Chirurgia intima femminile: ringiovanimento vaginale

patriziovicini
Dr. Patrizio Vicini Urologo, Chirurgo plastico, Andrologo

Lo stato morfo-funzionale degli organi genitali esterni femminili, durante tutto il percorso della vita, influenza sia “prima” durante l’adolescenza e maturità sessuale che “dopo” cioè durante la menopausa...

Introduzione

 (Ipertrofia e Lassità delle Piccole Labbra ed Ipotrofia delle Grandi Labbra), la percezione dello stato di salute o benessere psico-fisico, la vita di relazione sessuale e di coppia e quindi riveste un ruolo di estrema importanza a livello relazione sessuale ed interpersonale.

 

L’ipertrofia tissutale delle piccole labbra e l'ipotrofia tissutalale delle grandi labbra vaginali

Talvolta l’eccessiva lunghezza anatomica delle piccole labbra può causare disagio nella vita di relazione quotidiana o durante i rapporti sessuali, a ciò va aggiunto che col passare degli anni le grandi labbra tendono ad afflosciarsi e le piccole labbra ad allungarsi sempre di più, mentre il monte di Venere per accumulo adiposo diventa più rilevato; il tutto può causare disagio sia estetico che funzionale.

Tali modificazioni avvengono lentamente e progressivamente ed è solo in corrispondenza del periodo peri-menopausale che risultano più evidenti soprattutto come conseguenza del brusco calo del livello ormonale estrogenico.

Avviene una perdita di turgore come conseguenza diretta di perdita di elasticità ed idratazione tessutale legata a sua volta alla ridotta produzione e degenerazione delle fibre collagene ed elastica (ridotta attività fibroblastica).

E’ presente inoltre un’ alterazione della trama vascolare con perdita del colorito roseo mucoso.

La tonaca vaginale diventa sempre più lassa in quanto la mucosa va incontro ad assottigliamento progressivo ed è presente una progressiva ipotrofia della tonaca muscolare.

La riduzione di volume per involuzione fibro-adiposa è legata ad una ridotta quantità dell’acido ialuronico endogeno ed è associata ad una riduzione di elasticità con riduzione dello spessore cutaneo e dermico per aumento di produzione del collagene di tipo III e diminuzione del collagene di tipo I prodotto da parte fibroblasti ed elastina.

 

L’acido ialuronico monofasico

L’acido ialuronico è un prodotto naturale, rissorbibile al 100%, costituente essenziale del corpo umano.

La sua concentrazione ed il suo equilibrio assicurano l’idratazione, la morbidezza e l’elasticità cutanea.

Con l’avanzare dell’età ed in modo differente nei vari individui, la sua concentrazione decresce a livello dermico, determinando una riduzione del volume con conseguente perdita di elasticità e disidratazione.

Il filler a base di acido ialuronico è un gel plastico multi-reticolato con ottimizzazione del rapporto di equilibrio dei parametri che conferiscono al gel la sua particolare struttura, dotato di capacità di diffusione omogenea negli interstizi cellulari del derma, conservando le notevoli caratteristiche coesive e volumetriche.

Il gel iniettabile è sterile, biodegradabile, trasparente, incolore, isotonico ed omogeneizzato.

Consiste in acido ialuronico (HA) cross-linkato prodotto da batteri Streptococco Equi, formulato ad alta concentrazione di 23 mg/ml in un tampone fisiologico (tampone fosfato pH 6,8-7,4).

 

Il laser a diodi 940nm

Il laser a diodi è in grado di eseguire procedure sia sottocutanee che transcutanee. Con una potenza in uscita di massimo 60 Watt, il sistema può essere utilizzato sia in modalità pulsata che continua, per procedure che prevedono coagulazione, taglio, ablazione e vaporizzazione.

Dato l’assorbimento in acqua e nel sangue  caratteristiche di assorbimento della lunghezza d’onda 940 nm sono perfette per il trattamento di tessuti perfusi e vasi sanguigni e quindi trova particolare indicazione nel trattamento della chiusura dei vasi sanguigni ed interventi chirurgici.

Le funzioni di sicurezza avanzate, modalità LPS (Lightiguide Protection System) (DornierMedTech) e la modalità Fibertom (DornierMedTech), minimizzano estremamente i rischi per il paziente e le fibre stesse.

Il Lightiguide Protection System disattiva il raggio laser in modo da non danneggiare la fibra qualora durante l’applicazione di energia laser si rilevassero emissioni luminose generate da un eccessivo calore alla punta della fibra .

La modalità Fibertom permette di effettuare un taglio uniforme in quanto la temperatura alla punta della fibra rimane in un range di trattamento pre-impostato, si riduce in tal modo la carbonizzazione ed i danni alla fibra stessa1-4.

 

Tecnica chirurgica

Il ringiovanimento della vagina attraverso il laser permette di migliorare il tono e l’elasticità vaginale, l’intervento si effettua in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale.

La labioplastica di diminuzione cioè la riduzione simmetrica delle “Piccole Labbra” prevede l’eliminazione del tessuto in eccesso, e viene effettuata con l’ausilio del laser a diodi 940 nm.

