e quindi si renderà necessario ricorrere all’intervento che può avvenire in due modi:

  • diatermocoagulazione (con il bisturi elettrico, oppure con il laser),
  • crioterapia (con azoto liquido),
  • rimozione chirurgica.

È doveroso ricordare che, in piccola percentuale, i condilomi possono riassorbirsi anche senza ricorrere ad alcun trattamento. Del resto è anche vero che, nonostante le terapie adottate, essi possono riformarsi abbastanza spesso: nel complesso le recidive sono circa il 20-30% dei casi trattati.

Da ultimo non dimentichiamo che tutte queste procedure servono per eliminare i condilomi, ma non l’infezione da HPV.

Per approfondire:Condilomi e infezioni da HPV in calo grazie al vaccino

Prevenzione

Resta inteso che l’utilizzo del preservativo è sempre massimamente raccomandabile.

Purtroppo, però, a differenza della maggior parte delle Malattie Sessualmente Trasmesse, per i condilomi esso non offre sicurezza assoluta, questo perché, come detto in precedenza, ci si può infettare anche solo durante i preliminari.

Cosa fare in caso di accertamento del condiloma anale?

In caso di accertata infezione sarà inoltre necessario consigliare ai partner incontrati nei tre mesi antecedenti la diagnosi di sottoporsi a scrupoloso controllo medico. Ovviamente bisognerà anche:

  • evitare ulteriori incontri sessuali fino alla scomparsa delle lesioni;
  • utilizzare sempre il preservativo almeno nei tre mesi successivi all’eventuale asportazione.
Data pubblicazione: 29 marzo 2011 Ultimo aggiornamento: 04 settembre 2023

Autore

stefano.spina
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1993 presso Università degli Studi di Roma .
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 45164.

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