Integratori alimentari, farmaci naturali e nutraceutici in andrologia

giorgiocavallini
Dr. Giorgio Cavallini Iscritto decedutoChirurgo generale, Andrologo, Urologo

La dieta mediterranea è terapeutica per tutte o quasi le patologioe andrologiche, altrettanto non dicasi degli integratori alimentari.

Obbiettivo

L’obbiettivo di questa presentazione è valutare se i cosiddetti nutraceutici possono avere un qualche ruolo nella terapia delle patologie andrologiche: ovvero se sono da considerarsi stregoneschi mescoloni, cibi raffinati ovvero i rimedi del futuro.

 

 

Definizione

Nutraceutica è un “portmanteau” ovvero una parola macedonia da "nutrizione" e "farmaceutica" e si riferisce allo studio di alimenti che hanno una funzione benefica sulla salute umana. Il termine è stato coniato dal Dr. Stephen DeFelice nel 1989.

Gli alimenti nutraceutici vengono anche definiti “alimenti funzionali”, “pharma food” o “farmalimenti”. Un nutraceutico è un “alimento-farmaco” ovvero un alimento salutare che associa a componenti nutrizionali selezionati per caratteristiche quali l’alta digeribilità e l’ipoallergenicità, le proprietà curative di principi attivi naturali estratti da piante, di comprovata e riconosciuta efficacia. (1).

Come al solito, quando le cose sono di difficile definizione, il significato autentico della parola viene  relegato nelle ultime righe del paragrafo con tautologie dai contorni a dir poco nebbiosi.

Messe così le cose non rimane che prenderne atto e trattare gli effetti sulla patologia andrologica di: Alimentazione, Farmaci non di sintesi (fitofarmaci, farmaci naturali), Integratori alimentari

Bibliografia.

1) Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Nutraceutica

 

Le dimensioni del fenomeno

L’ utilizzo di nutraceutici è la seconda, in ordine di dimensioni, terapia alternativa e viene utilizzata da circa il 25% dei pazienti. Al primo posto compaiono i gruppi di preghiera.

Stime attendibili circa il giro di affari provengono dagli Stati Uniti dove nel 1997 si sono spesi 12-19 miliardi di dollari per i professionisti dai 24 – 36miliardi di dollari per i prodotti. L’ incremento è valutato nel 2.7% anno.

In Europa si valuta che attualmente il giro d’ affari per i soli prodotti sia di 5 miliardi di Euro/anno ed il Italia di 500 milioni di euro/anno.

Si ritiene che tali cifre siano sottodimensionate, poiché solo il 25%-60% dei pazienti riferisce spontaneamente il ricorso a terapie alternative

Bibliografia

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Il retroterra culturale (background)

Vi sono evidenze epidemiologiche e cliniche che la dieta mediterranea migliori incidenza e prognosi di Infertilità, Deficit erettivo, Infiammazioni prostatiche. La dieta mediterranea prevede: assunzione giornaliera di frutta, verdura, latte, latticini, olio di oliva, carboidrati complessi, la assunzione settimanale di carni bianche e pesce e saltuaria assunzione di carni rosse e dolci.

E’ stata pertanto tentata la riduzione in pillole dei principi attivi contenuti nella dieta.

Ma, come regola generale, le sostanze native consumate come alimenti freschi ovvero gli estratti freschi sono sempre e comunque più attivi delle altre preparazioni per assenza di alterazioni dovute alla lavorazione, e per la maggiore assorbibilità intestinale.

Bibliografia

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Weiss Rudolph S. Trattato di Fitoterapia. Ed. Aporie, 1996. pp.II

Tutte le monografie di prodotto con esclusione della “Urtica Dioica”.

 

I comuni denominatori ed i messaggi subliminali degli integratori alimentari e dei farmaci non di sintesi.

Proprietà antiossidanti. Oramai è diventato un luogo comune: i radicali liberi dell’ ossigeno invecchiano ed ammalano. E tutti giù a citare come esempio la varechina e le sue proprietà sbiancanti, generate dalla capacità del composto di liberare ossigeno nascente. Pensate alla varechina sui vostri tessuti, è il grido: i radicali liberi dell’ ossigeno sono la fonte di tutti i mali: passati, presenti e futuri. E vabbè, ma i radicali liberi dell’ ossigeno sono sostanze che servono a mantenere elastici i tessuti, ed a trasmettere informazione fra e dentro le cellule. Se vengono abbassati troppo sono dolori, ma questo non viene pubblicizzato, anzi si sostiene che  gli integratori siano del tutto innocui. Meno palese è l’ opinione di innocuità dei farmaci non di sintesi.

