Invecchiamento del viso: face-lifting cervico-facciale, radiofrequenza o lasers?

sandrocerqua
Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico

Un breve accenno alle metodiche attuali in materia di invecchiamento facciale e sulla specifica indicazione e meccanismo d'azione delle soluzioni più discusse e popolari

Il face lifting cervico-facciale è una metodica chirurgica che ha la finalità di correggere la lassità cutanea e muscolo-fasciale che si manifesta nel viso e nel collo della donna e dell'uomo con l'invecchiamento. Cioè i tessuti del volto superficiali e profondi si rilassano e si posizionano ad un livello più declive rispetto alla loro originaria localizzazione.

Entrando più nello specifico,secondo determinati principi scientifici alla base del face-lifting moderno,la correzione propriamente chirurgica (la trazione meccanica) avviene non più come nel lifting tradizionale prevalentemente a carico della cute,ma viceversa esercitando la maggiore trazione non più sulla cute stessa ma a carico di strutture più profonde, rappresentate nella faccia da una caratteristica struttura fasciale che ne riveste i muscoli,scientificamente denominata Sistema muscolo aponeurotico superficiale o SMAS,e nel collo rappresentate dal muscolo platisma.Muscolo,questo che necessita di un duplice trattamento consistente non solo appunto nella trazione dello stesso verso l'alto, ma dalla correzione chirurgica di una caratteristica condizione,di cui ne è causa, e definita "diastasi dei margini mediali del m. platisma" e rappresentata dalla separazione e ipertrofia di queste strutture,responsabili della formazione di due caratteristici " cordoni" in regione mediana del collo.  

Infatti, quando è presente lassità cervico-facciale di media e marcata entità, come spesso avviene quando la rilassatezza diventa evidente e crea disagio, a tutt'oggi l'effettuazione di un lifting o di un minilifting rappresenta sicuramente, quando effettuato da personale qualificato, l'opzione più razionale sotto il profilo anatomico, e dai risultati piu naturali e gradevoli.

E' infatti a tutt'oggi, ancora impossibile correggere una ptosi (rilassatezza) medio-grave del volto per mezzo di lasers, radiofrequenza, fillers,cellule staminalicentrifugati di varia natura,metodiche peraltro molto utili ma con finalità differenti dal sollevamento dei tessuti rilassati del volto.

I fili di trazione che hanno riscosso un discreto successo, già più di 10 anni fa in Brasile, sono indicati nella rilassatezza del viso lieve ed il cui utilizzo incontra nella comunità scientifica pareri contrastanti, i cui svantaggi più comuni sono costituiti dalla indicazione limitata al rilassamento cutaneo di discreta lassità, di breve durata, dalla difficoltà nell'estrazione qualora necessario o richiesto espressamente dal paziente, dagli effetti spesso artificiali dovuti all'intrinseco limite di questa metodica di non permettere una trazione omogenea della cute.

I lasers si rivelano molto utili per ringiovanire la cute (resurfacing), la radiofrequenza è in grado di stimolare il normale trofismo cutaneo e sottocutaneo, i fillers hanno ottima indicazione nel riempimento dei solchi cutanei,le cellule staminali estratte dal grasso si sono rivelate estremamente interessanti e costiuiscono un capitolo fondamentale nell'ambito della medicina rigenerativa e che lascia prospettare grandi risultati a breve e che già in parte ci giungono continuamente da autorevoli gruppi internazionali di lavoro impegnati in differenti discipline mediche(Cardiochirurgia,Chirurgia Ortopedica,Chirurgia Plastica,Neurochirurgia).

Infine quindi, ci sembra evidente per quanto detto che il trattamento più razionale e sicuro nel ringiovanimento della faccia e del collo consista proprio nel ricomporre e nel riposizionare nella originaria localizzazione caratteristiche strutture anatomiche cervico-facciali che hanno subito dei mutamenti e lo slittamento verso il basso indotti dall'invecchiamento.

 

Data pubblicazione: 19 luglio 2012

Autore

sandrocerqua
Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1996 presso Università degli studi di Roma .
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 48062.

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