L’eliminazione dei margini eccedenti si ottiene tramite un’incisione in genere è a forma di “S”, tale tipo di incisione evita e riduce  la contrattura cicatriziale.

Una sutura riassorbibile conclude l’intervento chirurgico, al termine del quale non rimarranno cicatrici visibili, e che viene effettuato in anestesia locale, ambulatorialmente4-6.

La labioplastica di aumento prevede l’incremento di volume delle “Grandi Labbra”, si effettua in anestesia locale, ambulatorialmente; l’incremento volumetrico delle grandi labbra viene essere effettuato con acido ialuronico, filler iniettabile e riassorbibile, in modo efficace e naturale.

E’ stata utilizzata una  soluzione visco-elastica biodegradabile contente 23 mg di ialuronato sodico per 1 ml per ridare volume alle grandi labbra.

Dopo aver effettuato anestesia topica locale, l’infiltrazione viene effettuata con aghi 27 Gauge ½ a livello intradermico lungo l’asse longitudinale del Grande  Labbro applicando una tecnica mista (a reticolo o a ventaglio), in media sono necessari 1,5 ml per Grande Labbro per ripristinare un volume adeguato a seconda del caso clinico.

 

Risultati

La riduzione laser delle Piccole Labbra è stabile e definitiva, la sensibilità non viene modificata e le cicatrici finali sono minime e praticamente invisibili.

Oltre il 92% delle pazienti dichiara di essere molto soddisfatte del risultato a due anni di distanza dall’intervento.

Tutte le donne che avevano difficoltà e fastidio nell’ indossare indumenti stretti prima dell’intervento hanno avuto un netto miglioramento a settimane dall’intervento.

Anche in quelle che lamentavano dolore e fastidio durante il rapporto sessuale tali sintomi sono migliorati a 4-6 settimane dall’intervento.

Con l’utilizzo del laser rispetto alle metodiche tradizionali si ha il vantaggio di poter effettuare taglio e coagulo contemporaneamente e quindi un sanguinamento del tutto ridotto o inesistente e più rapido recupero post-operatorio.

Una lieve secrezione postoperatoria è presenti nei primi 3-4 giorni post-intervento. La normale attività sessuale può essere ripresa dopo 4-6 settimane4-6.

L’infiltrazione di acido ialuronico oltre a ripristinare il volume stimola l’attività fibroblastica anche mediante l’azione meccanica stessa dell’infiltrazione se ripetuta temporalmente e quindi determina un miglioramento dell’elasticità cutanea.

Il mantenimento volumetrico delle Grandi Labbra è stabile a sei mesi, è stato rilevato un miglioramento del grado di idratazione loco regionale con miglioramento del grado di secchezza e prurito a livello vulvare. Il trattamento è privo di effetti collaterali,  può essere presente solo lieve ecchimosi secondaria a traumatismo dell’ago utilizzato per l’infiltrazione.

 

Discussione

Nella “donna” affetta da ipertrofia e lassità delle Piccole Labbra ed ipotrofia lieve/moderata delle Grandi Labbra la labioplastica di riduzione tramite il laser a diodi e l’infiltrazione di acido ialuronico monofasico determinano un miglioramento del grado di secchezza vulvare, riduzione del prurito e miglioramento della dispareunia.

 

Conclusioni

Da tutto ciò, si evidenzia come l’infiltrazione di acido ialuronico monofasico e l’utilizzo del laser a diodi 940 nm siano un ottimo strumento nelle mani del chirurgo plastico estetico per un miglioramento non invasivo patologie degli “organi genitali femminili” che spesso causano profondi disagi di tipo psicologico e relazione-estetico, e devono far parte dell’approccio terapeutico multi-specialistico alla patologia vulvare femminile.

 

Bibliografia

1. Hopf et al.; Endoscopically Controlled Laser Therapy of Recurrent Epistaxis with the 940nm Diode Laser; Med Laser Appl 2002; 17; 231-241.

2. Hopf et al.; Endoscopic Laser Surgery of Choanal Atresia- The New Retropalatine Approach; Med Laser Appl 2002; 17; 243-261.

3. Janda et al.; Diode Laser Treatment of Hyperplastic Inferior Nasal Turbinates; Lasers in Surgery and Medicine 2000; 27; 129-139.

4. Sroka et al.: Comparison of Long Term Results after Ho: YAG and Diode Laser Treatment of Hyperplastic Inferior Nasal Turrbinates; Las Surg Med 2007; 39; 324-331.

5. Warren A. Ellsworth1 , Mort Rizvi2, Michael Lypka2, Mark Gaon2, Bruce Smith2, Benjamin Cohen2 and Tue Dinh2.Techniques for Labia Minora Reduction: An Algorithmic Approach. Aesthetic Plastic Surgery 10.1007/s00266-009-9454-5.

6. Yhelda de Alencar Felicio. Labial Surgery. Aesthetic Surg J 2007;27:322–328.

Data pubblicazione: 15 febbraio 2012

Autore

patriziovicini
Dr. Patrizio Vicini Urologo, Chirurgo plastico, Andrologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1999 presso Università Cattolica del Sacro Cuore Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 50194.

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