Peccato che:

  1. solo nel caso di OLIO DI PESCE  EPA/DHA Omega 3, (olio di salmone e tonno) non sono state trovati limiti superiori di tollerabilità
  2. Il beta-carotene somministrato a fumatori aumenta il rischio di ca. polmonare
  3. Propensione alla emorragia sono state evidenziate da eccesso di antiossidanti (quercetina,mirtillo)
  4. L’ uso di sostanze “energizzanti” può alterare lo sviluppo della muscolatura adolescenziale
  5. Sono note circa 800 interazioni negative integratori alimentari, farmaci non di sintesi e farmaci convenzionali.

Bibliografia

Birukov KG.Antioxid Redox Signal. 2009;11:1651-67.

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La posizione ufficiale della American Urological Association

Le analisi condotte su 23 preparazioni diverse di integratori alimentari a base di di Vitamina E, Serenoa repens, Licopene e selenio mostrano modificazioni in più od in meno fino al 140% delle concentrazioni indicate.

Sulla base di queste e delle precedenti considerazioni la American Urological Association raccomanda di sospendere la assunzione di qualsiasi integratore alimentare – preparazione nutraceutica due/tre settimane prima di ogni trattamento radioterapico o chirurgico.

Bibliografia

Feifer AH et al. Urol. 2002;168:150-4.

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I farmaci non di sintesi in andrologia

Esiste una lista praticamente sterminata di farmaci non di sintesi che in andrologia si sono dimostrati più o meno  attivi in ricerche controllate.

Nel deficit erettivo si contano Bioarginina , Pycnogenol, Yohimbina, Ginkgo Biloba, Carnitine

Nella infertilità:  carnitine, acetil cisterna + selenio, il coenzima q10, l’ astaxantina, lo zinco.

Nelle infiammazioni prostatiche la lista è ancora più nutrita (Tabella 1)

Nel Morbo di la Peyronie i farmaci non di sintesi attivi sono: Colchicina + Vitamina e, potassio para-amminobenzoato, (POTABA), Carnitine.

Bibliografia

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Gli integratori alimentari in andrologia

Tutti componenti di cui sopra sono sicuramente presenti negli integratori alimentari proposti per patologia andrologica ma a concentrazioni non farmacologiche (12-90 volte più basse): cioè non attive.

Viene detto che la combinazione di più sostanze sopperisce alla bassa concentrazione mediante sinergia, da considerare che il numero medio di componenti in 18 integratori alimentari è di: 4.8 componenti/preparazione. Ma non è assolutamente detto che un componente possa potenziare l’ altro: in quanto è noto che alcune sostanze possono inibire l’ azione di altre. Ma queste interazioni non sono mai state studiate negli integratori alimentari.

Nella letteratura sulla efficacia degli integratori alementari in andrologia (24 lavori trovati ed esaminati) se ne è trovato solo uno sufficientemente controllato tale da sostenerne l’ efficacia nella infertilità, peccato l’ integratore in oggetto sia commercializzato in Australia.

Bibliografia

BRUNTON L. , CHABNER B. , KNOLLMAN B. GOODMAN AND GILMAN'S PHARMACOLOGICAL BASIS OF THERAPEUTICS McGraw-Hill, 2011, 12° edizione

Tremellen K et al. Aust N Z J Obstet Gynaecol. 2007;47:216-21.

 

Conclusioni

A tutt’ oggi possiamo sostenere che la dieta mediterranea ed i farmaci naturali possano essere efficaci nel trattamento e nella prevenzione della patologia andrologica.

Al contrario gli integratori alimentari attualmente in commercio in Italia sono assolutamente orfani di precisa indicazione.

In ogni caso deve essere cauto l’ impiego di tali preparati poiché tutt’ altro che esenti da eventi indesiderati.

Tabella 1: farmaci naturali attivi nelle infiammazioni prostatiche

Origine

Componenti

 

Serenoa repens = Sabal serrulata

Acidi grassi liberi

 

Fitosteroli

 

Beta sitosteroli

 

Alcool Alifatici

 

Pygeum africanum

Fitosteroli

 

Triterpeni

 

Acidi Grassi a lunga catena

 
 
 
 

Cucurbita pepo

Steroli, carotenoidi,Se, Mg.

 

Secale cereale

A-amino acidi, fitosteroli, carboidrati

 
 

Quercetina

Bioflavonoidi

 
 
 
 
 

Secale cereale

A-amino acidi, fitosteroli, carboidrati

 
 

Hypoxis rooperi

fitosteroli

 
 

Urtica dioica

Lectine, fenoli, sterol, lignina

 
 
Data pubblicazione: 26 maggio 2011

Autore

giorgiocavallini
Dr. Giorgio Cavallini Iscritto decedutoChirurgo generale, Andrologo, Urologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1980 presso Università di Ferrara.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Ferrara tesserino n° 2266.

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